Lucia Tarro Celi: "Vi racconto una storia annunciata, quella delle primarie del Pd"

Lucia Tarro Celi: “Vi racconto una storia annunciata, quella delle primarie del Pd”

Rosaria Brancato

Lucia Tarro Celi: “Vi racconto una storia annunciata, quella delle primarie del Pd”

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mercoledì 02 Gennaio 2013 - 14:57

Una delle candidate alle primarie del Pd, Lucia Tarro Celi, ha scritto a Tempostretto per raccontare alcune anomalie avvenute il 30 dicembre. "La mia esperienza è al servizio di chi non deve ricadere negli errori di una città sbagliata gestita da gente sbagliata". Intanto Il Fatto quotidiano dedica ai re delle preferenze del Pd, come Genovese, l'articolo di Travaglio in prima pagina

Continuano le reazioni interne al Pd dopo l’esito delle primarie del 30 dicembre che hanno portato Francantonio Genovese ad essere il più votato in Italia con quasi 20 mila voti su 25 mila votanti. Il giornale Il fatto quotidiano dedica ampio spazio ad alcuni risultati delle primarie, soprattutto al sud e Marco Travaglio, nel suo articolo in prima pagina Le impresentarie, fa una breve carrellata dei re delle preferenze in Sicilia e Calabria, passando da Mirello Crisafulli ad Antonio Papania, ed ovviamente da Genovese, ripercorrendo tutte le vicende raccontate da Report e Panorama sulla formazione.

A Messina, dopo gli interventi di Saitta e Frazzica, è una candidata a scriverci, Lucia Tarro Celi, che ha inviato quella che definisce “Una storia annunciata” e nella quale spiega una delle anomalie cui nei giorni scorsi hanno fatto riferimento anche gli altri due esponenti del Pd e che, sicuramente, rendono la realtà del partito in riva allo Stretto diversa da tutte le altre. Una realtà diversa nella quale l’interrogativo da porsi dopo le urne del 30 dicembre è che senso abbia fare le primarie per le amministrative. A che servono a questo punto? A chi servono?

“Oggi, al circolo A.R.A.M sono stata pubblicamente offesa da Elio Sauta,- ha scritto Lucia Tarro Celi la sera del 30 dicembre- solo per aver chiesto delucidazioni sul perché tale circolo fosse inaccessibile per la maggior parte delle persone. Innanzitutto partiamo dal fatto che per le Primarie la direzione regionale del partito aveva deciso di far votare solo nei quartieri e quindi nelle sedi istituzionali. Questa decisione è stata cambiata negli ultimi giorni a favore dei “circoli”, eliminando anche la possibilità di votare nei gazebo di piazza. Tutto questo ha creato disorientamento tra i cittadini poco preparati ad orientarsi in una mappa dei seggi insolita e sconosciuta”.

In effetti la dislocazione dei seggi, rispetto alle primarie del 25 novembre è rimasta sconosciuta ai più e non sono state poche le persone che, recatisi ad esempio a Piazza Cairoli senza trovare gazebo alla fine hanno rinunciato a votare. A differenza delle primarie di novembre inoltre non è stata diffusa tramite la stampa alcuna “mappa” dei seggi per fornire indicazioni precise agli elettori.

“La mattina del 30 un amico che vota in “zona Cristo Re”, non sa dove si trovi il seggio- prosegue la Tarro Celi- Mi chiama ed io gli comunico il nome che compare ufficialmente nelle liste. Mi richiama poco dopo per dirmi che del seggio non esiste traccia o segnaletica alcuna. Sembra svanito nel nulla. Vengo a sapere che, senza alcuna comunicazione, il seggio ufficiale “Circolo Cristo Re”, la mattina del 30 è diventato “A.R.A.M.” Non solo non è stato comunicato, ma la sede è praticamente inaccessibile e non esistono indicazioni. Sono una candidata alle Primarie del PD e voglio vederci chiaro. Mi precipito in loco per capire le ragioni di questo mistero. Raggiungo la zona, ma del seggio nessuna traccia. Constato che sul citofono non c’è nessuna indicazione. Supero la prima soglia solo suonando al citofono di una famiglia.Finalmente raggiungo questo fantomatico circolo e denuncio con toni accesi l’assoluta inaccessibilità del seggio. Per tutta risposta vengo investita dal presidente del seggio, Elio Sauta, che mi attacca senza mezzi termini. Ma sorvolo sui modi, sui toni e sull’aggressività della persona. Non avevo testimoni. Rispondo, mi incazzo e me ne vado. Ricollego tutti i pezzi e scopro che “il circolo Cristo Re”, comunicato nelle liste ufficiali, altro non era che la sede del corso di formazione professionale “A.R.A.M.” (recentemente finito sotto i riflettori di Report.), guidato da Elio Sauta che, nel frattempo, era diventato anche il Presidente del seggio. Questa è la mia storia. Questo è quanto, ma questo “quanto” evidentemente non è mai “troppo”. Alla fine dei conti i cittadini non hanno trovato traccia del seggio ed io non ho trovato alcuna traccia del mio Partito”.

