Rilevazione dei prezzi al consumo, Messina è la città siciliana più costosa

Rilevazione dei prezzi al consumo, Messina è la città siciliana più costosa

Rilevazione dei prezzi al consumo, Messina è la città siciliana più costosa

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giovedì 18 Luglio 2013 - 16:23

Nel mese di giugno 2013, l'indice dei prezzi al consumo per l' intera collettività (NIC) è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Continua la crescita dell'indice che fa registrare un incremento dell'8,1%, rispetto alla base di dicembre 2010 di poco superiore al dato nazionale e ancor di più rispetto a Sud e Isole

La città di Messina presenta valori più elevati dell'indice generale dei prezzi rispetto agli altri Comuni capoluogo della Sicilia ed è sopra la media nazionale. E’ quanto emerso dalla riunione odierna, presieduta dal vicesindaco Guido Signorino, con la Commissione comunale di controllo sui prezzi al consumo.

A Messina, nel mese di giugno 2013, l'indice dei prezzi al consumo per l' intera collettività (NIC) è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (variazione tendenziale). Pertanto continua la crescita dell'indice che fa registrare un incremento dell'8,1%, rispetto alla base di dicembre 2010 di poco superiore al dato nazionale e ancora più elevato del dato delle Isole e del sud Italia in genere + 7% rispetto a dicembre 2010.

Il Comune di Messina effettua mensilmente la rilevazione dei prezzi al consumo. L’indagine ha periodicità mensile. Dal giorno 1 al giorno 21 di ogni mese i rilevatori degli uffici comunali di statistica effettuano la raccolta dei prezzi dei prodotti del paniere a rilevazione territoriale. Dodici i settori rilevati. Ecco i dati nel dettaglio:

Prodotti alimentari e bevande analcoliche: La variazione positiva (+0.2 %), rispetto al mese precedente, è dovuta all’incremento della classe Frutta (+3,4%) e dei bimensili in genere. Tra i prodotti mensili si segnala l’incremento per i prodotti: Piatto pronto surgelato (+1,8%), Yogurt (+1,6%), Carne in scatola (+1,5%), Petto di pollo (+1,4%), Pizza surgelata (+1,3%), Zucchero (+1,2%), Biscotti prima infanzia (+1,2%), Insalata in confezione (+1,2%). È da segnalare che tale divisione di spesa registra un incremento dell’0,7% da inizio anno e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (variazione tendenziale).

Bevande alcoliche e tabacchi: Nessuna variazione complessiva della divisione rispetto al mese precedente, anche se è da segnalare un incremento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+,1%) e dell’1,9% da inizio anno. Tuttavia, nel mese di giugno gli aumenti più significativi riguardano: Aperitivo analcolico (+1,8%), Whisky (+0,8%), Vino da tavola (+0,6%), Vino di qualità (+0,4%) e Amaro (+0,3%). Decrescono invece: Birra Nazionale (-0,6%), Birra di marca estera (-0,5%).

Abbigliamento e calzature: Non si registrano variazioni di rilievo per il mese in corso, seppur tale divisione di spesa si registri una variazione tendenziale del +1,2% che contrasta la variazione da inizio anno del -0.09%. Si segnala comunque la crescita della Riparazione pantalone (+2,2%).

Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili: Si registra una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente che conferma la crescita per tale divisione da inizio anno (+0,9%) e tendenziale (+3,9%). Tali incrementi nel mese di giugno sono determinati da: Gasolio per riscaldamento (+6,8%), Manutenzione caldaia (+1,3%), Canone affitto(+0,8%), Idraulico (+0,7%). Scende invece il Gas in bombole (-1%).

Mobili, articoli e servizi per la casa: Variazione positiva (+0.1%) rispetto al mese precedente, che conferma la crescita di tale divisione da inizio anno (+0,245) e rispetto all’anno precedente (variazione tendenziale +1,7%) dovuta principalmente all’incremento registrato nella classe Servizi per la pulizia e la manutenzione della casa dei prodotti: Detergente per wc (+1,6%), Ammorbidente (+0,8%), Pentola a pressione (+0.7%), Candeggina (+0,6%), Detersivo per stoviglie a mano (+0,5%), Sacchetti in plastica per frigo (+0,4%), Rotolo di carta da cucina (+0,4%), Detersivo per lavatrice (+0,3%). Diminuiscono: Lenzuola (-2,1%). Asciugamano (-1,1%), Detersivo per biancheria delicata (-0,4%) e Rotolo di carta alluminio (-0,1%).

Servizi sanitari e spese per la salute: Nessuna variazione di rilievo per il mese in corso, seppur si registrino un incremento dell’0,76% da inizio anno e del 1,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Trasporti: Aumento dell’0,8% rispetto al mese precedente, +2,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e +0.76% da inizio anno. Incremento dovuto nel mese di giugno a: Viaggio aereo internazionale (+13,1%), Trasporto marittimo per via d’acqua interna (+13,1%), Viaggio aereo intercontinentale (+8,9%), Viaggio aereo europeo (+2,1%), Riparazione auto, equilibratura gomme e convergenza (+2%), Benzina Verde (+0,9%), Gasolio per auto (+0,8%). Da segnalare in questa divisione il decremento di: Trasporti ferroviari nazionali (-3,7%) e Gas GPL (-2,2%).

