Naufragio Concordia, “schiarita” sulla posizione dell’ufficiale messinese Salvatore Ursino

Naufragio Concordia, “schiarita” sulla posizione dell’ufficiale messinese Salvatore Ursino

Naufragio Concordia, “schiarita” sulla posizione dell’ufficiale messinese Salvatore Ursino

Tag:

sabato 20 Ottobre 2012 - 15:08

Al termine della prima fase di udienze tenutasi al teatro Massimo di Grosseto, il ventisettenne originario di Torre Faro, indagato con l’ex-comandante Schettino e altri sette ufficiale, ha fornito ai giudici la sua versione dei fatti

Dalla polvere all’altare. O quasi. Una frase che sintetizza la possibile “svolta giudiziaria” dell’ufficiale Salvatore Ursino, originario di Torre Faro, a bordo della Costa Concordia al momento dell’impatto fatale nei pressi dell’Isola del Giglio che costò la vita a 32 persone. Tra qualche mese, per la precisione il prossimo 12 gennaio, sarà il primo anniversario di un incidente che, per modalità e circostanze, ha fatto il giro del mondo. Sulla grande nave da crociera targate Costa, infatti, erano tanti anche gli stranieri. Una mescolanza di razze che ha, inevitabilmente, ha reso quella italiana una vicenda anche europeo, anzi d’oltreoceano. Senza però andare geograficamente troppo oltre, anche un piccolo “pezzo” della città dello Stretto, si trovava a bordo del grattacielo acquatico al momento dello scontro: parliamo come detto, di Ursino la cui posizione, a seguito della prima fase di udienze tenutasi al Teatro Moderno di Grosseto, è decisamente migliorata.

Nelle settimana successive al fatto, l’ufficiale messinese è stato iscritto nel registro degli indagati insieme all’ex comandante Schettino e ad altre sette persone, al fine di capire quanto accaduto in plancia poco prima dell’impatto fatale. La posizione di Ursino, come detto, però, è notevolmente migliorata. Lo ha spiegato lui stessi stesso insieme all’avvocato, Antonio Langher: “Sta venendo fuori – h affermato – che mi sono attivato qualche secondo prima dell’impatto, ma che l’ho fatto senza che nessuno me lo dicesse. Tantomeno il comandante Francesco Schettino”. A ciò si aggiunge un altro importante elemento: Ursino, infatti, che non ricopriva incarichi specifici, in quanto tirocinante, a seguito dell’incidente, pur avendo concluso da tempo il suo turno di guardia, ha deciso di non abbandonare la nave: ”Ho aiutato l’ equipaggio per mettere in acqua le zattere, e sono sceso dalla Concordia per ultimo – ha spiegato Ursino ai giornalisti dopo l’udienza. Una decisione importante che, anche in virtù di quanto emerso durante il dibattimento, rende Ursino meno indagato e più eroe.

5 commenti

  1. prima di lasciarci ad eclatanti e sproporzionati aggettivi come EROE , il secondo ufficiale Ursino da torre faro , non ha fatto nient’altro per il quale e’ pagato dalla compagnia , non tutti sanno che sulle navi mercantili il secondo ufficiale e’ l’addetto alla sicurezza , che tradotto significa che e’ il responsabile di buona parte delle dotazioni delle lance di salvataggio , della piena efficenza di esse , e colui inoltre che coadiuva il primo ufficiale di coperta durante i meeting sulla sicurezza e il training a tutto il personale durante le esercitazioni ( che sulle navi da crociera si svolgono con cadenza settimanale ) di abbandono nave e d altre .dunque alla luce di tutto cio’ non vedo l’eroismo da parte di chi e’ pagato per svolgere queste manzioni .Il vero problema e’ che purtroppo oggigiorno la professionalita’ dei marittimi italiani e scaduta in modo esponenziale , mettono dei ragazzini a fare i secondi e primi ufficiali , sol perchè hanno un titolo professionale guadagnato … ? sul campo … ? visto che bastano solo e dico solo 12 mesi di navigazione da allievo ufficiale per conseguire il patentino da ufficiale ,e le compagnie di navigazione hanno bisogno di quelle figure professionali per rispettare la tabella di armamento se no la nave non puo’ partire . cio’ sta a dire che sulla carta sono dei geni , nella pratica .. le navi finiscono sugli scogli .. che EROI

    0
    0
  2. ai perfettamente ragione secondo me x fare il 1 uff. ci vorebbero almeno 5 anni di cavetta e siccome siamo in un paese di mer………. e mafiosi venduti

    0
    0
  3. per giuseppe 5959 . intanto di devi mettere una maschera solo per aver scritto , hai , senza h , pertanto il tuo commento è nullo

    0
    0
  4. ci vorrebbero anche meno assenze durante il periodo della scuola dell’obbligo

    0
    0
  5. TANTO NON L’HA CAPITA

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007