Crisi finanziaria del Comune, Eller: «Concordo con quanto scrive la Corte dei conti»

Crisi finanziaria del Comune, Eller: «Concordo con quanto scrive la Corte dei conti»

Danila La Torre

Crisi finanziaria del Comune, Eller: «Concordo con quanto scrive la Corte dei conti»

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venerdì 27 Maggio 2016 - 21:12

La Sezione di controllo è tornata a bacchettare pesantemente Palazzo Zanca. Dito puntato soprattutto sull’enorme mole di passività, sul mancato allineamento contabile tra l’ente e le sue società partecipate e sul mancato riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Cruciale la questione del parametro 6 sulle spese del personale

L’approvazione del bilancio di previsione 2015, avvenuta con otto mesi di ritardo rispetto al termine del 30 settembre fissato dalla legge, ha inevitabilmente oscurato il pronunciamento della Corte dei Conti sulla situazione finanziaria di Palazzo Zanca. La deliberazione n.91 emessa dal giudice estensore Gioacchino Alessandro e dal presidente della Sezione di controllo, Maurizio Graffeo è infatti arrivata mercoledì all’ora di pranzo, stesso giorno in cui, poche ore più tardi, si è svolta la seduta decisiva per il via libera del previsionale, arrivato al termine di una lunga gestazione.

La coincidenza temporale dei due fatti ha messo in secondo piano il responso della magistratura contabile, che pure ha riconfermato quasi integralmente tutte le 14 criticità dettagliatamente elencate ed approfondite nell’ordinanza di fine marzo (vedi qui) e non solo ha dato divieto all’amministrazione di Palazzo Zanca di assumere spese non espressamente previste dalla legge ma si è anche espressa con una pronuncia di accertamento, in virtù della quale il Comune di Messina avrà 60 giorni di tempo per adottare i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità ed a ripristinare gli equilibri di bilancio, da trasmettere alla Sezione per le verifiche di competenza (vedi qui).

Con la deliberazione n.91, la Corte dei Conti è tornata a bacchettare pesantemente il Comune di Messina, come ormai fa costantemente dal 2010. Dito puntato soprattutto sull’ enorme mole di passività, la cui copertura viene rinviata al piano di riequilibrio, circostanza questa che secondo l’organo di controllo altera per difetto la rappresentazione finanziaria che viene fuori dai documenti contabili; e ancora sul mancato allineamento contabile tra l’ente e le sue società partecipate; e sul mancato riconoscimento dei debiti fuori bilancio, con una esplicita tirata d’orecchie ai dirigenti di Palazzo Zanca, che – sottolineano i magistrati contabili hanno il dovere di predisporre gli atti propedeutici al riconoscimento da parte del Consiglio comunale di quelle obbligazioni che non trovano copertura nelle somme stanziate in bilancio.

Sulla deliberazione emessa dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti, abbiamo quindi chiesto un commento all’assessore al bilancio Luca Eller Vainicher : «Concordo con quanto scrive la Corte dei conti, in ogni caso le sentenze si applicano e non si discutono», ha detto riconfermando che la sua idea sulla funzione svolta dall’organo di controllo è profondamente diversa da quella dell’ex assessore Tonino Perna.

L’assessore originario della Toscana evita però accuratamente di entrare nel merito delle osservazioni sui debiti e sulla dirigenza comunale: «Non voglio fare polemica sui residui e su quanto viene scritto a proposito dei dirigenti, posso solo dire che adesso stiamo lavorando con impegno».

Eller, che già da un paio di settimane sta lavorando al bilancio 2016-2018 («sarà lacrime e sangue» avevadetto in una conferenza stampa), ha infine annunciato che porterà avanti una battaglia, per conto non solo del Comune di Messina ma di tutti quei Comuni schiacciati dai debiti, affinché la procedura di riequilibrio venga estesa da 10 a 30 anni: «Ho in programma di andare io stesso alla Commissione Ministeriale per discutere del Piano di riequilibrio e della necessità, non solo per Messina, ma per decine di città, di avere almeno 30 anni di tempo. Giovedì c'è stata la riunione con Alfano ed i sindaci dell'Anci e si è visto come anche Catania in Sicilia sia nelle nostre stesse condizioni. Ed in Italia è così per altri comuni. Io l'ho presa seriamente ed a cuore questa situazione e farò di tutto per cambiarla».

