Parte la Carovana Antimafia. Il 6 aprile sarà a Giardini e a Messina

Parte la Carovana Antimafia. Il 6 aprile sarà a Giardini e a Messina

Parte la Carovana Antimafia. Il 6 aprile sarà a Giardini e a Messina

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mercoledì 27 Marzo 2013 - 11:42

Partenza sabato da Tunisi, dove è in corso il Social Forum mondiale. Dal 2 al 6 aprile in Sicilia, poi il 7 aprile la Carovana varcherà lo Stretto e percorrerà la penisola per concludersi il 7 giugno

Parte dal Sud quest’anno la 16^ edizione della Carovana antimafia promossa da Libera, Arci, Cgil, Cisl e Uil. L’iniziativa, prenderà il via infatti il sabato da Tunisi, dove è in corso il Social Forum mondiale, per approdare in 2 aprile in Sicilia. Nell’isola dal 2 al 6 aprile la carovana farà tappa in luoghi emblematici della lotta contro le mafie, per diffondere cultura della legalità e accendere i riflettori su temi cruciali come quello del riutilizzo dei beni confiscati e della legalità economica. Il 7 aprile la Carovana varcherà lo Stretto e percorrerà la penisola per concludersi il 7 giugno.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Palermo dal comitato promotore. Queste le tappe previste, in ognuna delle quali saranno organizzati dibattiti, incontri, mostre, proiezioni: il 2 aprile prima sosta a Pizzo Lungo, dove nel 1985 persero la vita una madre con due bambini nell’attentato mafioso per uccidere il giudice Carlo Palermo Sempre il 2 è in programma un incontro alla Calcestruzzi ericina, azienda confiscata alla mafia. Quello dei beni confiscati è uno dei temi al centro dell’edizione di quest’anno, hanno sottolineato i promotori, il cui riutilizzo – obiettivo oggi non centrato se si considera che oltre il 90% di queste aziende fallisce- è importante ai fini economici e sociali e per ribadire l’idea che è lo Stato e non la mafia a dare lavoro. Il 3 aprile i furgoni della Carovana saranno a Palermo per un incontro nella scuola Duca degli Abruzzi, i cui allievi hanno di recente realizzato un murales con centinaia di nomi di vittime di mafia, e successivamente a Caltavuturo, per ricordare la strage dei fasci siciliani del 1893. Il 4 tappa a Niscemi, con un incontro in una scuola e un altro con il comitato No Muos a sostegno di tutte le iniziative contro la guerra e contro la violenza. A Catania, il 5 aprile, la carovana farà sosta in aziende confiscate come la Riela e l’Aligroup; l’indomani sarà a Giardini Naxos per testimoniare l’impegno contro le devastazioni ambientali nell’area del porto. Il tour siciliano si concluderà il 6 aprile a Messina.

“Le mafie- ha detto Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil- fatturano ogni anno in Italia 150 miliardi. Sconfiggerle è un obiettivo che chiama in causa tutti, per diffondere la cultura antimafia, dire no al portato di violenza e sopraffazione dell’iniziativa mafiosa, fare affermare la legalità a tutti i livelli, unico e vero presupposto per lo sviluppo della nostra isola. Noi – ha aggiunto- siamo contro ogni antimafia di facciata a cui si oppone il dovere di iniziative concrete contro cosa nostra”.

Umberto Di Maggio, di Libera, ha definito la Carovana antimafia “un’iniziativa partigiana e Mediterranea. E’ questa- ha detto – la prospettiva da cui partire nella lotta contro la mafia, quella di un Mediterraneo capace di accogliere il mondo e di essere propulsore di legalità e di antimafia”. Concetti sottolineati anche da Calogero Parisi, dell’Arci, che ha ricordato che “La Carovana è un’iniziativa che parte in Sicilia nel dicembre del 1994, percorrendo la strada da Capaci a Gela, per diventare poi nel corso degli anni un appuntamento nazionale”.

Francesco Cantafia, della Cgil, ha sottolineato “che quest’anno al centro dell’iniziativa ci sono anche i temi della lotta alla corruzione, uno dei grandi problemi del paese”. Armando Zanotti, della Cisl, ha fatto una riflessione sul tema della difesa dei diritti dei lavoratori e Pietro Di Trapani, sempre della Cisl, sull’importanza di un messaggio di aggregazione e di iniziativa che viene dal basso in un momento in cui c’è un attacco diffuso alle forme associative e ai corpi intermedi.

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