E’ ancora polemica a Torregrotta. A porsi al centro dibattito, questa volta, la nomina dell’ex revisore unico dei conti, Ernesto Antonazzo. Secondo quanto riportato dai consiglieri Giuseppe Polito e Nicola Spada, infatti, la nomina in questione era illegittima poiché lo stesso Antonazzo aveva già ricoperto due volte lo stesso ruolo.

Scoppia una nuova polemica a Torregrotta. Nonostante le recenti dimissioni dell’ex revisore unico dei conti, Ernesto Antonazzo, il dibattito sulla sua nomina, ritenuta illegittima dai consiglieri Giuseppe Polito e Nicola Spada, resta aperto. Stando a quanto riportato dai due consiglieri, infatti, la sua è stata una nomina illegittima in quanto Antonazzo, già consigliere comunale, aveva ricoperto lo stesso ruolo per due volte sancendo così l’impossibilità di un terzo mandato.

“Abbiamo più volte richiesto per vie ufficiali che venisse ripristinata la legalità con la revoca della delibera con la quale veniva nominato il consigliere Antonazzo revisore unico dei conti –dichiarano i consiglieri Polito e Spada, che aggiungono- Purtroppo la richiesta di revoca è sempre caduta nel silenzio e né la giunta né il presidente del consiglio hanno mai messo in discussione la questione, limitandosi a dare risposte generiche e dilatorie”. Lo scorso 22 febbraio gli stessi consiglieri Polito e Spada avevano provveduto a rinnovare la loro richiesta indirizzandola anche all’assessorato regionale. Una questione, questa, subito dopo caduta poiché lo stesso giorno sono arrivate le dimissioni del revisore unico dei conti. “Chi aveva il potere e il dovere di proporre la revoca –concludono i consiglieri- ha perso l’occasione di intestarsi un iniziativa di legalità togliendo così i responsabili dall’imbarazzo”.

Un dibattito molto acceso, dunque. La giunta intanto ribatte: “Noi non abbiamo competenza in materia, spettava al consiglio comunale deliberare a riguardo –dichiara il vice sindaco Antonella Pavasili- I consiglieri avevano in mano tutti gli strumenti per chiedere un consiglio straordinario e proporre come ordine del giorno la revoca della delibera. Gli strumenti erano tutti nelle loro mani”.

Un mancato intervento da parte del consiglio comunale, quindi, o una scarsa attenzione al problema da parte della giunta? Nei prossimi giorni sicuramente ne sapremo di più.

Salvatore Di Trapani