Questa è la storia di Lucia Tarro Celi, che alle primarie ha ottenuto 2.438 preferenze e che vuol denunciare quanto accaduto. L’esponente del Pd ha comunque voluto ringraziare quanti l’hanno sostenuta: “ Grazie a chi ci crede da tempo e a chi ha cominciato da poco. Grazie ad Antonio Saitta, che insieme a me ha accettato la sfida. Soprattutto alla luce delle logiche sinistre di un partito che non è più un partito. È stato un risultato numerico che ci avrebbe premiato in qualsiasi altra città. Anche stavolta ho imparato molte cose. Le ho imparate sbagliando e fidandomi, le ho imparate osando e mettendomi in gioco. Questo ha inevitabilmente aperto una ferita, ma mi ha fatto scattare la molla. Quella “molla” che mi fa dire “ora si fa sul serio e la mia battaglia è appena cominciata”. Mi porto a casa la sensazione di essere più forte e più lucida di prima, soprattutto perché ho sentito una fiducia nuova intorno a me. Una fiducia che viene da ambiti molto diversi e che affonda le radici in un territorio nuovo, giovane, preparato e non più “solo” incazzato. La mia esperienza al servizio di chi non deve ricadere negli errori di una città sbagliata gestita da gente sbagliata, al servizio di chi non dovrà parlare ancora una volta di logiche di appartenenza feudale all’interno di un partito. A loro voglio dire una cosa che una volta era scontata: di non piegarsi mai a queste logiche, che la storia va cambiata con il coraggio di idee libere e senza padroni. Compresa la storia di questa città”.

Il Pd ha voluto le primarie per mitigare gli effetti devastanti di quel “porcellum” che non ha mai avuto la minima intenzione di cancellare o cambiare, ma le “primarie” possono diventare da strumento di democrazia qualcosa di diverso se non si mettono quelle regole di trasparenza e linearità che fanno di un partito l’insieme di tante anime, anche diverse, anche contrapposte, ma unite negli intenti.

Rosaria Brancato

29 commenti

  1. lettere come questa fanno arrabbiare. la signora avrebbe dovuto pensarci prima. mica era una passante! era una candidata…

    adesso è facile fare il solito blablabla dello sconfitto.

    sono costernato da interventi del genre.

    e sono costernato anche da “tutti” i candidati del pd alle primarie a messina.

    non ho votato “convintamente”.

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  2. on.Bersani,non farebbe prima a non candidare Genovese.Io voto PD,ma questa volta se si presenta Genovese,voto Monti.

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  3. vadano a lavorare

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  4. Sono elettore convinto dell’On. Genovese. preciso che ho espresso la mia preferenza per l’On genovese senza ricevere alcuna pressione e senza che il partito mi imponesse alcunchè! credo che l’on genovese abbia ben operato e sono sicuro che lavorerà bene anche nel futuro, per questo l’ho votato e lo voterò! Essere destinatario della fiducia degli elettori non è certamente una colpa! In politica serve il consenso e per averlo bisogna conquistarlo con il lavoro e la presenza costante nel territorio… L’on Genovese lavora 365 giorni l’anno e quindi ottiene il consenso tutto qui!!!!!! nessun broglio nessuna cosa strana nessuna cosa illecita Dott.ssa Celi in politica si lavora sempre non solo sotto elezioni!!!!!!!!!!!!!!

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  5. Eh bravo a sauta….

