Coglitore e Di Leo: “Data l'esiguità delle somme, si è deciso di avvalersi dell'anticipazione di Tesoreria”

Coglitore e Di Leo: “Data l’esiguità delle somme, si è deciso di avvalersi dell’anticipazione di Tesoreria”

Coglitore e Di Leo: “Data l’esiguità delle somme, si è deciso di avvalersi dell’anticipazione di Tesoreria”

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venerdì 24 Maggio 2013 - 15:22

I due dirigenti forniscono la loro versione dei fatti, spiegando perché si è deciso di non accedere ai finanziamenti previsti dal decreto-legge n.35

Dopo le polemiche, le precisazioni. Il ragioniere generale del Comune di Messina, Ferdinando Coglitore, e il dirigente del dipartimento programmazione, bilancio ed entrate, Giovanni Di Leo, forniscono la loro versione dei fatti sulla mancata richiesta da parte del Comune di Messina dei finanziamenti per il pagamento dei debiti verso le imprese. E lo fanno, sottolineando innanzitutto che le decisioni sono state preventivamente comunicate al commissario straordinario, Luigi Croce.

I due dirigenti spiegano in n una nota che “sugli spazi finanziari esclusi dal vincolo del patto di stabilità 2013, il Comune di Messina ha aderito al Decreto Legge n. 35 dell'otto aprile 2013, presentando alla Ragioneria Generale dello Stato, ai sensi dell'art. 1, comma 2, richiesta di spazi finanziari per spese di investimento ai fini del patto di stabilità 2013 per 4.061.000 euro, sulla base delle comunicazioni trasmesse dai dirigenti. Con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato n. 41843 del 14 maggio 2013, sono stati attribuiti spazi finanziari al Comune di Messina per 2.740.000 euro”.

Discorso diverso , invece, per l'anticipazione di liquidità Cassa Depositi e Prestiti: “per non ingenerare dubbi ed evitare errate interpretazioni – scrivono Coglitore e Di Leo – occorre puntualizzare che l'anticipazione di liquidità che poteva essere richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A, doveva essere utilizzata, esclusivamente, per il pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 ed insoluti all'otto aprile 2013, per i quali esisteva la relativa copertura finanziaria in Bilancio”.

“Il credito è certo –sottolineano Coglitore e Di Leo – solo quando è afferente ad un'obbligazione giuridicamente perfezionata, per la quale sia stato assunto il relativo impegno di spesa, registrato nelle scritture contabili dell'Ente. Il credito è liquido, quando è determinato nel suo ammontare; il credito è esigibile, quando non esistono fattori impeditivi al pagamento, quali ad esempio l'eccezione di inadempimento. Pertanto, in nessun caso, l'anticipazione poteva essere utilizzata per quelle somme, che non avevano copertura finanziaria nel bilancio di previsione (debiti fuori bilancio)”.

“Ciò premesso, dopo avere informato il commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, non si è ritenuto di dover fare ricorso all'anticipazione di liquidità della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., prevista dall'art. 1 comma 13 del Decreto Legge 35/2013, in quanto, data l'esiguità delle somme che si sarebbero dovute richiedere, sulla base delle comunicazioni dei singoli dirigenti, pari a circa 5 milioni di euro, si è deciso di avvalersi dell'anticipazione di Tesoreria, ai sensi dell'art. 1, comma 9, del citato Decreto Legge. Tale anticipazione, pari a circa 18 milioni di euro, è stata richiesta all'Unicredit S.p.A., tesoriere dell'Ente”.

9 commenti

  1. non capisco… non si potevano chiedere sia i 5 milioni che l’anticipazione di tesoreria?? a me 5 milioni non sembrano così pochi… e comunque in una situazione disperata proverei a prendere qualsiasi cosa…

    mi piacerebbe capire.

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  2. NON CI SONO PAROLE PER LE CONSIDERAZIONI DI COGLITORE E DI LEO, NON CI POSSO CREDERE.

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  3. ci avete stancato, dissestato, vi prego, basta almeno non rispondete, lasciate stare la stampa, siete dipendenti non politici!

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  4. grazie agli escamotage per non pagare non possiamo chiedere i soldi sewnza interesssi, vi rendte conto che ci sono comuni che hsnno avuto 60 milioni di euro, se i debiti verso atm fossero stati a bilancio, ora si potevano prendere 50 milioni….: VERGOGNA!

