Caso larve. Pecoraro annuncia provvedimenti disciplinari ma specifica: «Nessun nesso tra la morte e il ritrovamento degli insetti»

Caso larve. Pecoraro annuncia provvedimenti disciplinari ma specifica: «Nessun nesso tra la morte e il ritrovamento degli insetti»

Caso larve. Pecoraro annuncia provvedimenti disciplinari ma specifica: «Nessun nesso tra la morte e il ritrovamento degli insetti»

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mercoledì 20 Luglio 2011 - 09:25

I provvedimenti riguardano il personale infermieristico del reparto di rianimazione in cui era ricoverato il paziente e il direttore medico di presidio Rosalba Ristagno per cui è stata disposta la sospensione. Congedo ordinario per lungo periodo per il direttore del Reparto Sinardi

Il Policlinico di Messina torna alla ribalta sulle cronache nazionale per il caso delle larve di moscerino ritrovate nel naso di un paziente ricoverato nel reparto di rianimazione e deceduto qualche giorno fa. Si attendeva, ed è arrivata oggi, una posizione ufficiale da parte dell’azienda, che questa mattina ha convocato una conferenza stampa. Unico “relatore” presente al tavolo, il Direttore generale del nosocomio universitario, Percoraro, che ha subito specificato: «Non c’è alcun nesso tra la morte del paziente e il ritrovamento di larve nella narice». Il rappresentante del Policlinico spazza subito via ogni dubbio su una vicenda che ha inevitabilmente destato ancora più scalpore dopo il decesso dell’uomo, e ha aggiunto: «Non c’è correlazione tra l’intercorso clinico e la presenza dei moscerini, ma fa comunque effetto, e non lo nego, sapere della presenza di insetti in un ambiente sterile. Un processo di disinfestazione nelle aree circostanti – continua Pecoraro seguendo la linea dura che specifica essere stata condivisa con il Rettore – avrebbe scongiurato certamente l’evento. Ancora più grave, peraltro, è la presunta presenza di larve perché il personale addetto ha il compito di provvedere alla pulizia secondo norme igieniche di base. Da quanto accaduto, però, deduco che la pulizia non è stata svolta secondo i criteri ordinari. C’è quindi una responsabilità ben precisa della rianimazione, di chi doveva provvedere alla pulizia sul paziente e non l’ha fatto, ma anche su chi doveva vigilare sui corretti adempimenti dentro il reparto».

PROVVEDIMENTI. Pecoraro ha poi specificato che verrà avviato un procedimento disciplinare per il personale infermieristico professionale impegnato nelle 24 ore (in totale 15 unità). A ciò si aggiunge il congedo ordinario per lungo periodo del direttore del reparto, Sinardi, da tradurre in “ferie forzate”, e la sospensione del direttore medico di presidio Rosalba Ristagno. La commissione d’inchiesta con competenze specifiche nominata negli scorsi giorni (composta dal prof. Claudio Crinò, direttore UOC Medicina Legale, dal prof. Orazio Claudio Grillo, Direttore UOC Igiene Ospedaliera, dalla prof.ssa Daniela Iannello, direttore UOC Microbiologia Clinica, dal prof. Giuseppe Sturniolo, direttore UOC Malattie Infettive, dal prof. Antonino Cancellieri, Direzione Aziendale), avrà il compito di accertare le dinamiche dei fatti durante l’intero periodo di ricovero. Un lavoro a cui si affiancherà quello degli ispettore ministeriali e regionali attesi a breve. Alla conferenza di questa mattina presente, come detto, solo il Dg Pecoraro. Assente invece il Direttore Sanitario Magistri, “causa ferie”.

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