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  6. …. approfittando di qualche vecchio parruccone comunista la signora Tarro si sveglia e racconta a “tempostretto”.
    Buongiorno. Soltanto oggi si ricorda di essere una iscritta al PD. Ma chi l’ha mai vista? ( mi racconta un ben informato ).. ed ancora, ci faccia vedere l’elenco delle firme che servivano a candidarsi? oppure ha trovato l’inciucio con vecchio “dragone Genovese”? Cari vecchi comunisti vi invitiamo ad uscire dall’ipocrisia: o lotta o governo.
    nb: sono certo della vostra pubblicazione, in quanto ho fatto due domande leggittime.

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  7. ma che malelingue…
    un buon pastore che raduna tutte le pecorelle…

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  8. la signora forse non sa che il sovrano si circonda di servi sciocchi per poterli manovrare a suo piacimento ? questaè la legge ferrea della politica marcia ,che solo uno scatto dei cittadini consapevoli può determinare la sconfitta . Ma la nostra mentalità è ancora lontana per certi risultati ci hanno portato alla fame e senzaprospettive future e andiamo a votare alle cosiddette buffonarie

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  9. Caro Luigi… falli parlare… almeno questo… se no manco la dittatura ( perchè di questo si tratta ! )

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  10. ART.21 COSTITUZIONE. Mi pare di capire dalle parole di Lucia TARRO CELI, che GENOVESE,PANARELLO,SAUTA siano i campioni del sistema di interessi radicato nella nostra città, che si coagula intorno al PARTITO DEMOCRATICO, e SAITTA e la stessa TARRO CELI, i campioni del voto di opinione, in minoranza nel PD, ma indispensabile per vincere le elezioni a Messina. La TARRO CELI è molto generica sul sistema di interessi di GENOVESE, aiutiamola facendo parlare il REPERTORIO CONTRATTI del 2006 e 2007, è il biennio interessato dell’ex sindaco di Messina. Noterete il numero consistente di incarichi di progettazione, dati a professionisti messinesi, quasi sempre ingegneri, per obiettivi quasi mai raggiunti e che potevano benissimo essere gestiti in house dai tecnici del Comune, realizzando forti risparmi della spesa corrente, insomma un esempio di mal governo di Palazzo Zanca. Noterete pure che tutto svanisce nel 2008, anno del Commissario e di Peppino BUZZANCA.
    http://www.comune.messina.it/il-comune/contratti-del-comune/
    Cara professoressa Lucia TARRO CELI, le accuse che fa a SAUTA sono gravissime, si vede che lei fa tesoro della massima di Cicerone, alterius non sit qui suus esse potest, non appartenga a un altro ( in questo caso GENOVESE,PANARELLO,SAUTA ) chi può appartenere a se stesso. Adesso le verrà più facile capire perchè molti elettori del PD si sono allontanati e si allontaneranno sempre di più, fanno tesoro della citazione di Virgilio, ab uno disce omnis, da uno capisci come sono tutti.

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  11. Dott.ssa Celi, la conosco e la stimo. L’accaduto fa pensare che Messina e’ la più “gattopardesca” delle città siciliane. È me ne convinco ancora di più leggendo il commento del sig. Luigi.

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  12. No ho, volutamente, leggere l’articolo, immaginandone il contenuto. Mi limito a riportare “La mia esperienza è al servizio di chi non deve ricadere negli errori di una città sbagliata gestita da gente sbagliata”. E’ da anni che lo dico e che sostengo che questa classe politica, sia di destra che di centro e di sinistra, con l’ausilio delle istituzioni, ha portato questa città alla sfascio più completo, e nessuno mi ha dato ascolto, anzi sto rischiando di finire nel penitenziario della ” Guinea francese” col rischio di rimetterci la testa. Oggi a Messina non esiste più nulla se non gli agglomerati padronali che orbitano in ristrette aree familiari con discendenze e vocazioni tradizionali . Il PD ormai non è altro che il ” Popolarismo Domestico”, e chi e fuori dell’orbita familiare, per avere qualche speranza di sostegno o di successo deve trasferirti sulla luna dove, ritenuto portatore di consensi elettorali assieme con ai corsisti professionali può aspirare di essere riciclata. Buon viaggio dottoressa celi

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  13. I Rocks e Lucio Dalla ,anni fa a Sanremo, cantavano bisogna saper perdere.
    Certo, vedere che Genovese rimane sempre a galla fa girare profondamente i cabbasisi.
    Giuseppe Vallèra.

