Ipotesi aule per il Nautico. Alunni del Verona Trento in protesta

Ipotesi aule per il Nautico. Alunni del Verona Trento in protesta

Eleonora Corace

Ipotesi aule per il Nautico. Alunni del Verona Trento in protesta

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martedì 26 Novembre 2013 - 15:56

Gli alunni dell'istituto tecnico industriale Verona Trento contro l'assegnazione all'Istituto Nautico di nove aule del loro plesso. Ma così mancherebbero per loro. Tutte le mattine le varie classi devono spostarsi di aula in aula per poter fare lezione

Sta bene qualcuno finché vuole l’altro. Può riassumersi così la situazione dei circa settecento ragazzi dell’istituto Verona Trento, che questa mattina hanno indetto una manifestazione di protesta sulle scale del palazzo della Provincia di Messina.

Con la manifestazione di oggi gli studenti denunciano il problema di non avere aule a sufficienza, essendo state assegnate altre nove del plesso nuovo alla fruizione dell’Istituto Nautico, una scuola con problemi di sovrannumero, visto che conta oltre mille iscritti.

Il risultato è che studenti ed insegnanti del Verona Trento sono costretti a delle scomode turnazioni. Oltre il turno pomeridiano di recente inaugurato il venerdì, tutte le mattine le varie classi devono spostarsi di aula in aula per poter fare lezione. Una situazione che penalizza soprattutto le prime classi.

I rappresentanti d’istituto sono stati ricevuti dal commissario della provincia regionale, Filippo Romano, mentre i compagni rimanevano fuori, in attesa. Al caso del Verona Trento si studieranno soluzioni che gli alunni sperino arrivino il più presto possibile.

Sostiene la protesta lo stesso dirigente scolastico, Simonetta Di Prima, insieme ai docenti dell’istituto tecnico industriale di via Ugo Bassi. “Il Nautico, dopo essersi impossessato del nostro vecchio plesso” – dichiarano Giuseppe Milanese della V A Informatica e Michele D’Andrea della V A Meccanica – ha di recente acquisito anche altre nuove aule del plesso nuovo, rendendoci , così, difficile svolgere le attività più semplici, come fare un compito in classe. Questo perché le aule che ci sono rimaste sono per noi insufficienti e dovendo ruotare di aula in aula ogni ora una cosa normale come un compito in classe di due ore, per esempio, diventa praticamente impossibile”.

Insomma, mai fare lezione è stato più difficile, con buona pace di professori e studenti. Disagi che si sommano a quelli ormai cronici della condizione della scuola pubblica in Italia in generale e nella nostra isola in particolare. Difficoltà che ledono, sempre e ancora una volta, il diritto allo studio.

Un commento

  1. Si torna alle origini. 20 anni fa chi andava al nautico era un derelitto, adesso e’ l’unico con qualche prospettiva di lavoro.

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