I danni dei temporali. Biancuzzo chiede interventi sulla costa da Marmora a Tarantonio

I danni dei temporali. Biancuzzo chiede interventi sulla costa da Marmora a Tarantonio

Claudio Panebianco

I danni dei temporali. Biancuzzo chiede interventi sulla costa da Marmora a Tarantonio

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lunedì 10 Novembre 2014 - 16:18

Il Consigliere della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo, con una nota stampa ha chiesto l'intervento delle autorità e delle istituzioni per risanare i danni causati dagli ultimi violenti temporali alle coste di Marmora e Tarantonio

I violenti temporali che hanno colpito, durante la scorsa settimana, Messina ed i suoi villaggi hanno lasciato danni su danni sul loro cammino. La zona sud letteralmente messa in ginocchio e la parte settentrionale devastata: è questo, purtroppo, il sunto essenziale di quasi 3 giorni di nubifragi.

Adesso che madre natura sta concedendo una pausa, si contano i danni causati dalla furia delle intemperie. Il Consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo, con una nota indirizzata al Dipartimento della Protezione Civile, all'AMAM, al Sindaco di Messina Renato Accorinti, alla Capitaneria di Porto di Messina ed al Prefetto Stefano Trotta, ha evidenziato la necessità di interventi sulla costa che va da Marmora a Tarantonio.

Nella notte tra il 5 e 6 Novembre scorso (teatro del temporale che ha sfiaccato il messinese), infatti, le mareggiate hanno danneggiato, con la loro forza devastatrice, il condotto fognario presente ai piedi del complesso abitativo "Marmora 78", minacciando inoltre di intaccare un bene confiscato alla mafia presente nella zona: la recinzione che protegge lo stabile è stata aggirata dalla marea e diversi tubi arrugginiti dismessi non sono mai stati eliminati. Secondo Biancuzzo, il confine nel prossimo inverno, con le possibili tempeste, potrebbe ufficialmente essere travolta e cancellata. Nella località di Tarantonio, invece, la rete fognaria è stata spazzata via dai marosi ed il liquame scarica continuamente in mare, e, come scrive il Consigliere, questa è un'anomalia segnalata anche nel mese di Settembre ed Ottobre.

Tenendo conto di queste situazioni, Biancuzzo, dividendo i compiti per ogni Istituzione interrogata, chiede "al Signor Direttore Generale dell’AMAM di intervenire per eliminare la fuoriuscita di liquami nauseabondi e con la sostituzione dell’intera rete per evitare inquinamento ambientale e del mare, i liquidi puzzolenti vanno a finire tutti in mare. All’Assessore alle politiche del mare, di voler intervenire subito, anzi immediatamente, utilizzando le somme del piano triennale delle opere pubbliche 2014-2016 pag. 20 importo 4.650,00 per il risanamento costiero e difesa dell’erosione della costa sita in località Marmora. Al Signor Sindaco, in qualità di autorità comunale di protezione civile, è invitato ad adottare i provvedimenti per tutelare le persone e i beni. Chiedo, inoltre, di sapere se l’immobile sequestrato alla mafia può essere abitato, visto che il mare sta scavando sotto i muri di recinzione. Alla Capitaneria di Porto, di accertare quanto affermato dallo scrivente. Al Signor Prefetto, di voler intervenire a tutela della pubblica e privata incolumità sugli amministratori e funzionari comunali perché provvedano al più presto ad adottare i provvedimenti e gli interventi finalizzati alla mitigazione della situazione di rischio."

Claudio Panebianco

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