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  14. Se non sei il cugino od un beneficiato di Francatonio devi soltanto ammettere che le primarie così fatte sono state soltanto una vergogna.
    Il fatto che la signora Tarro si meravigli del sistema e si incavoli non giustifica l’operato dei signori che sono stati capaci di impossessarsi del P.D.

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  15. Io continuo a chiedermi e non mi spiego come tale Genovese abbia avuto la gran facciazza tosta di proporsi nuovamente quale “illustre” nostro rappresentante, e peggio, continuo a non spiegarmi quale potere di soggezione abbia per raccogliere ancora, nonostante tutto questi numeri. Ringrazio la S.ra Tarro Celi per aver diffuso pubblicamente le sue perplessità, abbiamo bisogno di persone libere.

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  16. ennesima riprova del livello della nostra politica
    1) vogliamo scimmiottare le primarie che si svolgono in Paesi liberi e democratici, ma non sappiamo regolarne lo svolgimento;
    2) le primarie rappresentano il rimedio peggiore del male, perché non garantiscono un corretto esercizio del diritto di voto;
    ….però i candidati alle primarie non sapevano già …tutto???, anche che il Circolo A.R.A.M. fosse un Ente della INUTILE formazione professionale..
    ..a presto

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  17. No sbagli…in questa città’ di codardi almeno una donna ha il coraggio della denuncia con nomi e cognomi e fatti…altro che chiacchiere…

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  18. invelatosempre 2 Gennaio 2013 23:27

    Ma dov’era tutta questa gente quando si doveva votare per Renzi o Bersani?
    Gli elettori di sinistra messinesi avevano due possibilità per mandare a casa Genovese. Uno era il dissesto finanziario e l’altro il cambiamento invocato da Renzi.
    Andati in fumo entrambi! Ora si svegliano? Troppo tardi!
    Sono stati paurosi di perdere rendite di posizione con Renzi e adesso ne pagano il dazio.
    E che pena leggere quelle firme sul documento di sponsorizzazione di Saitta e della Tarro Celi. Pensavano forse che ci eravamo scordati la storia del PCI e del PDS messinese? Furioso nell’ufficiale e convivente nell’ufficioso, tutto teso a sistemare amici e parenti, nella sua perenne finta opposizione? Credevano che imparentarsi con la Margherita degli ex DC li avrebbe solo fatti entrare nella cerchia dei privilegi della Curia senza nulla dare?
    Avete solo annullato quel po’ di buono che c’era nella sinistra cittadina. Ma molto poco, quasi inesistente. Credetemi.
    E adesso vi tocca pure andare la Domenica al Duomo a sentire la Messa del Vescovo.

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  19. giuseppe cannavò 2 Gennaio 2013 23:29

    Diciamolo con semplice logica : è normale che in 20 mila su 25 mila votino all’unisono la stessa cosa? Forse si ma come si può verificare se il controllore e il controllato in fondo sono la stessa persona…… Credo che forse sarebbe stato più credibile dire da parte del partito chi sarebbe stato candidato senza ipocrisie. Vedremo a febbraio se questi ventimilavotiventimila…….. saranno inseriti anche nell’urna vera posta in un seggio vero con un presidente e degli scrutatori veri e imparziali.

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  20. allora tu di quello che ha denunciato la signora Tarro non hai capito niente

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  21. appunto perché era una candidata mette in evidenza anomalie che sono state notate da molti elettori, ed anche da me, ma io, non essendo direttamente interessato, dopo una richiesta di chiarimenti mi sono accontentato della vaga risposta datami.

    …se sei costernato del sistema e dei candidati e quindi non hai votato convintamente, perché lo hai fatto?

    Io non so quanto vero amore ci sia nei messinesi per Genovese per consentirgli di avere questo eclatante risultato, può essere lui il vero salvatore di Messina oppure può anche essere, ma sconosco come, che il voto sia stato in qualche modo gestito dall’alto.

    Appunto solo una persona direttamente interessata, che magari si fa il giro dei vari seggi elettorali per capire, può intuire meglio di noi che qualcosa non è andata per il verso giusto.