Quando andrà a interloquire con la Commissione Ministeriale, l’assessore toscano potrà approfittarne per chiedere anche un'interpretazione autentica del famigerato parametro 6 relativo alle spese del personale, che se sforato – come ritiene il Collegio dei revisori del conti – determinerebbe la deficitarietà strutturale dell’ente e vanificherebbe d’amblè la procedura di riequilibrio a cui ha aderito il Comune di Messina. La questione è stata sollevata anche dalla Corte dei Conti, che prendendo atto della diversa interpretazione data da revisori ed amministrazione sulla necessità di conteggiare anche le spese del personale delle partecipate ha mandato la propria delibera anche a Roma. La visita di Eller potrebbe quindi servire a fare definitiva chiarezza su un aspetto cruciale. Solo dalla risposta ufficiale della Commissione Ministeriale si potrà sapere se il Comune può accedere al fondo Nazionale di rotazione o deve immediatamente dichiarare dissesto.

Danila La Torre

34 commenti

  1. Ora saranno uccelli amari per coloro che ha votato il bilancio senza capire cosa stessero approvando. Certo capisco che erano pressati dai lavoratori che aspettavano lo stipendio da mesi, ma questo non li scusa di non aver preso visione concreta del bilancio che faceva acqua da tutte le parti. Adesso si dovrà aspettare un altro parere ma certamente non si potrà accedere al fondo e i lavoratori potrebbero rimanere con un mucchio di mosche in mano grazie all’improvvisazione dimostrata da questa amministrazione fallita.Debbono andare subito via per il bene della città, rimanere ancora porterebbe alla distruzione completa.Tutti dilettanti allo sbaraglio.A volte è meglio un intervento chirurgico complesso che attendere la morte senza fare nulla.

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  2. Ora saranno uccelli amari per coloro che ha votato il bilancio senza capire cosa stessero approvando. Certo capisco che erano pressati dai lavoratori che aspettavano lo stipendio da mesi, ma questo non li scusa di non aver preso visione concreta del bilancio che faceva acqua da tutte le parti. Adesso si dovrà aspettare un altro parere ma certamente non si potrà accedere al fondo e i lavoratori potrebbero rimanere con un mucchio di mosche in mano grazie all’improvvisazione dimostrata da questa amministrazione fallita.Debbono andare subito via per il bene della città, rimanere ancora porterebbe alla distruzione completa.Tutti dilettanti allo sbaraglio.A volte è meglio un intervento chirurgico complesso che attendere la morte senza fare nulla.

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  3. Ma in quale altro paese al mondo un corte dei conti bacchetta per 6 anni di seguito un comune ,senza che vi siano delle gravi conseguenze per i responsabili di queste irregolarità finanziarie ? Credo che un paese serio avrebbe dovuto spedire tutti a casa già da almeno il 2011 , colpire in modo pesante i responsabili e togliergli ogni possibilità di rientra nella pubblica amministrazione. Altro che altri 60 giorni, che poi saranno altri 60 e così via…

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  4. Ma in quale altro paese al mondo un corte dei conti bacchetta per 6 anni di seguito un comune ,senza che vi siano delle gravi conseguenze per i responsabili di queste irregolarità finanziarie ? Credo che un paese serio avrebbe dovuto spedire tutti a casa già da almeno il 2011 , colpire in modo pesante i responsabili e togliergli ogni possibilità di rientra nella pubblica amministrazione. Altro che altri 60 giorni, che poi saranno altri 60 e così via…

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  5. I costi delle partecipate…assunzioni clientelari che sono un macigno… certo colpa di Renato. Disonesti nel dna

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  6. I costi delle partecipate…assunzioni clientelari che sono un macigno… certo colpa di Renato. Disonesti nel dna

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  7. (3) COMMENTO APERTO per ELLER. Caro Luca tra poco in sede di rendiconto di gestione la legge ti impone di darne conto, ci tengo a ricordare ai DIRIGENTI che secondo la Corte dei Conti il debito fuori bilancio (DFB) è un’obbligazione sorta senza il rispetto delle regole giuridiche contabili proprie degli enti Locali. Perché ti indirizzo questi commenti? L’avvocatura di Catania nel suo piano stima i DFB POTENZIALI in 106 mln, ne inserisce solo il 10%, €10.600.000, divisi in quote annuali di €1.060.000, cosa devo pensare ad una AVVOCATURA TEMERARIA della città etnea? So bene che non c’è più tempo per emendare il piano, ma almeno nella stesura definitiva chiamali PASSIVITA’ POTENZIALI. Burrascanu commenterà falla comu voi, sempri cucuzza è!

