A seguito delle segnalazioni di Confconsumatori Messina, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha individuato e sanzionato il comportamento illegittimo di un'impresa calabrese

Finita male la politica aggressiva di un’impresa cosentina. L’attività commerciale aveva maturato la prassi di martellare i consumatori di tutt’Italia e, in particolare, della Sicilia, con atti di citazione al solo scopo di intimidirli, inducendoli a pagare presunti debiti ormai prescritti o addirittura inesistenti.

L'”astuzia” stava nel fatto che all’invio dell’atto che convocava il malcapitato presso sedi di Giudici di Pace, tra l’altro incompetenti, non faceva mai seguito un’iscrizione a ruolo della causa. Si trattava soltanto di una furba strategia persuasiva che mirava a intimorire i diretti interessati nella speranza che gli stessi corrispondessero i pagamenti con la speranza di evitare un contenzioso giudiziale, magari senza nemmeno verificare l’effettiva esistenza di un debito a loro carico.

Una strategia poco trasparente che ha incontrato la riprovazione dell’Antitrust. Su segnalazione di Confconsumatori Messina, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha effettivamente accertato l’irregolarità del comportamento aziendale poco limpido, sanzionandolo con una multa di 50 mila euro. Prevista anche, a carico dell’impresa, la pubblicazione del provvedimento sanzionatorio su due quotidiani.

L’esito della vicenda “conferma l’utilità del lavoro svolto dalle sedi territoriali dell’associazione, nel caso di specie della Confconsuumatori di Messina” – ha affermato, soddisfatta, Mara Colella, presidente nazionale di Confconsumatori. L’organizzazione a presidio dei diritti degli utenti ha raccolto le istanze avanzate dai cittadini e, coniugandosi a una disciplina normativa in materia di pratiche commerciali aggressive di grande efficacia, ha supportato l’Autorità Garante nel raggiungimento del risultato prefisso.

Ribadita, dunque, l’esortazione nei confronti di tutti i cittadini a non farsi scrupolo a segnalare alle competenti sedi dell’Associazione, comportamenti imprenditoriali che risultino poco corretti o addirittura ingannevoli. Qualunque tipo d’informazione potrà, inoltre, essere reperita presso il recapito telefonico 090 2925125, lunedì e mercoledì dalle ore 17.00 alle 19.00, oppure, mettendosi in contatto telematicamente con l’organizzazione all’indirizzo mail confconsumatori.me@libero.it. (Sara Faraci)