Al Comune un incontro per parlare del "caro libri" e dei problemi della scuola pubblica

Al Comune un incontro per parlare del “caro libri” e dei problemi della scuola pubblica

Eleonora Corace

Al Comune un incontro per parlare del “caro libri” e dei problemi della scuola pubblica

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sabato 14 Settembre 2013 - 16:24

Presso la sala Commissioni di Palazzo Zanca, si è svolto un incontro sul "caro libri", sui disservizi del mondo scuola e sul diritto all'Istruzione, a cui hanno partecipato tre rappresentanze della III, IV e V circoscrizione, il portavoce della Federazione degli Studenti, l'associazione Malarazza, il Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile e il Presidente della commissione competente Nora Scuderi.

Il caso scoppiò ad Agosto, a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico. I librai che forniscono libri per le scuole primarie e secondarie non accetteranno più di farlo gratis. A causa di una continua morosità da parte della Regione Sicilia. Il costo della spesa sarebbe dovuto essere, infatti, coperto da Palermo. Cosa che, quando succede, avviene con continui ritardi. Una situaizione che i librai, visto il peso dell’attuale crisi economica, non sono più disposti a sostenere. Anticiperanno i soldi le famiglie, dunque, poi toccherà a loro aspettare gli eventuali rimborsi da parte della Regione. Il guaio è che, in questo modo, molti bambini rischiano di rimanere letteralmente senza libri per il nuovo anno scolastico. Inoltre la gratuità dei libri nelle scuole dell’obbligo è prevista per legge dal 1964, quindi deve essere rispettata. L’associazione dei librai siciliani ha deciso di non anticipare le somme necessari per pagare gli editori di quei libri che vengono garantiti senza esborso dallo Stato ai figli delle famiglie con reddito annuo inferiore a 15mila euro. Queste stesse famiglie dovranno quindi farsi carico dell’acquisto. Diritto allo studio o meno, le imprese sono in crisi.

Un altro aspetto di una guerra tra poveri, causata dalle inadempienze burocratiche di un sistema che vede troppi sprechi a fronte di troppi servizi non coperti, ma fondamentali per la qualità della vita dei cittadini. Hanno affrontato questo delicato problema, in mattinata nella sala commissioni di Palazzo Zanca, tre rappresentanze della III, IV e V circoscrizione, i consiglieri Aliotta Andrea, Mancuso Alessio e Barbera Paolo, insieme al portavoce della Federazione degli Studenti, l'associazione Malarazza, il Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile e il Presidente della commissione competente Nora Scuderi. Il “caro libro” rappresenta un problema politico, oltre una vera e propria fonte d’ansia per molte famiglie, perché, ponendo un discrimine economico alla possibilità di frequentare con pari opportunità la scuola, lede automaticamente al diritto allo studio che dovrebbe – ormai, purtroppo, il condizionale è d’obbligo – essere universale. “Prima la Regione si impegnava a rimborsare la spesa direttamente alle case editrici, adesso, invece, sono le famiglie a dover anticipare i soldi, che in seguito saranno rimborsati – spiega il consigliere della terza circoscrizione Andrea Aliotta – Si può ben immaginare come questo rappresenti un problema in un momento economicamente difficile come questo che stiamo attraversando”.

Aliotta e i ragazzi presenti al Comune, hanno , inoltre, posto l’accento su tutti i problemi che affliggono il mondo della scuola pubblica e sulle possibili soluzioni. Come il comodato d’uso dei libri possibile per le quarte e le quinte classi del Liceo Classico La Farina. Un’eventualità possibile, di cui pochissimi, però, conoscono la possibilità. “Inoltre – continua Aliotta – in altre città anche del Meridione, si parla di comodato d’uso per tablet e ipod, noi non abbiamo nemmeno i libri, invece..:”. Il Presidente della Terza Commissione, Nora Scuderi, ha ribadito l’importanza di garantire il diritto allo studio come forma di equità sociale. La terza commissione si occupa, infatti, di pubblica istruzione, legalità e pari opportunità, agricoltura, artigianato, commercio, attività promozionale, prodotti ittici secondo i principi di sostenibilità, programmazione fiere, mercati, GAS (gruppi acquisto solidale), DES (distretti di economia solidale).

La Scuderi ha anche riservato una riflessione all’Università, rilevando il paradosso di pagare una tassa regionale per il diritto allo studio. “Così si alzano i costi – ha dichiarato – che già diventano sempre più inaccessibili per molti studenti di diverse categorie sociali. Continuando così, continueranno gli studi solo i ragazzi che se lo potranno permettere”. Un trend già da tempo imboccato nel nostro paese, dove l’Università perde ogni anno migliaia di iscritti, soprattutto, ovviamente, delle classi medio-basse della società. Con buona pace di democrazia e Costituzione.(Eleonora Corace)

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