Ancora nessun intervento sugli scogli danneggiati dalla motonave Hc Rubina

Ancora nessun intervento sugli scogli danneggiati dalla motonave Hc Rubina

Sara Faraci

Ancora nessun intervento sugli scogli danneggiati dalla motonave Hc Rubina

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martedì 22 Gennaio 2013 - 16:53

Dal giorno del disincaglio della motonave, arenatasi sulla costa di Ganzirri presso contrada Torre, gli scogli non attengono più alla funzione di tutelare il borgo marinaro dall’impeto delle mareggiate. Il consigliere Ruello chiede al Comune di accertare se abbia avuto luogo l’esborso della somma necessaria da parte dell’assicurazione dell’imbarcazione e di provvedere tempestivamente attraverso un cottimo fiduciario

La notte del 17 marzo 2012, la motonave Hc Rubina si andava a incagliare lungo la costa di Ganzirri, nei pressi di contrada Torre. Oggi, a distanza di dieci mesi e dopo la richiesta da parte della Procura di Messina di rinvio a giudizio del comandante dell’imbarcazione, il consigliere comunale dell’Udc, Salvatore Ruello, chiede al commissario straordinario Luigi Croce, che gli strascichi della vicenda per gli abitanti del borgo marinaro non vengano archiviati.

Ad animare la richiesta di Ruello, i dubbi riguardo il fatto che l’assicurazione della compagnia di navigazione che aveva in flotta la Hc Rubina, battente bandiera Antigua e Barbuda, abbia provveduto all’esborso della somma necessaria a provvedere al ripristino dei luoghi, ed in particolare delle scogliere, fortemente danneggiati dall’impatto con la motonave.

Ad aver scongiurato la tragedia, quella notte, furono infatti i faraglioni, rifioriti pochi mesi prima grazie agli interventi finanziati dalla Protezione Civile Regionale, che avevano arrestato la corsa della motonave impedendole così di schiantarsi sulle abitazioni a pochi metri di distanza dalla costa. Gli stessi frangiflutti che adesso giacciono dimenticati e completamente divelti dal giorno del disincaglio avvenuto il 18 marzo, senza poter attendere alla funzione primaria alla quale erano stati destinati tramite le opere di manutenzione e cioè fungere da costone divisorio tra le mareggiate e la zona abitata.

Con l’intensificarsi delle precipitazioni e la mancanza di alcuna effettiva difesa, prima fornita dalle opere a mare, cresce anche la preoccupazione dei residenti per la loro incolumità, a tutela della quale Ruello chiede che, nel caso in cui si accerti il mancato pagamento da parte della compagnia assicurativa, sia il Comune stesso a farsi carico del problema, predisponendo tutti gli atti amministrativi necessari ad avviare un cottimo fiduciario che consenta un rapido pristino delle aree danneggiate.

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