Meno tasse in cambio di servizi alla collettività: ecco il "baratto amministrativo"

Meno tasse in cambio di servizi alla collettività: ecco il “baratto amministrativo”

Meno tasse in cambio di servizi alla collettività: ecco il “baratto amministrativo”

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martedì 28 Luglio 2015 - 09:59

I consiglieri comunali La Paglia, Cardile e Pagano hanno preparato un ordine del giorno, da portare all’attenzione del Consiglio comunale, con cui invitano la giunta Accorinti a predisporre apposito regolamento. Chi non può concretamente pagare la Tari ad esempio può curare il verde di un'aiuola o fare vigilanza davanti alle scuole

In tempi di crisi si può continuare ad essere cittadini in regola con le tasse e nel contempo dare una mano alla collettività. Contribuire in maniera concreta alla tutela ed alla valorizzaione del territorio per avere in cambio agevolazioni tributarie. E’questo il principale scopo del cosiddetto “baratto amministrativo” , previsto dalla legge e da oggi oggetto di un ordine del giorno proposto dai consiglieri comunali Rita La Paglia ,Claudio Cardile e Francesco Pagano , pronti a portare l’atto in Consiglio comunale.

L’iniziativa, che mira a mitigare gli effetti di una crisi ormai dilagante, è stata presentata stamattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Zanca.

"E' il decreto sblocca Italia che consente una serie di agevolazioni, ad esempio per i morosi incolpevoli- spiega Rita La Paglia, Dr- In un momento di crisi così dura, come quello che stiamo vivendo a Messina, con alti livelli di disoccupazione ed imposte elevate, noi propoiamo un modo che consente da un lato ai cittadini di restare in regola e dall'altro di fornire attraverso progetti quei servizi che non sempre sono garantiti con standard elevati".

In virtù della La legge n°164 del 2014, i comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.l

"Possiamo fare esempi semplici- continua Claudio Cardile, gruppo Felice per Messina- Una ventina di persone in difficoltà con il pagamento delle imposte, o anche un numero inferiore o superiore, presentano un progetto che consente l'agevolazione tributaria ma in cambio curano la scerbatura di una zona del quartiere, oppure si impegnano per la vigilanza davanti alle scuole, fanno piccole manutenzioni. Ci sono numerosi modi per dare un contributo alla società e nel contempo essere in regola con i tributi"

Come spiegato dai tre esponenti del Civivo Consesso nl corso dell’incontro con i giornalisti , in relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere.

L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Secondo quanto prevde la normativa vigente «tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute».

La Paglia, Cardile e Pagano ritengono che ogni Amministrazione Pubblica abbia il compito di sensibilizzare i cittadini a rispettare e tutelare il territorio in cui vivono, invitandoli anche a migliorare il decoro urbano e nello stesso tempo andando incontro a quei cittadini che faticano a pagare i tributi perché disoccupati o in difficoltà economiche.

I tre consiglieri comunali sono convinti che con il’attuazione del baratto amministrativo i vantaggi sarebbero molteplicii: «si darebbe la possibilità di utilizzare la propria forza lavoro a titolo di riduzione o esenzione delle somme dovute, per svolgere lavori socialmente utili nel proprio Comune; si consentirebbe ai singoli cittadini ed alle associazioni anche virtuosi a contribuire fattivamente in materia di tutela e valorizzazione del territorio; e infine si potrebbe individuare nelle circoscrizioni un importante servizio di gestione e controllo degli interventi di riqualificazione proposti dai cittadini e dalle associazioni».

Da qui nasce l’idea di La Paglia, Cardile e Pagano di presentare un ordine del giorno con cui invitano la giunta Accorinti: a definire (entro 120 giorni) un Regolamento che introduca la possibilità del Baratto Amministrativo , fissando i criteri, le modalità e le reciproche garanzie.

I tre consiglieri comunali forniscono anche qulalche suggerimento sulle attività che andrebbero “barattate”, vale a dire: manutenzione ordinaria in generale; pulizia e vigilanza dei parchi; pulizia e vigilanza, giardini ed aiuole; pulizia e vigilanza di aree e luoghi pubblici; ed assistenza alle scolaresche.

Nell’ordine del giorno viene inoltre spiegato che «il sistema di calcolo del valore economico delle ore di lavoro svolte dovrà essere attuato in funzione del tipo di incarico e del relativo costo orario».

La Paglia, Cardile e Pagano sollecitano, infine, la giunta Accorinti «a coinvolgere e confrontarsi con associazioni e comitati dei cittadini che già oggi contribuiscono con il loro lavoro volontario alla pulizia e manutenzione dei parchi, all’assistenza ed attraversamenti davanti alle scuole, alla cura della città, etc. e a riferire entro 6 mesi dall’approvazione della suddetta mozione, l’esito della verifica effettuata dagli organi addetti alla commissione consiliare competente»

4 commenti

  1. Già, ragioniamoci. Come quell’altra proposta – da parte di Alfano se non mi sbaglio – che ipotizzava un contributo in lavoro da parte degli extra-comunitari che aiutiamo quando arrivano in Italia.
    Perché no?
    Cosa abbiamo da perdere?
    Non è puro buon senso?
    O è proprio per questo che le rigettiamo queste proposte???

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  2. Già, ragioniamoci. Come quell’altra proposta – da parte di Alfano se non mi sbaglio – che ipotizzava un contributo in lavoro da parte degli extra-comunitari che aiutiamo quando arrivano in Italia.
    Perché no?
    Cosa abbiamo da perdere?
    Non è puro buon senso?
    O è proprio per questo che le rigettiamo queste proposte???

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  3. Signori Consiglieri Comunali non confondete il lavoro volontario con il baratto amministrativo,sono due aspetti completamente diversi della convivenza civile, il SOLE e la NOTTE, così facendo fate torto a chi si dedica spontaneamente e disinteressatamente agli altri. Naturalmente condivido in tempi di crisi economica e di scarsi servizi resi ai cittadini il BARATTO AMMINISTRATIVO, ne parlai favorevolmente quando la questione fu posta nel comune di Barcellona. Non è un atto di Giunta facile da predisporre,bisogna quantificare bene i costi e i benefici, ricordandoci che le entrate TARI sono penalizzate da una consistente evasione elusione del tributo,inoltre la legge impone la piena copertura finanziaria del servizio. Comunque ragionateci.

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  4. Signori Consiglieri Comunali non confondete il lavoro volontario con il baratto amministrativo,sono due aspetti completamente diversi della convivenza civile, il SOLE e la NOTTE, così facendo fate torto a chi si dedica spontaneamente e disinteressatamente agli altri. Naturalmente condivido in tempi di crisi economica e di scarsi servizi resi ai cittadini il BARATTO AMMINISTRATIVO, ne parlai favorevolmente quando la questione fu posta nel comune di Barcellona. Non è un atto di Giunta facile da predisporre,bisogna quantificare bene i costi e i benefici, ricordandoci che le entrate TARI sono penalizzate da una consistente evasione elusione del tributo,inoltre la legge impone la piena copertura finanziaria del servizio. Comunque ragionateci.

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