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  8. (3) COMMENTO APERTO per ELLER. Caro Luca tra poco in sede di rendiconto di gestione la legge ti impone di darne conto, ci tengo a ricordare ai DIRIGENTI che secondo la Corte dei Conti il debito fuori bilancio (DFB) è un’obbligazione sorta senza il rispetto delle regole giuridiche contabili proprie degli enti Locali. Perché ti indirizzo questi commenti? L’avvocatura di Catania nel suo piano stima i DFB POTENZIALI in 106 mln, ne inserisce solo il 10%, €10.600.000, divisi in quote annuali di €1.060.000, cosa devo pensare ad una AVVOCATURA TEMERARIA della città etnea? So bene che non c’è più tempo per emendare il piano, ma almeno nella stesura definitiva chiamali PASSIVITA’ POTENZIALI. Burrascanu commenterà falla comu voi, sempri cucuzza è!

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  9. (2) COMMENTO APERTO per ELLER. Accorinti li distingue in DFB CON PROVVEDIMENTI GIUDIZIALI IMPUGNATI/OPPOSIZIONE (€87.104.865) e in DFB POTENZIALI CON GIUDIZI PENDENTI (€110.510.497), importi ricavati in base alla percentuale di rischio di soccombere, ricavata dal dipartimento Avvocatura diretto da Calogero FERLISI, quindi l’importo potenziale iniziale è purtroppo molto più consistente. Il DFB ricadente nel Testo Unico è di €64.436.367, come sapete la Corte sollecita il Consiglio al suo riconoscimento, anche per permettere al medesimo la valutazione sul fine pubblico conseguito e sulla condotta dell’amministratore che quel debito ha originato con un atto, un provvedimento, un fatto, un comportamento, anche omissivo.

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  10. (2) COMMENTO APERTO per ELLER. Accorinti li distingue in DFB CON PROVVEDIMENTI GIUDIZIALI IMPUGNATI/OPPOSIZIONE (€87.104.865) e in DFB POTENZIALI CON GIUDIZI PENDENTI (€110.510.497), importi ricavati in base alla percentuale di rischio di soccombere, ricavata dal dipartimento Avvocatura diretto da Calogero FERLISI, quindi l’importo potenziale iniziale è purtroppo molto più consistente. Il DFB ricadente nel Testo Unico è di €64.436.367, come sapete la Corte sollecita il Consiglio al suo riconoscimento, anche per permettere al medesimo la valutazione sul fine pubblico conseguito e sulla condotta dell’amministratore che quel debito ha originato con un atto, un provvedimento, un fatto, un comportamento, anche omissivo.

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  11. (1) COMMENTO APERTO per ELLER. Caro assessore sono preoccupato della faciloneria con cui le burocrazie comunali interpretano il Testo Unico, anche Messina non sfugge a questa tendenza, tanto poi a mettere le mani in tasca siamo sempre NOI CITTADINI. A leggere le stesure dei piani di equilibrio nascono come i funghi i DEBITI FUORI BILANCIO POTENZIALI, debiti al di fuori dei procedimenti fissati dagli articoli 191 e 194 del Testo Unico, sarebbe auspicabile un uso del linguaggio più corretto , anche per salvaguardare il Consiglio Comunale, cui spetta l’incombenza e i conseguenti rischi del loro riconoscimento di legittimità. CROCE li quantificò in 200 mln al netto dei giudizi attivi, nel suo piano considerò una somma presuntiva di 120 mln.

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  12. (1) COMMENTO APERTO per ELLER. Caro assessore sono preoccupato della faciloneria con cui le burocrazie comunali interpretano il Testo Unico, anche Messina non sfugge a questa tendenza, tanto poi a mettere le mani in tasca siamo sempre NOI CITTADINI. A leggere le stesure dei piani di equilibrio nascono come i funghi i DEBITI FUORI BILANCIO POTENZIALI, debiti al di fuori dei procedimenti fissati dagli articoli 191 e 194 del Testo Unico, sarebbe auspicabile un uso del linguaggio più corretto , anche per salvaguardare il Consiglio Comunale, cui spetta l’incombenza e i conseguenti rischi del loro riconoscimento di legittimità. CROCE li quantificò in 200 mln al netto dei giudizi attivi, nel suo piano considerò una somma presuntiva di 120 mln.

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  13. sergio indelicato 28 Maggio 2016 08:21

    Ritengo che molti dei miei concittadini non abbiano compreso fino in fondo la gravità della situazione economico-finanziaria del Comune di Messina. Spalmare i debiti per un numero enorme di anni (30) significa creare tutte le condizioni per frenare o , in alcuni casi, annullare le speranze di inversione di una tendenza che sta portando Messina al collasso, e non solo economico.

