Trovato: "Non vogliamo tangenti ma lavoro". E a Sciacca: "Svolga il suo ruolo da rup sino alla fine"

Trovato: “Non vogliamo tangenti ma lavoro”. E a Sciacca: “Svolga il suo ruolo da rup sino alla fine”

Danila La Torre

Trovato: “Non vogliamo tangenti ma lavoro”. E a Sciacca: “Svolga il suo ruolo da rup sino alla fine”

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mercoledì 22 Ottobre 2014 - 08:25

Il presidente dell’Ordine degli ingegneri intende fare chiarezza in merito alle presunte pressioni che ci sarebbero state per sollecitare incarichi a professionisti esterni e spiega di aver condotto, in questi anni, una battaglia alla luce del sole

Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Messina, Santi Trovato, prova a gettare acqua sul fuoco… delle polemiche. Colui che in questi anni è stato spesso identificato come l’antagonista principale dell’ex ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca – fresco di nomina a #italiasicura come consulente a titolo gratuito – interviene in merito alla vicenda dei molteplici incarichi da rup delle opere di messa in sicurezza che si sono realizzate o sono ancora in fase di realizzazione a Giamplieri e nelle altre aree colpite dall’alluvione del 2009 (vedi correlati).

L’intento di Trovato non è però quello di scagliarsi contro Sciacca, a cui riconosce «il merito di avere sfruttato al meglio, insieme a tutte le istituzioni e gli enti e coinvolti, i fondi stanziati per l’emergenza alluvione ed aver portato a compimento i lavori, contrariamente a quello che è successo in altre parti d’Italia», quanto piuttosto di fare chiarezza in merito alle presunte pressioni che l’Ordine che rappresenta avrebbe fatto per sollecitare incarichi a professionisti esterni, così come più volte dichiarato dall’ex ingegnere capo del Genio Civile.

«Non siamo andati a bussare a nessuna segreteria politica né abbiamo cercato contatti diretti con questo o quel personaggio politico. Le nostre richieste – spiega Trovatosono state formalizzate attraverso due note ufficiali, datate 19 gennaio 2010 e novembre 2010, che abbiamo fatto arrivare sulle scrivanie dei soggetti e degli enti interessati. La nostra non è una battaglia contro qualcuno ma una battaglia per la difesa della categoria degli ingegneri alle prese con una crisi inarrestabile».

«Abbiamo sempre fatto tutto alla luce del sole, noi difendiamo il nostro lavoro, la nostra professione e non ci stiamo a passare per quelli che chiedono tangenti o pizzo. Qui non c’entra il malaffare. Se ci avessero ascoltati – continua – avremmo potuto far lavorare almeno un centinaio di ingegneri».

La battaglia di Trovato, che parla a nome dei 3mila ingegneri iscritti all’Ordine, va avanti dal 2008 ed è finalizzata «al rinnovamento e alla riscrittura della legge sui lavori pubblici per dare lavoro alle libere professioni» . L’ obiettivo è la rivisitazione della normativa, «affinché sia consentito alle Pubbliche amministrazione affidare incarichi all’esterno, come avveniva fino al 1993».

Coinvolgere professionisti esterni agli uffici delle PA sarebbe utile, secondo Trovato, anche a garantire una maggiore trasparenza.

«La nostra battaglia mira anche a favorire la costante verifica delle procedure, che attualmente non è possibile effettuare, a meno che non intervenga la polizia giudiziaria. Il grande scandalo degli incarichi al Genio Civile – continua Trovato – non sono i compensi ma il fatto che tutto sia stato svolto nell’ambito dello stesso ufficio. Nella grande maggioranza dei casi troviamo nello stesso ufficio controllori e controllati. Convivono insieme Rup, collaudatori, progettisti, direttori lavoro e componenti della commissione gara».

Trovato non ne fa una questione di qualità delle persone che lavorano al Genio Civile, tanto da fare un plauso agli ingegneri che hanno prestato la loro opera a Giamplieri e nelle zone alluvionate: «sono messinesi e sono un vanto per la classe delle professioni. Riconosciamo la grande competenza, ma non ci piace una legislazione che tende ad accentrare le funzioni e per questo chiediamo con forza una separazione dei ruoli».

In questi anni, l’Ordine degli ingegneri ha chiesto a tutti i deputati regionali di sposare la battaglia e farsi promotori di una modifica della normativa nazionale. Era stato chiamato in causa anche l’ex assessore regionale ai trasporti Nino Bartolotta, ma sino ad oggi nulla si è mosso. Il presidente Trovato ha quindi intenzione di portare la questione all’attenzione del Consiglio Nazionale Ingegneri.

Chiarito che il bersaglio da colpire è la normativa sui lavori Pubblici e non l’ex ingegnere capo del genio Civile, Trovato manda comunque qualche messaggio “subliminale “a Sciacca, che insiste nel voler rinunciare agli incarichi di Rup per quelle opere ancora da completare.

