L’amministrazione provinciale: azione risarcitoria per un canone non versato, anzi no

L’amministrazione provinciale: azione risarcitoria per un canone non versato, anzi no

L’amministrazione provinciale: azione risarcitoria per un canone non versato, anzi no

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lunedì 11 Luglio 2011 - 07:48

Ricevuto e la sua giunta avviano azioni giudiziarie per 1800euro nei confronti di tre società sportive e dell’Istituto Trimarchi di S. Teresa di Riva, ma devono poi ritirarle, su consiglio del legale incaricato, per l’assenza di uno straccio di carta che attesti il credito

Da commentare c’è poco, i fatti parlano da sé. Documenti, atti e delibere raccontano di una richiesta risarcitoria avviata da parte della Provincia Regionale di Messina nei confronti di alcune società sportive della zona jonica. Un tentativo di recuperare crediti per 1800euro complessivi terminato con un dietrofront dal sapore di autogol e quasi 600 euro da riconoscere al legale incaricato.

La questione nasce il 16 aprile 2010, quando il presidente Nanni Ricevuto viene autorizzato dalla giunta (delibera n.100) a “proporre idonee azioni giudiziarie nei confronti delle Associazioni Asd Volley, Asd Pallavolo e Asd Baston Giò di S.Teresa di Riva, e nei confronti dell’Istituto scolastico E. Trimarchi di S. Teresa di Riva, per il recupero dei crediti, ammonanti a 1.800 euro, vantati per l’utilizzazione, dall’ottobre 2007 al giugno 2008, della palestra in dotazione dell’Istituto di proprietà della Provincia”. Il conferimento dell’incarico difensivo affidato a Giuseppe Paratore. Ed è proprio l’avvocato ad evidenziare la scarsa possibilità di ottenere il riconoscimento dei presunti crediti vantati.

Le note sono due, una datata 23 febbraio 2010 e l’altra 30 maggio 2011, con le quali lo stesso legale, dopo aver instaurato i giudizi, fa presente all’ente di ritenere l’esito motivatamente “incerto e aleatorio”, considerata l’assenza di un qualsiasi “atto regolamentare nel periodo oggetto di utilizzazione della palestra” come pure di un “canone d’uso predeterminato liquido esigibile”. Niente a cui fare riferimento, in pratica, per poter accertare ciò a cui l’Amministrazione provinciale mirava. Questo è quanto scrive Paratore: «Dall’esame degli atti in mio possesso non è dato ricavare titolo validamente opponibile dalla Provincia alle tre Associazioni Sportive a sostegno del preteso credito quale canone per l’uso della palestra. In verità dalle convenzioni d’uso stipulate tra le Associazioni e il dirigente scolastico dell’Istituto E. Trimarchi, non è dato ricavare, neppure implicitamente, la previsione di alcun canone a carico delle Associazioni sportive».

Il legale comunica così la propria disponibilità a non proseguire nel mandato affidatogli, previa revoca formale dell’incarico e l’accettazione, come saldo dell’attività prestata, di quanto già ricevuto a titolo di acconto. Ciò viene formalizzato con delibera n.73 del 25 giugno 2011, con l’unanimità dei voti espressi dalla giunta: «Si decide di revocare il mandato difensivo, cosìcché questi non prosegua i giudizi intentati al fine di evitare il probabile rigetto delle domande della Provincia, con condanna alla rifusione delle spese legali in favore delle Associazioni e dell’Istituto scolastico convenuti».

Un commento

  1. incompetenti.

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