I 150 euro mensili rimangono agli insegnanti. Il Circolo Pd "Per una scuola di qualità" ringrazia Renzi

I 150 euro mensili rimangono agli insegnanti. Il Circolo Pd “Per una scuola di qualità” ringrazia Renzi

Sara Faraci

I 150 euro mensili rimangono agli insegnanti. Il Circolo Pd “Per una scuola di qualità” ringrazia Renzi

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giovedì 09 Gennaio 2014 - 12:11

Liliana Modica del Circolo Pd "Per una scuola di qualità" ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti grazie anche al forte pressing esercitato sul Governo dal segretario del partito, Matteo Renzi

Accolto con sollievo anche a livello locale il dietrofront del Governo. Gli anni di un austerity che si è abbattuta in primis sul settore “scuola” falcidiando fondi per 10 milioni di euro e ben 100mila cattedre, sembravano voler proseguire la loro opera di rigore economico sino a trasformarlo in una vera e propria “beffa”.

Così è stato definito da Liliana Modica del Circolo Pd “Per una scuola di qualità” – già assessore alla pubblica istruzione durante il mandato a sindaco di Francantonio Genovese, tra il 2005 e il 2007, e attualmente componente della Commissione regionale Statuto del PD – l’intento del Governo di recuperare le somme erroneamente percepite dagli insegnanti a titolo di anzianità nel corso del 2013.

Un provvedimento che aveva già agitato la Gilda degli Insegnanti, il sindacato a livello nazionale, e che sembrava doversi tristemente aggiungere alle già tante restrizioni imposte alla scuola. Un interminabile tira e molla tra insegnanti e alunni da un lato, amministrazione dall’alto, fatto di proteste e mobilitazioni in piazza, che aveva condotto a racimolare ben pochi margini di vantaggio per i primi a favore di tagli d’ogni genere, con meno ore di lezione, meno laboratori e meno sicurezza a fronte di un elevatissimo numero di alunni per classe.

Ma stavolta l’intransigenza della nuova politica economica ha dovuto accettare una battuta d’arresto dinanzi allo sdegno generale. Un fronte comune che ha reclutato tra le sue fila lo stesso segretario del Pd, Matteo Renzi che dopo aver definito “assurda” la decurtazione prevista a carico degli stipendi degli insegnanti e aver invitato il Governo a scongiurare con tempestive prese di posizione l’ennesima figuraccia, ha sobriamente accolto la scelta di revocare la precedente decisione, cinguettando dalla sua pagina twitter un “Bene il governo: sugli insegnanti cambia verso”.

Del resto l’annunciata detrazione dalle paghe del corpo docente, sarebbe addebitabile solo a un increscioso corto circuito comunicativo intervenuto tra ministeri. E infatti, sulla base del dpr 122 dello scorso novembre, gli insegnati vedono bloccarsi gli scatti di anzianità così come il rinnovo del loro contratto collettivo ma la retroattività della legge avrebbe fatto sì che eventuali somme già percepite nel corso del 2013 sarebbero dovute essere restituite attraverso un programma di rientro basato, appunto, su progressive decurtazioni dalle retribuzioni.

La nota che ha reso pubblica la scelta di non proseguire su questo sentiero, giunta ieri da Palazzo Chigi a seguito di una riunione tra il presidente del Consiglio Enrico Letta, il Ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni e quello dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha rivelato il problema tecnico alla base del qui pro quo, che “ha dato luogo – parole dello stesso Saccomanni – a un’eccessiva drammatizzazione”. Il ministro avrebbe peraltro spiegato come il proprio Ministero sarebbe un mero esecutore di quello dell’Istruzione con il quale, a suo dire, si sarebbe verificato un “problema di comunicazione”.

Una polemica conclusasi stavolta con la distensione degli animi e la soddisfazione di chi, come Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, pur mantiene un cauto ottimismo nell’attesa dei fatti: “adesso – ha detto Di Meglio – aspettiamo che all’annuncio politico seguano atti giuridici rilevanti”. (Sara Faraci)

2 commenti

  1. Liliana Modica del Circolo Pd “Per una scuola di qualità” ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti grazie anche al forte pressing esercitato sul Governo dal segretario del partito, Matteo Renzi…omissis

    Vorrei ricordare a Liliana Modica, e a tutti i creduloni, che il Governo ha una maggioranza targata PD; mi sembra POCO NOBILE (per non cadere nel volgare) prendersi il merito di una cosa creata dal PD stesso in fase di attuale maggioranza e tolta dal PD stesso come se “il danno” fosse stato creato da altri! Così si gioca SPORCO creando dei finti meriti giusto per accaparrarsi il consenso dei pochi sprovveduti. Quando Renzi farà qualcosa che andrà a rettificare del tutto uno dei tanti scempi economici che grava sul Paese, VERAMENTE CREATO DA ALTRI (ovvero con il PD IN MINORANZA), allora ne prenderemo atto e ne riconosceremo i meriti dovuti.

    In questa occasione, più che prendersi i meriti, fossi in lui, mi getterei la cenere sul capo e chiederei scusa alla nazione delle malefatte del PD negli anni, provvedendo SUBITO alla rettifica, ma senza meriti, chiedendo scusa!!!

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  2. Per dirla tutta si dovrebbero ringraziare gli ignorantoni del M5S…ma l’onestà ancora non è di moda…E a proposito del sistema scuola, la decurtazione ancora è valida per tutto il personale scolastico non docente…

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