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  14. sergio indelicato 28 Maggio 2016 08:21

    Ritengo che molti dei miei concittadini non abbiano compreso fino in fondo la gravità della situazione economico-finanziaria del Comune di Messina. Spalmare i debiti per un numero enorme di anni (30) significa creare tutte le condizioni per frenare o , in alcuni casi, annullare le speranze di inversione di una tendenza che sta portando Messina al collasso, e non solo economico.

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  15. osservatore esperto 28 Maggio 2016 09:13

    Concordo con antosail. Il sistema Italia nel quale ci troviamo è stato congegnato per così funzionare. Pur sapendo chi sono i colpevoli che hanno causato per incompetenza o per inedia lo stato in cui ci si trova, si cerca di attribuire ogni responsabilità all’innominato. Adesso gli amministratori comunali stanno studiando a Roma con Angelino il modo come non pagare i debiti ereditati per avere la possibilità di contrarne dei propri in virtù della par condicio.

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  16. osservatore esperto 28 Maggio 2016 09:13

    Concordo con antosail. Il sistema Italia nel quale ci troviamo è stato congegnato per così funzionare. Pur sapendo chi sono i colpevoli che hanno causato per incompetenza o per inedia lo stato in cui ci si trova, si cerca di attribuire ogni responsabilità all’innominato. Adesso gli amministratori comunali stanno studiando a Roma con Angelino il modo come non pagare i debiti ereditati per avere la possibilità di contrarne dei propri in virtù della par condicio.

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  17. A me questo strano tizio mi piace. Gli dò fiducia. Tanto….ma che ca…cosa abbiamo da perdere? peggio di così!!!

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  19. Ci spiegate gli scenari di un piano di equilibrio o di un default? Cosa conviene ad un cittadino e perché?

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  20. Ci spiegate gli scenari di un piano di equilibrio o di un default? Cosa conviene ad un cittadino e perché?

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  21. In pratica significa che possiamo espatriare anche questa estate, in cerca di qualche momento culturale ed eventi musicali, visto che il comune non può uscire i soldi per la cultura. Peccato che per la Corte dei Conti la cultura sia una spesa superflua, ciò significa che il messinese medio potrà dormire sogni tranquilli, visto che non viene intaccata la propria ignoranza…. Le scelte politiche insegnano.

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  22. In pratica significa che possiamo espatriare anche questa estate, in cerca di qualche momento culturale ed eventi musicali, visto che il comune non può uscire i soldi per la cultura. Peccato che per la Corte dei Conti la cultura sia una spesa superflua, ciò significa che il messinese medio potrà dormire sogni tranquilli, visto che non viene intaccata la propria ignoranza…. Le scelte politiche insegnano.

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  23. Grazie a Renato, invece, la legalità ha avuto la meglio…

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  24. Grazie a Renato, invece, la legalità ha avuto la meglio…

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  25. MessineseAttento 28 Maggio 2016 17:55

    Le devo dare una pessima notizia. Si metta in testa che il suo amico Calabrò non esiste più politicamente, soprattutto dopo l’arresto, con accuse da fare accapponare la pelle, dell’altro vostro amico Giovanni Cocivera (come dimenticare i suoi commenti di grande stima verso costui ai tempi del ricorso). Quindi, appurato questo, dovrebbe anche indicare chi vedrebbe come sindaco (possibilmente senza scadere nella banalità che spesso contraddistingue i suoi post), oltre che starnazzare monotonamente contro Accorinti.

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  26. MessineseAttento 28 Maggio 2016 17:55

    Le devo dare una pessima notizia. Si metta in testa che il suo amico Calabrò non esiste più politicamente, soprattutto dopo l’arresto, con accuse da fare accapponare la pelle, dell’altro vostro amico Giovanni Cocivera (come dimenticare i suoi commenti di grande stima verso costui ai tempi del ricorso). Quindi, appurato questo, dovrebbe anche indicare chi vedrebbe come sindaco (possibilmente senza scadere nella banalità che spesso contraddistingue i suoi post), oltre che starnazzare monotonamente contro Accorinti.

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  27. Sicuramente lei mi scambia con altro commentatore forse con nome simile al mio, ma le posso dire che non ho mai conosciuto Calabrò e non ho postato nulla a favore di Cocivera. Lei scrive cose inesatte che non corrispondono alla realtà. Per quanto riguarda il suo amico Accorinti, personalmente l’ho votato e mi sono pentito di averlo fatto, ma la panoramica dei possibili papabili non erano migliori di questo insegnante senza esperienza amministrativa politica. Io guardo i fatti e commento quello che mi pare e piace, indipendentemente da quello che lei pensa. Inoltre la prego di non insultare, ognuno può esprimere il proprio parere su cose comuni e lei non è certo indicato per criticarle.