    Il PD ne prenda nota per il futuro.

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  22. Non mi interessa esprimere solidarietà ad una militante (da sempre di sinistra) per la sua avventura, ma fare una valutazione del risultato conseguito sia dalla Celi Tarro che da Antonio Saitta. Ritengo che nelle condizioni date ( di un PD governato con le più becere logiche democristiane) il loro risultato debba ritenersi molto positivo. La gente, i cittadini, chi ancora crede nei valori della democrazia chiedono loro un progetto per la liberazione ed il riscatto della città.
    Ritengo, quindi, che chi li ha votati si aspetta una loro concreta iniziativa per il buon governo di questa città che da trenta anni non ha un buon o buoni amministratori.

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  23. QUESTIONE MORALE….
    io non credo che i voti delle primarie siano stati fittizi anzi credo proprio il contrario. Prova ne è che il cognato di Genovese ha conseguito legittimamente quasi lo stesso numero di voti nei seggi veri. Il mio punto di vista è quello morale è giusto che i politici siano invischiati in prima persona in enti di formazione che ricevono soldi di tutti noi ? In altre parole è giusto creare basi di consenso laddove vi siano commistioni private e pubbliche ? Molti cittadini che evidentemente utilizzano il sistema della formazione per vantaggio proprio ( insegnanti, corsisti, dipendenti etc.) saranno sicuramente di avviso diverso. La questione è dunque politica in senso ampio e vale per la formazione di destra e di sinistra e di centro. La politica dovrebbe essere esercizio nobile e disinteressato della cosa pubblica…che ne dite ?

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  24. La lettera dice tutto molto chiaramente, si sbandiera la bandiera del rinnovamento del cambio generazionale della nuova mentalità, ma poi all’atto pratico i vecchi dinosauri non hanno nessuna voglia di lasciare le loro priorità pseudo.politiche. In una frase della lettera “. Soprattutto alla luce delle logiche sinistre di un partito che non è più un partito” , si capisce che di politica in tutto questo non se ne scorge neanche l’obra.

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  25. il pd è un partito. chi ha più voti ne determina le scelte democratiche. le osservazioni che ho fatto derivano da una profonda delusione nel leggere (come sempre) a posteriori cose ovvie da tempo.

    per chi non avesse capito il mio intervento specifico:

    NON SONO ANDATO A VOTARE CONVINTAMENTE significa che, visti i candidati, ho scelto di non votare alle seconde primarie (alle prime avevo votato renzi).

    “ovviamente” non ho votato (e mai mi sarebbe venuto in mente) per genovese.

    “ovviamente” non avrei votato per ‘sta tizia della lettera e per nessuno degli altri candidati.

    qui il pd fa ridere. in altri contesti lo voterei, a messina penso che ci siano pochi elementi di novità e che l’unico modo di non gettare il voto in boca a squali sia quello di votare grillo (che per inciso, in molti aspetti non approvo).

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  26. Nicolò D'Agostino 3 Gennaio 2013 14:17

    PD…, UDC…, PDL… ancora credete a babbo Natale. Le realtà politiche sono queste e basta. Messina è questa e basta. Come puoi andare oltre l’esistente… solo gli illusi vanno oltre. A Messina oltre lo spazio di “potere” e la demagogia non c’è altro. Bisogna solo lavorare a media distanza per costruire il nuovo ed in una realtà oppressa dal bisogno è difficile costruire il nuovo…

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  27. Confermo quanto detto da Lucia
    Per votare sona andata a piazza castronovo e non trovando nessuno sono andata via, ed ho telefonato ad un canditato che mi ha spiegato precisamente dove dovevo andare, ma ritornando ho avuto difficoltà a trovare il negozio, ero solamente io a votare (quando hanno votato tutti gli altri?) e non capisco perche’ nella stanza dove ho votato c’era un ragazzo che non faceva niente (?).
    gli scrutinatori non mi hanno saputo dire quanti avevano votato, e poi c’era un elenco particolare di votanti che firmavano su un altro foglio( comunque alle 15 avevano votato solo 2 di quell’elenco)

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  28. queste vergogne non finiranno mai….

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  29. Hai perfettamente ragione!!!!!!!!

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