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  5. Il Ragioniere Generale con l’ennesima ANTICIPAZIONE DI TESORERIA mette il suo timbro sul DISSESTO FINANZIARIO e anticipa la Corte dei Conti, ho spiegato più volte come le anticipazioni di cassa, per le Sezioni della MAGISTRATURA CONTABILE, sono un parametro significativo delle anomalie nella gestione finanziaria. Il Ragioniere Generale ha scelto il comma 9, quello di immediata applicazione, gli permette, per l’anno 2013, di utilizzare un limite massimo di anticipazione incrementato, sino alla data del 30 settembre 2013, da tre a cinque dodicesimi. Il dott. COGLITORE non dice che l’utilizzo della maggiore anticipazione vincola Palazzo Zanca ad una quota corrispondente delle entrate
    dell’imposta municipale propria per l’anno 2013, questo porrà grossi problemi. Se l’anticipazione fosse confermata, un risultato sarebbe raggiunto, quello di mettere al sicuro, per qualche mese, gli stipendi di Palazzo Zanca.

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  6. un ignorante come me capisce solo che siamo in mano a due +++++++ con l’aggravante del…so tutto mi !!

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  7. La mia convinzione espressa in un precedente commento è che gli interventi previsti dal decreto in discussione riguardano solo ed esclusivamente i “debiti in conto capitale” certi, liquidi ed esigibili ( comma primo e secondo dell’articolo uno). Nella sostanza, a mio parere, trattasi dei residui passivi allocati nel titolo secondo della spesa, relativi, esclusivamente degli investimenti per opere pubbliche già realizzate inizialmente finanziate, inizialmente. utilizzando l’avanzo di amministrazione oppure l’avanzo economico che, successivamente, non hanno formato oggetto di realizzazione. Di debiti della citata fatti specie, come si legge nell’articolo, ne sono stati censiti per un importo pari a € 4.061.000. Da ciò si evince che il decreto non finanzia debiti certi, liquidi ed esigibili rappresentati da residui passivi allocati nel titolo primo “spese funzionamento” dato che, se vpsì fosse stato, la richieste avrebbo potuto essere di alcuni centinaia di milioni di euro. Da ciò si evincui anche che i Comuni che hanno avanzato richieste sostenute hanno realizzato opere di investimento mentre la nostra città ha mirato per altre spese, certamente produttive di interessi personali dei politici. Nell’articolo, il ordine alla anticipazione di tesoreria si legge:” Tale anticipazione, pari a circa 18 milioni di euro, è stata richiesta all’Unicredit S.p.A., tesoriere dell’Ente” E’ a mia conoscenza che le anticipazioni vengono chieste al tesoriere con atto deliberativa da parte della Giunta. Come è possibile, allora, che il commissario non era stato messo a conoscenza della richiesta, come si evince dall’atto dallo stesso adottato che blocca i pagamenti? Se puoi dammi il Tuo parere.”.

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  8. Condivido pienamente il commento di SAJA e il velato sarcasmo della sua domanda, a mio avviso non rivolta all’estensore dell’articolo. C’è un’aspetto positivo di questa storia del decreto legge 35/2013, ci resta in archivio la ricostruzione dei debiti di parte capitale alla data del 31 dicembre 2012, per i quali la norma sembra indicare due fattispecie: la prima, relativa ai debiti certi liquidi ed esigibili e, una seconda, relativa a quelli per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro la stessa data di fine 2012. Altra questione irrisolta attiene alla presenza di debiti verso enti pubblici, organismi e società partecipate. I nuovi amministratori potranno studiarsi il prospetto per l’invio dei dati alla Ragioneria Generale dello Stato, dove era richiesto la distinzione fra appalti di lavori pubblici e altri debiti di parte capitale e, per entrambi, i pagamenti già estinti alla data dell’8 aprile 2013. Ricordo pure che era obbligatorio indicare l’ammontare dei debiti di parte corrente, esclusi quelli per spese di personale), che però non rientrano nel decreto legge. Il decreto è servito a conoscere l’elenco dettagliato dei nostri debiti di parte capitale e corrente, vi sembra poco di questi tempi?

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  9. Normalmente, come prescrive la legge, la delibera per il ricorso alle anticipazioni di tesoreria viene adottata dalla giunta ad inizio esercizio, indipendentemente dall’utilizzo.

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