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  28. Sicuramente lei mi scambia con altro commentatore forse con nome simile al mio, ma le posso dire che non ho mai conosciuto Calabrò e non ho postato nulla a favore di Cocivera. Lei scrive cose inesatte che non corrispondono alla realtà. Per quanto riguarda il suo amico Accorinti, personalmente l’ho votato e mi sono pentito di averlo fatto, ma la panoramica dei possibili papabili non erano migliori di questo insegnante senza esperienza amministrativa politica. Io guardo i fatti e commento quello che mi pare e piace, indipendentemente da quello che lei pensa. Inoltre la prego di non insultare, ognuno può esprimere il proprio parere su cose comuni e lei non è certo indicato per criticarle.

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  29. Caro M3SS4N4 non è facile rispondere alla tua domanda,le fredde disposizioni sul DISSESTO sono incomprensibili ai cittadini,i quali si fanno domande più terra terra,comunque è sicuro che si crea una frattura tra PASSATO e FUTURO,infatti molti rinfacciano a RENATO sindaco di non aver favorito il DISSESTO come promesso in campagna elettorale.Il PASSATO,quello relativo ai debiti fuori bilancio,alle passività potenziali,compresi i residui passivi non vincolati,sono impegni di spesa previsti dai bilanci e mai andati in pagamento,sarà estrapolato dal bilancio e passerà alla gestione di tre commissari, che azzereranno la situazione che ha creato il deficit con un piano di estinzione dei nostri debiti.Il FUTURO con sindaco e consiglio da eleggere.

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  30. Caro M3SS4N4 non è facile rispondere alla tua domanda,le fredde disposizioni sul DISSESTO sono incomprensibili ai cittadini,i quali si fanno domande più terra terra,comunque è sicuro che si crea una frattura tra PASSATO e FUTURO,infatti molti rinfacciano a RENATO sindaco di non aver favorito il DISSESTO come promesso in campagna elettorale.Il PASSATO,quello relativo ai debiti fuori bilancio,alle passività potenziali,compresi i residui passivi non vincolati,sono impegni di spesa previsti dai bilanci e mai andati in pagamento,sarà estrapolato dal bilancio e passerà alla gestione di tre commissari, che azzereranno la situazione che ha creato il deficit con un piano di estinzione dei nostri debiti.Il FUTURO con sindaco e consiglio da eleggere.

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  31. lo perdoni,sono in crisi perchè non trovano nemici e scambiano chi ha votato il tibetano sperando di vedere qualcosa di nuovo e pulito con chi manco sa chi è Calabrò.

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  32. lo perdoni,sono in crisi perchè non trovano nemici e scambiano chi ha votato il tibetano sperando di vedere qualcosa di nuovo e pulito con chi manco sa chi è Calabrò.

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  33. Una delle conseguenze del DISSESTO è politica e giudiziaria allo stesso tempo,si ripercuoterà sugli amministratori considerati colpevoli del crack,quelli che la Corte riconoscerà responsabili, anche in primo grado,di danni cagionati per dolo o danno grave nei CINQUE ANNI precedenti il verificarsi del DISSESTO. Gli amici di BUZZANCA e degli assessori della sua giunta stanno lavorando per far scorrere il tempo, far coincidere la sfiducia con i cinque anni previsti dal Testo Unico, 2012-2016,e votare nel 2017,pensano di lasciare il cerino in mano ad ACCORINTI e per il 2012 e metà 2013 a CROCE; qualcuno dovrebbe avvisarli che non è proprio così, la procedura di avvio del piano di riequilibrio ha fermato il tempo al 2011, fuga del barcellonese.

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  34. Una delle conseguenze del DISSESTO è politica e giudiziaria allo stesso tempo,si ripercuoterà sugli amministratori considerati colpevoli del crack,quelli che la Corte riconoscerà responsabili, anche in primo grado,di danni cagionati per dolo o danno grave nei CINQUE ANNI precedenti il verificarsi del DISSESTO. Gli amici di BUZZANCA e degli assessori della sua giunta stanno lavorando per far scorrere il tempo, far coincidere la sfiducia con i cinque anni previsti dal Testo Unico, 2012-2016,e votare nel 2017,pensano di lasciare il cerino in mano ad ACCORINTI e per il 2012 e metà 2013 a CROCE; qualcuno dovrebbe avvisarli che non è proprio così, la procedura di avvio del piano di riequilibrio ha fermato il tempo al 2011, fuga del barcellonese.

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