Il nuovo codice degli appalti cancella la natura fiduciaria degli incarichi legali. A palazzo Zanca tutto regolare?

Il nuovo codice degli appalti cancella la natura fiduciaria degli incarichi legali. A palazzo Zanca tutto regolare?

Danila La Torre

Il nuovo codice degli appalti cancella la natura fiduciaria degli incarichi legali. A palazzo Zanca tutto regolare?

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venerdì 10 Giugno 2016 - 22:26

Dal 19 aprile ad oggi nell’albo pretorio risultano pubblicate 16 delibere aventi ad oggetto conferimento di incarichi legali o nomine di avvocati. Si tratta di nomine ed incarichi legittimi?

Gli incarichi legali affidati dalle pubbliche amministrazioni non potranno più avvenire intuitu personae. In realtà, la coniugazione giusta del verbo sarebbe al passato perché la natura fiduciaria dei patrocini legali non dovrebbe esistere più dal 19 aprile scorso, da quando cioè è entrato in vigore il decreto legislativo 50/2016, che contiene il nuovo Codice degli appalti.

Le novità in tema di patrocinio legale vengono chiarite dal combinato disposto dell’art.17 e dell’art 4 del nuovo codice. L’articolo 17 definisce le prestazioni di tutela legale come “servizi” e la “rappresentanza legale” diviene quindi un appalto di servizio, che va effettuato nel rispetto dei principi dell'ordinamento comunitario, secondo l'espressa previsione contenuta nell'articolo 4, che recita testualmente: «l'affidamento dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture, esclusi, in tutto o in parte, dall'ambito di applicazione oggettiva del presente codice, avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell'ambiente ed efficienza energetica».

Anche nel settore legale, le amministrazioni sono adesso tenute a definire una procedura che garantisca il rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità.

In teoria, la formazione di un Albo deli legali di fiducia pubblicizzatO tramite Avviso pubblico, come ad esempio avviene al Comune di Messina, garantisce già una forma di trasparenza e pubblicità, ma per assicurare il rispetto dei principi quali imparzialità e parità di trattamento bisognerà mettere una pietra tombale sulla totale discrezionalità che sino ad oggi ha ispirato i vari conferimenti di incarichi ad avvocati chiamati a rappresentare gli enti. Alla luce della nuova normativa, l’intuitu personae è infatti da considerare del tutto inammissibile e anche per gli incarichi legali servirà una piccola gara, che però non dovrà dilatare eccessivamente i tempi di conferimento degli incarichi per non impedire la rappresentanza delle PA nei contenziosi.

Alle nuove regole dovrà ovviamente adeguarsi anche Palazzo Zanca, dove – come abbiamo visto in questi giorni con l’inchiesta di Tempostretto – gli incarichi legali sono sempre stati elargiti seguendo procedure di tipo fiduciario. L’esistenza di un apposito albo, che dopo l’ultimo aggiornamento – avvenuto con la determina dirigenziale n.509 del 21 aprile scorso – vede a disposizione del Comune un esercito di 295 avvocati, non è infatti servita a mettere in moto quel meccanismo di rotazione sui cui la giunta Accorinti diceva di voler puntare per non fare figli e figliastri, come avveniva quando amministravano quellicheceranoprima.

Adesso i principi di imparzialità e parità di trattamento non potranno più essere aggirati. Il problema è ora capire cosa sarà degli incarichi affidati dal Comune di Messina dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti. Dal 19 aprile ad oggi, nell’albo pretorio risultano pubblicate 16 delibere aventi ad oggetto conferimento di incarichi legali o nomine di avvocati. Si tratta di nomine ed incarichi legittimi? Gli avvocati prescelti possono rappresentare il Comune di Messina nei contenziosi alla luce della nuova normativa?

In attesa di chiarimenti da parte dell’amministrazione Accorinti ed eventuali provvedimenti per adeguarsi a quanto previsto dal nuovo Codice degli appalti, vi rimandiamo ai prossimi giorni per le nuove puntate dell’inchiesta di Tempostretto.it sugli incarichi legali.

Danila La Torre

18 commenti

  1. Ci tengo a ribadire la piena condivisione per l’inchiesta giornalistica di TempoStretto, almeno quella in cui è complicatissimo trovare le delibere; inoltre sono contento della firma di DANILA, la mia CLARENZA, ci vuole coraggio quando si fanno nomi e cognomi. Nei miei commenti ho scritto della natura fiduciaria degli incarichi legali anche nella pubblica amministrazione, della legittimità intuitu personae riferito all’avvocato esterno, il limite è la salvaguardia delle risorse pubbliche e del buon andamento dell’amministrazione, come pure degli interessi dei componenti dell’Avvocatura, almeno fino a quando non si cambia l’art.50 del Testo Unico, il quale conferisce al Sindaco la rappresentanza legale del Comune.

