Guardia di Finanza. Lavoro nero, truffe ai fondi pubblici, corruzione: ecco il bilancio 2015

Guardia di Finanza. Lavoro nero, truffe ai fondi pubblici, corruzione: ecco il bilancio 2015

Veronica Crocitti

Guardia di Finanza. Lavoro nero, truffe ai fondi pubblici, corruzione: ecco il bilancio 2015

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giovedì 17 Marzo 2016 - 16:30

Numeri e dati, quelli snocciolati dalle Fiamme Gialle, per fare il bilancio di tutte le attività portate a termine nel corso del 2015 a Messina e provincia.

Contrasto all’evasione fiscale ed alle frodi, vigilanza sulla spesa pubblica, aggressione dei patrimoni della criminalità organizzata, azioni mirate contro il riciclaggio, tutela del diritto di proprietà, tutela dei consumatori. Sono stati questi gli obiettivi che hanno guidato il lavoro del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina nell’ultimo anno. Secondo un bilancio stilato dalle Fiamme Gialle, nel 2015 sono state quasi 900 le verifiche di imposte dirette, IVA e tasse, nonché quasi 7mila gli interventi per il controllo degli scontrini e delle ricevute fiscali. A finire nei guai, in questi ultimi 12 mesi, sono state 104 persone accusate di emissione di fatture false, documentazione falsa, dichiarazioni infedeli dei redditi. Un’azione ispettiva che, nel complesso, ha permesso di rilevare redditi non dichiarati per oltre 90 milioni di euro, redditi non deducibili per 65 milioni di euro ed evasione dell’IVA per oltre 35 milioni di euro. I sequestri disposti per il recupero di tali somme sono stati per circa 57 milioni di euro.

Nel campo del lavoro nero, gli sforzi delle Fiamme Gialle sono stati altrettanto imponenti. Gli interventi, nel solo 2015, hanno permesso di scoprire 325 lavoratori completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria ed all’INPS nonché 20 lavoratori irregolari. Ben 134 i datori di lavoro finiti nei guai. L’attività della Guardia di Finanza ha dato i suoi frutti anche nell’ambito delle accise sui prodotti petroliferi. Otto le tonnellate sequestrate in ben 48 interventi.

TRUFFE FONDI PUBBLICI. Sei milioni di euro, centosettantadue denunciati, sei arresti. E’ questo il bilancio delle attività svolte a tutela della trasparente gestione delle risorse e dei fondi pubblici. “Le truffe – come spiegato in una nota stampa – hanno riguardato anche il settore previdenziale ed il Sistema Sanitario Nazionale per oltre mezzo milione di euro, con relativa denuncia all’Autorità Giudiziaria di 43 soggetti”. Con l’accusa di abuso d’ufficio, peculato e corruzione, invece, sono state 102 le persone denunciate nel 2015, di cui 5 finite in manette. Nell’ambito degli appalti pubblici, il bilancio è di irregolarità per oltre 1milione di euro e 11 denunce. “Importante l’azione effettuata nel settore delle prestazioni sociali agevolate – si legge ancora – la quale ha condotto a 138 controlli sulle erogazioni delle prestazioni, tra cui quelle per l’esenzione ticket sanitario”. Le irregolarità, in questi casi, sono andate oltre il 62%. Capitolo a parte per gli sprechi o le irregolarità nella gestione dei Fondi Pubblici, tra cui rientra il caso della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. In totale, nel solo 2015, il danno patrimoniale allo Stato è stato di più di 70milioni di euro, con la segnalazione alla magistratura di 104 persone.