Comunicazioni: La divisione di spesa registra un decremento dell’0.7% rispetto al mese di maggio, che conferma il trend decrescente da inizio anno (-3,48%) e rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-3,9%). Tale andamento nel mese di giugno è stato determinato dal crollo di Smartphone (-5,9%), Telefoni cellulari (-3,4%), e dalla diminuzione dei Servizi di telefonia mobile (-0.7%)

Ricreazione, spettacoli e cultura: incremento dell’0,7% rispetto al mese precedente determinato dalla variazione anomala del prezzo del biglietto del Cinema che nel mese di maggio aveva subito una forte contrazione. In tale divisione cresce anche l’indice di Ebook download (+22,7%), Pacchetti vacanza nazionali (+12,8%), Giochi elettronici (+9,6%), Pacchetti vacanza internazionali (+6,9%), stabilimento balneare (+5,1%), Film in DVD (+4,3%), Fiore ornamentale per appartamento (+3,7%), Libri di narrativa (+2,2%), Impianti di risalita (+2%). Da segnalare anche la decrescita per: Compact disk (-15,1), Rosa (-6,8), Notebook (-5,1), Tablet PC (-4,6), E Book Readers (-4,3%), Computer desktop (-3,5%) Macchina fotografica digitale (-3,1%), Videocamera (- 2,7%), Monitor LCD (-2,2%), Periodici (-1,2%).

Istruzione: Si segnala un decremento del -0,7% rispetto al mese precedente, che da inizio anno è pari a -0,67%, seppur rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sia in crescita del +2,8%.

Servizi ricettivi e di ristorazione: La variazione positiva (+0.1%), rispetto al mese precedente, conferma la crescita da inizio anno (+2,62%) e rispetto al mese di giugno dello scorso anno (+5,4%). Tale incremento è stato determinato nel mese di giugno da: Campeggi (+6,6%), Agriturismo (+5,4%), Pasto al fast food (+0.3%). Diminuiscono invece: Pollo allo spiedo (-0,4%), Camera d’albergo (-0,2%).

Altri beni e servizi: La variazione negativa (-0.3%) rispetto al mese precedente, è dovuta principalmente al decremento di: Fede in oro (-2,8%), Latte detergente (-1,4%), Pannolino per bambino (-1,1%). Crescono invece in tale divisone: Dopobarba (+1,4%), Servizio funebre (+1,2%), Crema per il corpo (+1%), Rasoi da barba (+0,9%), Crema per le mani (+0,7%), Schiuma da barba (+0,7%), Assicurazione moto (+0,4%) e Assicurazione auto (+0,1%).

CittadinanzAttiva – Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini – invita l’Amministrazione Comunale a prendere provvedimenti, al fine di debellare l’increscioso primato di “Messina Città più cara d’Italia”: "Disponete un tavolo tecnico, convocando tutti i soggetti che possono influire sui prezzi al consumo: Grandi imprese presenti sul mercato, Titolari dei supermercati, Rappresentanti degli esercenti, Rappresentanti dei consumatori. Tutti insieme, congiuntamente, costituite un paniere, comprendente tutti i generi di prima necessità, per garantire ai cittadini prezzi bloccati".

6 commenti

  1. vivo tra milano e messina e, in effetti, ho sempre notato, con grande stupore, che alcuni costi qui sono superiori (soprattutto gli alimentari).

    inoltre trovo assolutamente sproporzionate per quello che è il livello dei servizi alcune tasse.

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  2. incredibile direi, una città morta con prezzi alti, mah!!

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  3. Luigi…io lavoro al nord(re). .e sinceramente quando scendo giù per le ferie(2 3 volte l’anno)”mi ricriu”…non so dove vai a fare la spesa tu…forse dove va di moda per adesso all’iper di milazzo…forse è proprio nell’alimentare la maggior differenza ,al ribasso,…a messina un kg di pane non costa 4€…vai al mercato vascone e vedi che la noti la differenza.

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  4. se è così bello qui perchè lavori fuori?

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  5. …perché mi ci hanno trasferito…stai tranquillo…che appena me lo permetteranno torno…non devo aspettare superiori benedizioni…

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  6. Saro, anch’io “mi ricriu”. Ma il prezzo del pane non fa mercato! Mettici anche il latte! In ogni caso non sono le vostre impressioni che contano: sono gli studi di settori, la raccolta dei dati comparativi, la pubblicazione dei risultati. E’ noto da tempo che i supermercati di Messina sono tra i più cari d’Italia, dati alla mano, ma dei ricercatori!

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