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  2. Ci tengo a ribadire la piena condivisione per l’inchiesta giornalistica di TempoStretto, almeno quella in cui è complicatissimo trovare le delibere; inoltre sono contento della firma di DANILA, la mia CLARENZA, ci vuole coraggio quando si fanno nomi e cognomi. Nei miei commenti ho scritto della natura fiduciaria degli incarichi legali anche nella pubblica amministrazione, della legittimità intuitu personae riferito all’avvocato esterno, il limite è la salvaguardia delle risorse pubbliche e del buon andamento dell’amministrazione, come pure degli interessi dei componenti dell’Avvocatura, almeno fino a quando non si cambia l’art.50 del Testo Unico, il quale conferisce al Sindaco la rappresentanza legale del Comune.

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  3. Il codice degli appalti dovrebbe limitarsi a fissare un limite alle parcelle , l’incarico all’avvocato deve necessariamente avvenire in maniera fiduciaria , sbaglia chi critica il sistema di prima , fa una pessima figura chi l’ha adottato,

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  4. Il codice degli appalti dovrebbe limitarsi a fissare un limite alle parcelle , l’incarico all’avvocato deve necessariamente avvenire in maniera fiduciaria , sbaglia chi critica il sistema di prima , fa una pessima figura chi l’ha adottato,

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  5. Il dilemma è amletico, essere o non essere, gli incarichi legali sono SERVIZI LEGALI o PRESTAZIONI DI SERVIZI, di conseguenza prestazioni da ricondurre ai contratti d’opera intellettuale. La questione è complicata, e non sarà il CODICE APPALTI l’interprete esclusivo della Costituzione, immagino che il Consiglio Nazionale Forense avrà molto da obiettare. I giudici dei TAR aderiscono alla tesi (maggioritaria) secondo cui si è in presenza di attività riconducibili ai SERVIZI LEGALI quando l’affidamento non si esaurisca nel patrocinio legale occasionale, per quest’ultimo non sussiste alcun obbligo di selezione comparativa, il Sindaco è tenuto solamente ad affidare l’incarico nel rispetto dei principi di trasparenza e di adeguata motivazione.

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  6. Il dilemma è amletico, essere o non essere, gli incarichi legali sono SERVIZI LEGALI o PRESTAZIONI DI SERVIZI, di conseguenza prestazioni da ricondurre ai contratti d’opera intellettuale. La questione è complicata, e non sarà il CODICE APPALTI l’interprete esclusivo della Costituzione, immagino che il Consiglio Nazionale Forense avrà molto da obiettare. I giudici dei TAR aderiscono alla tesi (maggioritaria) secondo cui si è in presenza di attività riconducibili ai SERVIZI LEGALI quando l’affidamento non si esaurisca nel patrocinio legale occasionale, per quest’ultimo non sussiste alcun obbligo di selezione comparativa, il Sindaco è tenuto solamente ad affidare l’incarico nel rispetto dei principi di trasparenza e di adeguata motivazione.

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  7. Come al solito si guarda dentro la nostra casa COMUNE, Palazzo Zanca, dalla finestra meno importante per i messinesi, a cui interessa che la spesa corrente destinata al PATROCINIO LEGALE diminuisca, per poterla destinare ai SERVIZI SOCIALI o alle INFRASTRUTTURE, quindi la finestra giusta è quella da cui possiamo capire perché è così facile AGGREDIRE LEGALMENTE da sempre u municipiu. Ho fatto l’esempio delle multe nelle ZTL, sarebbe bastato un conferenza dei servizi con l’ufficio del Giudice di Pace, come fanno in molti Comuni del nord. Alla fine della giostra tutto riconduce sempre ai DIRIGENTI, alla bontà dei loro provvedimenti, alla capacità degli assessori al ramo di richiamarli alla possibilità dell’eventuale danno erariale.

