Di Sarcina: "Risolvere il contenzioso con l'Ente Porto. Il piano regolatore portuale non può restare su carta"

Di Sarcina: “Risolvere il contenzioso con l’Ente Porto. Il piano regolatore portuale non può restare su carta”

Eleonora Corace

Di Sarcina: “Risolvere il contenzioso con l’Ente Porto. Il piano regolatore portuale non può restare su carta”

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venerdì 06 Luglio 2012 - 15:27

Il dirigente tecnico dell'Autorità Portuale, parla delle possibilità di risolvere la querelle e illustra inoltre le possibilità di sviluppo per la Zona Falcata

C’era una volta il Piano Regolatore Portuale. Un grande progetto di recupero del litorale e potenziamento di tutti gli aspetti portuali della nostra città in sinergia con la viabilità urbana e lo sviluppo commerciale. Un progetto che è rimasto sospeso, però, sulla carta. Arenato, è il caso di dirlo, sul litorale della Zona Falcata per il contenzioso con l’Ente Porto. Le problematiche sono soprattutto giurisdizionali. Non si sa bene a chi tra i due enti appartenga la gestione di determinate zone dell’area della falce. Un cavillo tecnico che ha fatto bloccare tutto, come ha spiegato il dirigente tecnico dell’Autorità portuale, Francesco Di Sarcina, stamattina durante l’incontro conclusivo di Urban Lab Messina 2020.

Di Sarcina è molto chiaro: “Per sbloccare la situazione ci possono essere tre soluzioni: la prima è chiarire per via politica – un simile intento è stato prospettato dallo stesso sindaco Giuseppe Buzzanca – la seconda attendere il pronunciamento del tribunale, cosa che se da un lato farebbe definitivamente chiarezza, dall’altro vincolerebbe le parti in causa e l’intera città ad una lunga attesa. Ci vorrà del tempo, infatti, prima che si concluda l’intero iter giuridico. La terza via sarebbe, invece, l’accordo tra le parti. Nel frattempo però il piano resta lettera morta.

Come spiega Di Sarcina: “lavorare al progetto costa ed è inutile continuare a finanziare un percorso che potrebbe essere cambiato in itinere”. Per questo motivo resta sospesa anche la valutazione dell’impatto ambientale. È già affrescata, comunque, la nuova Zona Falcata prevista dal piano regolatore portuale. “Ci sarà sicuramente un potenziamento di tutti gli aspetti portuali puri” – spiega Di Sarcina – “come ad esempio il Molo Norimberga. Sarà un’opera di razionalizzazione e incremento, che aprirà le porte anche ad una vera e propria riqualificazione dell’ex Cittadella”. Questo in teoria. Di Sarcina “da tecnico” non si sbilancia e con molto pragmatismo fa notare che il piano regolatore al momento “è solo carta”.

Quando si passerà dalla teoria alla pratica si vedrà cosa andrà mantenuto e cosa cambiato. Il primo passo è sbloccare il contenzioso con l’Ente Porto. Poi si potrà passare dalle parole ai fatti.

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