Gestione rifiuti: "No alla Multiservizi, serve una società privata". CapitaleMessina spiega perché

Gestione rifiuti: “No alla Multiservizi, serve una società privata”. CapitaleMessina spiega perché

Gestione rifiuti: “No alla Multiservizi, serve una società privata”. CapitaleMessina spiega perché

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lunedì 05 Settembre 2016 - 07:06

L'associazione interviene nuovamente sulla questione rifiuti dopo l'ultima seduta del consiglio comunale. Guardando alle novità societarie che dovranno arrivare a breve, CapitaleMessina chiede di valutare l'ipotesi di un bando pubblico per l'affidamento a privati e mette a confronto la realtà messinese con altre virtuose del nord Italia.

"Gestione rifiuti: l'unico modo per risolvere il problema in maniera efficace è quello di ricorrere alla esternalizzazione del servizio. No alla Multiservizi, è necessario un bando pubblico per affidare la gestione ad una società privata". A sostenerlo è CapitaleMessina che mentre l’amministrazione continua a difendere la scelta della società in house totalmente pubblica, spiega perché la città dovrebbe invece cambiare totalmente prospettiva.

“Noi riteniamo che il dato dal quale partire, se si vuole trovare una soluzione politica sia uno: Messinambiente con il suo apparato di uomini e mezzi raramente è stata capace di mantenere gli standard minimi di pulizia in questa città e questo a prescindere dalla contingenza della chiusura momentanea delle discariche regionali, ed anche, vorremmo dire, dall'assessore in carica. Messina non è mai stata pulita come meriterebbe, e meno che mai in questi ultimi mesi.

Se pensiamo, per prendere un esempio a caso, che in Lombardia l'Aprica s.p.a. tiene pulita un’area di 78 comuni, tra i quali Bergamo, Brescia e Como, lavorando per circa 800 mila cittadini con solo 600 dipendenti, e Messinambiente s.p.a. con quasi 550 dipendenti mantiene nelle condizioni che tutti vediamo un territorio, tra Messina e Taormina di neanche 260 mila cittadini, allora è evidente che il problema è innanzitutto organizzativo-strutturale.

Non è cambiando assetto societario, con la costituzione ad esempio della società Multiservizi, che si risolvono le criticità, è necessario invece cambiare il paradigma; partendo dalla constatazione dell'evidente fallimento del modello pubblico, noi riteniamo che l'unico modo per risolvere il problema in maniera efficace sia quello di ricorrere alla esternalizzazione del servizio, così come avviene in tante realtàà italiane, ultime in ordine di tempo i comuni di Latina e Reggio Emilia, nelle quali si affida a società private la gestione complessiva dei rifiuti.

Tale visione innovativa e coraggiosa, che prevede l'affidamento dell'intera "filiera dei rifiuti" in tutto il territorio della città metropolitana ad un unico operatore economico, permetterebbe una più efficace gestione dei rifiuti dalla raccolta allo smaltimento, consentirebbe il riassorbimento del personale, grazie ad una nuova collocazione in servizi diversificati e restituirebbe ai cittadini della città metropolitana di Messina un territorio pulito con un costo certamente inferiore a quello pagato oggi per un servizio inesistente.

Il bando pubblico di affidamento del servizio, dopo la necessaria armonizzazione con la normativa regionale, dovrebbe riguardare: 1) lo spazzamento, la scerbatura e la manutenzione di caditoie e griglie, 2) la raccolta differenziata, mirando a frazioni dal sicuro riciclo; 3) la gestione degli impianti di biostabilizzazione; 4) la realizzazione di un inceneritore da mezzo milione di abitanti equivalente; 5) la realizzazione e la gestione di 2-3 discariche temporanee da gestire nelle more della realizzazione dell’inceneritore e bonificare al suo completamento; 6) la bonifica di tutte le discariche abusive e non presenti sul territorio.

In questo modo, dalla gestione integrata del sistema da parte di un unico soggetto, grazie all'economia di scala, si potrebbe arrivare ad una soluzione stabile del problema rifiuti, che offra ai cittadini di oggi e domani un territorio più pulito e soprattutto gestito in maniera più razionale e tecnologicamente avanzato”.

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