Tra lavoro nero e ribassi eccessivi, la crisi del settore edile

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Tra lavoro nero e ribassi eccessivi, la crisi del settore edile

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martedì 21 Ottobre 2014 - 09:14

Filca Cisl mette a confronto i dati del 2014 con quelli del 2013. Aumenta il numero di gare ma, nonostante ciò, diminuiscono drasticamente gli importi

Nei primi nove mesi di quest’anno 151 gare aggiudicate rispetto alle 90 dello stesso periodo nello scorso anno, con un incremento del 67,78 %. Un dato che sembrerebbe positivo se non fosse che gli importi sono quasi dimezzati: 43 milioni 793mila euro contro 81 milioni 139mila euro. E c’è anche un aumento dei ribassi d’asta medi, dal 25,38 al 27,66 %.

Per quanto riguarda operai e imprese il periodo di riferimento è quello dal 1. ottobre 2013 al 31 marzo 2014. Quest’anno, gli operai dichiarati sono stati 6mila 728 rispetto ai 7mila 102 dell’anno precedente. Gli operai pagati 5mila 770 rispetto ai 6mila 121. Le imprese 1.959 rispetto a 1.983. Il monte salari denunciato è di 29 milioni 600mila euro rispetto ai 32 milioni dello scorso periodo.

“Numeri che impressionano, ma conosciamo bene e denunciano già da tanto tempo la grave situazione che il lavoro dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Messina, impegnati nel contrasto al lavoro nero in città e provincia, ha portato alla luce”. La Filca Cisl di Messina interviene dopo l’intervento su aziende e imprenditori che ha smascherato decine di aziende e posizioni lavoratori irregolari. E accende ancora una volta i riflettori sul settore edile, ormai agonizzante.

“Lavoro nero e precariato crescono di pari passo – afferma Giuseppe Famiano, segretario generale della Filca Cisl di Messina – e impediscono qualsiasi possibilità di ripresa del comparto edile in provincia di Messina. Dalle verifiche in corso da parte del sindacato risulta come, in provincia di Messina, vi sia una media di un lavoratore in nero per ogni cantiere aperto”.

La Filca Cisl rivendica il diritto al lavoro, lo sblocco delle opere finanziate e immediatamente cantierabili, ma soprattutto azioni politiche mirate a risolvere il problema della precarietà e della disoccupazione.

“In questo momento di crisi – afferma Famiano – è necessario trovare soluzioni valide al problema della disoccupazione, per cui è necessario mettere in campo una serie di iniziative tese a produrre occupazione e sviluppo. Non si può rimanere fermi di fronte al disinteresse per lo sviluppo del nostro territorio e che sta uccidendo la speranza di molti lavoratori in difficoltà e senza prospettive per il futuro. Servono soluzioni urgenti per creare occupazione”.

La Filca Cisl ha reiterato la richiesta al Prefetto di Messina di riaprire il confronto avviato con le categorie del settore edile e di convocare in tempi brevi un tavolo tecnico con le imprese, i sindacati e gli enti appaltanti per dare risposte in termini occupazionali e trovare soluzioni immediate per il rilancio dell’edilizia.

2 commenti

  1. Ma se non esiste un solo muratore che lavora in regola….

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  2. Ma se non esiste un solo muratore che lavora in regola….

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