L’addio di Navarra: “Lascio un’Università migliore di quella che ho trovato”

L’addio di Navarra: “Lascio un’Università migliore di quella che ho trovato”

Danila La Torre

L’addio di Navarra: “Lascio un’Università migliore di quella che ho trovato”

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martedì 06 Febbraio 2018 - 14:38

Nell’ultima conferenza stampa da capo dell’Ateneo peloritano, Navarra si mostra fiero ed orgoglioso mentre elenca i risultati raggiunti in questi 4 anni. E sul futuro rettore dice...

“Lascio un’Università migliore di quella che ho trovato al momento del mio insediamento nel 2013”. Pietro Navarra dice addio alla poltrona di rettore per provare a conquistare un seggio in Parlamento il prossimo 4 marzo.

Qui non si è mai dimesso nessuno, ma considero le mie dimissioni doverose per il rispetto che ho dell’Istituzione nella quale mi sono formato e che ho rappresentato per quattro anni; ed anche per evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione”.

Nella sua ultima conferenza stampa da capo dell’Ateneo peloritano, Navarra si mostra fiero ed orgoglioso mentre elenca i risultati raggiunti durante il suo rettorato e si lascia andare a momenti di vera commozione quando ricorda le giornate trascorse dentro l’università, con riunioni che iniziavano alle 7.30 del mattino.

L’incontro con i giornalisti si sarebbe dovuto svolgere in Sala Senato ma c'erano troppe persone ed è stato spostato in Aula Magna, lì dove il 28 maggio del 2013 è iniziato tutto, con Navarra portato in trionfo dopo lo scrutinio che lo ha consacrato come il più giovane rettore d’Italia. Oggi come allora l’Aula Magna era affollatissima: c’erano professori, rappresentanti del personale tecnico amministrativo ed ovviamente c’erano i suoi prorettori.

Una squadra coesa quella scelta da Navarra, composta da« persone che hanno remato tutte nella stessa direzione», consentendo all’Università di Messina di uscire da un periodo nero e guadagnare sul campo punti importanti in termini di "immagine, credibilità e riconoscimento, non solo nazionale ma anche internazionale".

Noi abbiamo governato. Questa Università è stata gestita, abbiamo dato un indirizzo nuovo, una gestione chiara”, ha detto il rettore, iniziando un lungo elenco dei traguardi raggiunti durante il suo mandato, seppur incompleto: il riconoscimento e la valorizzazione del merito; il rispetto delle regole; la riorganizzazione della macchina amministrativa; l’ attivazione di una nuova offerta formativa in grado di attrarre studenti in tutti i dipartimenti; il risanamento del bilancio; gli investimenti in tecnologie; il miglioramento della qualità della ricerca (che per tanto tempo è stato il tallone d’Achille dell’Ateneo peloritano ); più servizi agli studenti; gli assegni per il diritto allo studio che oggi coprono il 100% delle domande ; la redazione di un piano anticorruzione che è diventato modello per altre pubbliche amministrazioni.

“In un territorio in cui i giovani vanno via, le persone adulte vanno via , i professionisti vanno via, l’Università è in controtendenza: abbiamo portato studenti da tutto il mondo, che vengono qui non in visiting ma per restarci; al Policlinico universitario sono arrivati medici da tutta Italia, abbiamo attratto le migliori competenze. Ci sono imprese importanti che vogliono investire sui nostri giovani. Oggi – ha aggiunto Navarra- questa università è completamente diversa da quella che era quattro anni fa. Se non avessimo agito in profondità, se non avessimo cambiato l’atteggiamento, i risultati non sarebbero mai arrivati, soprattutto in così breve tempo».

Con le dimissioni di Navarra si aprirà adesso una fase nuova per l’Ateneo di Messina, che dovrà scegliere il nuovo rettore. Navarra si è guardato bene dal fare nomi o confermare indiscrezioni, ma ha voluto comunque sottolineare che “serve continuità, in particolare nella filosofia dell’azione di governo" e ha soprattutto tracciato l’identikit del suo successore: “deve essere un professore vero e deve avere rapporti internazionali. Se non avrà queste caratteristiche, l’Università rischia di tornare indietro di 20 anni.”

In attesa che il Decano indica le elezioni per scegliere il nuovo rettore, sarà il prorettore vicario Emanuele Scribano a traghettare l’Università in questa fase di transizione. L’era Navarra si è chiusa ufficialmente oggi.

Danila La Torre

Un commento

  1. Mi dispiace per le dimissioni del rettore Navarra, l’università di Messina con lui aveva riacquistato lustri che nel corso degli anni si erano persi. Uomo di grande spessore .

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