«Siamo contenti per l’importante riconoscimento a Sciacca avvenuto con la nomina di consulente a #italiasicura . Adesso – dichiara il presidente Trovato – deve fare in modo di portare a termine i lavori da Rup in sinergia con il nuovo ingegnere capo del Genio civile, Leonardo Santoro. Auspichiamo che Sciacca, in questo nuovo ruolo, offra la propria collaborazione al nuovo vertice dell’Ufficio di Via Aurelio Saffi»

Danila La Torre

4 commenti

  1. Ci sono due sole certezze in questa emblematica vicenda, quella di aver perduto con Gaetano SCIACCA, ingegnere ricordo al presidente dell’Ordine, uno dei massimi esperti di costruzioni armate di tutta Europa, l’altra è un presidente, Santi TROVATO, bravo solo ad arrampicarsi sugli specchi. Sto ancora aspettando dal nuovo ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo SANTORO, le nuove disposizioni alternative a quelle di SCIACCA, altrimenti faccia un comunicato in cui ci informa della continuità con quelle vigenti, invece di pubblicare lettere di apprezzamento di associazioni private di parte, come lo sono quelle di categoria, mi riferisco a Confindustria, Ance, Cassa Edile, CHI FA SPETTA A CARROZZA. A Santi TROVATO consiglio più cautela quando afferma di rappresentare tutti gli ingegneri di Messina e Provincia.

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  2. Ci sono due sole certezze in questa emblematica vicenda, quella di aver perduto con Gaetano SCIACCA, ingegnere ricordo al presidente dell’Ordine, uno dei massimi esperti di costruzioni armate di tutta Europa, l’altra è un presidente, Santi TROVATO, bravo solo ad arrampicarsi sugli specchi. Sto ancora aspettando dal nuovo ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo SANTORO, le nuove disposizioni alternative a quelle di SCIACCA, altrimenti faccia un comunicato in cui ci informa della continuità con quelle vigenti, invece di pubblicare lettere di apprezzamento di associazioni private di parte, come lo sono quelle di categoria, mi riferisco a Confindustria, Ance, Cassa Edile, CHI FA SPETTA A CARROZZA. A Santi TROVATO consiglio più cautela quando afferma di rappresentare tutti gli ingegneri di Messina e Provincia.

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  3. Il presidente dell’Ordine non dice che il responsabile unico del procedimento, il RUP interno al Genio Civile, costi molto di meno alle casse della Regione Siciliana, quindi ai siciliani, come il medico della struttura ospedaliera pubblica quando ci visita in intramoenia. La convivenza di cui parla Santi TROVATO tra rup, collaudatori, progettisti, direttori lavoro e componenti della commissione gara, è prevista dalla legge, finalizzata a produrre efficienza, efficacia, trasparenza e riduzione dei costi. Il RUP interno realizza le condizioni affinché l’intervento di cui ha la responsabilità risulti condotto in modo unitario in relazione ai tempi e ai costi preventivati, alla qualità richiesta, alla manutenzione programmata, alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e in conformità di qualsiasi altra disposizione di legge in materia, infatti è uno strumento utilizzato sempre di più anzitutto negli enti locali. Il presidente dell’Ordine la mette sul piano del lavoro tolto agli ingegneri, i lavori pubblici visti come strumento di occupazione di un numero eccessivo di professionisti del settore edile rispetto alle reali esigenze del mercato privato, e non come strumento di dotazione di infrastrutture ai cittadini, ma mi faccia il piacere, avrebbe esclamato il grande Totò.

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  4. Il presidente dell’Ordine non dice che il responsabile unico del procedimento, il RUP interno al Genio Civile, costi molto di meno alle casse della Regione Siciliana, quindi ai siciliani, come il medico della struttura ospedaliera pubblica quando ci visita in intramoenia. La convivenza di cui parla Santi TROVATO tra rup, collaudatori, progettisti, direttori lavoro e componenti della commissione gara, è prevista dalla legge, finalizzata a produrre efficienza, efficacia, trasparenza e riduzione dei costi. Il RUP interno realizza le condizioni affinché l’intervento di cui ha la responsabilità risulti condotto in modo unitario in relazione ai tempi e ai costi preventivati, alla qualità richiesta, alla manutenzione programmata, alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e in conformità di qualsiasi altra disposizione di legge in materia, infatti è uno strumento utilizzato sempre di più anzitutto negli enti locali. Il presidente dell’Ordine la mette sul piano del lavoro tolto agli ingegneri, i lavori pubblici visti come strumento di occupazione di un numero eccessivo di professionisti del settore edile rispetto alle reali esigenze del mercato privato, e non come strumento di dotazione di infrastrutture ai cittadini, ma mi faccia il piacere, avrebbe esclamato il grande Totò.

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