CONTRASTO CRIMINALITA’ ORGANIZZATA. Sono stati 63 gli accertamenti economico-patrimoniali eseguiti, 239 le persone controllate e 10 le aziende messe sotto la lente d’ingrandimento. “Nell’ultimo anno – si legge nella nota – sono state avanzate proposte di sequestro di beni immobili, mobili, quote societarie, titoli e disponibilità finanziarie per oltre 4 milioni di euro ed eseguiti provvedimenti di sequestro si 17 beni mobili e immobili e diponibilità finanziarie”. Ventuno, invece, gli interventi eseguiti nel campo del contrasto all’attività di riciclaggio. Tra i controllati, tantissimi intermediari finanziari, agenti, mediatori creditizi e professionisti giuridico-contabili. Tra loro sono scattate 6 denunce. Per i reati societari, fallimentari, bancari e finanziari sono state invece 37 le persone messe sotto accusa, tra cui uno finito in manette. Fiore all’occhiello, nel 2015, quello della lotta alla contraffazione, alla piraterie ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri. 118 gli interventi eseguiti, 50 le persone denunciate e 92mila i prodotti sequestrati poiché illegali, contraffatti, pericolosi e senza specificata origine o provenienza. Risultati ottimali anche nel campo del contrasto al gioco illegale, con 41 interventi, 14 denunce, un arresto e 38 apparecchi sequestrati.

CONTRASTO ILLECITI IN MARE. Nel corso 2015 è stato fondamentale anche l’apporto del Gruppo Aeronavale di Messina – Stazione Navale di Manovra di Messina, della Sezione Aerea di Manovra di Catania e della Seconda Sala Controllo Operativo di Lampedusa. “Hanno assicurato costanti attività di esplorazione aeromarittima ad ampio raggio – si legge in una nota – lungo le direttrici di passaggio dai mari aperti ai bacini interni, mediante l’esecuzione di operazioni aeronavali a carattere internazionale volte a contrastare i traffici illeciti”. Tre le navi cargo sequestrate con a bordo oltre 46,2 tonnellate di droga, 31 i trafficanti arrestati. Nel delicato settore del contrasto all’immigrazione clandestina, infine, sono stati soccorsi, rintracciati e identificati quasi 5mila cittadini extracomunitari e sequestrate 20 imbarcazioni. (Veronica Crocitti)

4 commenti

  1. Complimenti alla Guardia di Finanza.Siete pochi ma buoni.
    Dove c’è un azienda, un commerciante, artigianato o uffici privati il lavoro nero è sempre presente .
    In questo periodo si rinnova l’esenzione ticket secondo quello che ho notato ogni 100 pratiche 50 sono false attestazione.Buon lavoro.

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  2. Complimenti alla Guardia di Finanza.Siete pochi ma buoni.
    Dove c’è un azienda, un commerciante, artigianato o uffici privati il lavoro nero è sempre presente .
    In questo periodo si rinnova l’esenzione ticket secondo quello che ho notato ogni 100 pratiche 50 sono false attestazione.Buon lavoro.

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  3. letterio.colloca 17 Marzo 2016 21:28

    Alle Fiamme Gialle va il plauso delle persone oneste che maltollerano gli “intrallazzi e le furbate” di questa città.La Camera di commercio cittadina lamenta la drastica riduzione del giro d’affari,le chiusure di attività commerciali,ecc..;da contraltare,assisto, in prima persona, ad uno spudorato sfoggio di un sistema di vita certamente non sostenibile da chi …protegge il proprio lavoro alla luce del sole.ERGO,i risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle sono la PUNTA di un ICEBERG ancora ben mascherato dove la fanno da padrone proprio i “settori” visitati PROFICUAMENTE e,sicuramente, c’é ASSAI DI PIU’ da fare AFFIORARE. AD MAJORA.

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  4. letterio.colloca 17 Marzo 2016 21:28

    Alle Fiamme Gialle va il plauso delle persone oneste che maltollerano gli “intrallazzi e le furbate” di questa città.La Camera di commercio cittadina lamenta la drastica riduzione del giro d’affari,le chiusure di attività commerciali,ecc..;da contraltare,assisto, in prima persona, ad uno spudorato sfoggio di un sistema di vita certamente non sostenibile da chi …protegge il proprio lavoro alla luce del sole.ERGO,i risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle sono la PUNTA di un ICEBERG ancora ben mascherato dove la fanno da padrone proprio i “settori” visitati PROFICUAMENTE e,sicuramente, c’é ASSAI DI PIU’ da fare AFFIORARE. AD MAJORA.

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