Domani scade il termine per chiedere le anticipazioni dei fondi per le imprese

Domani scade il termine per chiedere le anticipazioni dei fondi per le imprese

Domani scade il termine per chiedere le anticipazioni dei fondi per le imprese

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lunedì 29 Aprile 2013 - 15:23

Scade domani, martedì 30 aprile, il termine ultimo per richiedere le anticipazioni dei fondi destinati ai pagamenti dei debiti verso le aziende. Il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina esorta le Amministrazioni a rispettare i tempi fissati dal Ministero per dare ossigeno alle imprese

Con una nota dello scorso 24 aprile, il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina aveva già esortato le Pubbliche Amministrazioni a consultare, sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli adempimenti necessari per l’ottenimento da parte della Cassa Depositi e Prestiti delle anticipazioni dei fondi destinati agli Enti Locali per far fronte ai pagamenti della P.A. (ai sensi del Decreto Legge n. 35 del 2013), ricordando che i documenti sulla base dei quali ciascuna P.A. deve redigere l’istanza di anticipazione sono reperibili nel sito www.mef.gov.it

A 24 ore dalla scadenza del termine ultimo, fissato per domani, martedì 30 aprile, per la comunicazione tramite web alla Ragioneria generale dello Stato dell’ammontare dei debiti certi alla data del 31 dicembre 2012, il presidente di Confindustria torna sulla questione sollecitando le Amministrazioni a completare la procedura per ottenere le anticipazioni delle somme in questione.

«Non sono più ammissibili ritardi legati ai dubbi sulle modalità della richiesta, chiariti anche da una nota del consiglio dei Ministri del 6 aprile scorso – ha chiarito Ivo Blandina – adesso le Amministrazioni devo portare a termini tali adempimenti, registrarsi sul sito del Ministero entro oggi, lunedì 29 aprile e procedere entro domani alle comunicazioni dei debiti per richiedere le anticipazioni che serviranno a dare una boccata di ossigeno al sistema produttivo».

Gravissime, infatti, le condizioni in cui versano le imprese creditrici delle PP.AA. i cui oneri finanziari, per effetto degli inevitabili indebitamenti bancari cui hanno dovuto far fronte, hanno compromesso la stabilità delle imprese stesse. «Queste somme – ha aggiunto Blandina – aiuterebbero le aziende a riacquisire un po’ di liquidità e comunque una capacità di rifinanziare le proprie attività, mantenendo la produzione e i posti di lavoro».
Secondo una simulazione effettuata, a livello nazionale, dal Centro Studi Confindustria, infatti, oltre al significativo aumento degli investimenti nei prossimi 5 anni pari ad oltre il 13% – un risultato importante che ribadisce l’impegno e la fiducia delle imprese nel paese – la liquidazione di questi crediti comporterebbe un aumento di circa 250mila occupati e, da sola, determinerebbe un incremento del Pil dell’1% (16 miliardi di euro) per i primi 3 anni, fino ad arrivare all’1,5% nel 2018. Dati importanti, che dimostrano, qualora ce ne fosse bisogno, la necessità che le P.A. risolvano al situazione debitoria con le aziende.

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