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  8. Come al solito si guarda dentro la nostra casa COMUNE, Palazzo Zanca, dalla finestra meno importante per i messinesi, a cui interessa che la spesa corrente destinata al PATROCINIO LEGALE diminuisca, per poterla destinare ai SERVIZI SOCIALI o alle INFRASTRUTTURE, quindi la finestra giusta è quella da cui possiamo capire perché è così facile AGGREDIRE LEGALMENTE da sempre u municipiu. Ho fatto l’esempio delle multe nelle ZTL, sarebbe bastato un conferenza dei servizi con l’ufficio del Giudice di Pace, come fanno in molti Comuni del nord. Alla fine della giostra tutto riconduce sempre ai DIRIGENTI, alla bontà dei loro provvedimenti, alla capacità degli assessori al ramo di richiamarli alla possibilità dell’eventuale danno erariale.

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  9. Dr.ssa La Torre sono felice che ha ascoltato il mio consiglio di verificare la nuova normativa che ha abolito gli incarichi fiduciari per le costituzioni in giudizio in rappresentanza del Comune e che anche lei ha potuto verificare che le cose sono cambiate rispetto al recente passato. La cosa che stranizza in questa vicenda però è che nessuno a Palazzo Zanca, tra cui evidenzierei il megalattico Direttore, abbia attenzionato la problematica e si sia determinato con l’adozione di un nuovo regolamento.

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  10. Dr.ssa La Torre sono felice che ha ascoltato il mio consiglio di verificare la nuova normativa che ha abolito gli incarichi fiduciari per le costituzioni in giudizio in rappresentanza del Comune e che anche lei ha potuto verificare che le cose sono cambiate rispetto al recente passato. La cosa che stranizza in questa vicenda però è che nessuno a Palazzo Zanca, tra cui evidenzierei il megalattico Direttore, abbia attenzionato la problematica e si sia determinato con l’adozione di un nuovo regolamento.

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  11. La magistratura interverrà????

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  12. La magistratura interverrà????

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  13. MessineseAttenta 11 Giugno 2016 10:24

    “il Sindaco è tenuto solamente ad affidare l’incarico nel rispetto dei principi di trasparenza e di adeguata motivazione”.
    Ecco, appunto, lo scalzo tibetano se ne frega di questi principi e favorisce gli amici degli amici.

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  14. MessineseAttenta 11 Giugno 2016 10:24

    “il Sindaco è tenuto solamente ad affidare l’incarico nel rispetto dei principi di trasparenza e di adeguata motivazione”.
    Ecco, appunto, lo scalzo tibetano se ne frega di questi principi e favorisce gli amici degli amici.

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  15. Certo che se ciò fosse vero, non lo metto in dubbio, sarebbero grosse gatte da pelare x tanti enti pubblici, viste le centinaia di deliberazioni/determine che stanno sfornando al Comune, Città Metropolitana, ASL, Università, probabilmente potrebbero essere sanate successivamente, ma il consiglio nazionale forense si è espresso?

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  16. Certo che se ciò fosse vero, non lo metto in dubbio, sarebbero grosse gatte da pelare x tanti enti pubblici, viste le centinaia di deliberazioni/determine che stanno sfornando al Comune, Città Metropolitana, ASL, Università, probabilmente potrebbero essere sanate successivamente, ma il consiglio nazionale forense si è espresso?

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  17. La triste sensazione è che “bisogna cambiare tutto affinchè nulla cambi”,nessuno afferma che si sia agito illegalmente,almeno fino al d.lgs. 50/2016,ma ragioni di opportunità,trasparenza,etica e morale suggerirebbero comportamenti diversi.Sono le stesse motivazioni addotte nel richiedere le dimissioni di Termini e una diversità morale deve valere sempre.Certo,alcune cause erano evitabilissime (Ztl,liti tra Partecipate,controversie con lavoratori)ma di questo dovrebbero rispondere i diretti responsabili.Anche in questo non è cambiato nulla:non un Dirigente che paghi per gli errori commessi,anzi li si premia per aver raggiunto obiettivi che evidentemente non devono essere difficili da conseguire. È rimasto poco tempo per cambiare. …

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  18. La triste sensazione è che “bisogna cambiare tutto affinchè nulla cambi”,nessuno afferma che si sia agito illegalmente,almeno fino al d.lgs. 50/2016,ma ragioni di opportunità,trasparenza,etica e morale suggerirebbero comportamenti diversi.Sono le stesse motivazioni addotte nel richiedere le dimissioni di Termini e una diversità morale deve valere sempre.Certo,alcune cause erano evitabilissime (Ztl,liti tra Partecipate,controversie con lavoratori)ma di questo dovrebbero rispondere i diretti responsabili.Anche in questo non è cambiato nulla:non un Dirigente che paghi per gli errori commessi,anzi li si premia per aver raggiunto obiettivi che evidentemente non devono essere difficili da conseguire. È rimasto poco tempo per cambiare. …

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