Il candidato all'Ars per l'Idv Francesco Pettinato precisa: "Non sono sottoposto ad alcuna indagine e per nessun reato. Ma sopratutto non mi sono ritirato dalla campagna elettorale, che per me continua per rispetto degli elettori". Dopo la nota del sindaco arrivano le dichiarazioni dell'Idv: "Non ha alcuna condanna, ma abbiamo deciso così per motivi di opportunità", spiega Ignazio Messina, responsabile nazionale degli Enti Locali.

“Non sono in alcun modo indagato, né per criminalità organizzata né per altro e soprattutto non mi ritiro dalla campagna elettorale”. In poche righe chiare e decise il sindaco di Fondachelli Fantina Francesco Pettinato, candidato all’Ars con l’Idv racconta la sua verità su quanto accaduto domenica, dopo la pubblicazione di un articolo sul Fatto quotidiano e la successiva richiesta da parte dei vertici del partito di astenersi dalla campagna, tramutata strada facendo in un comunicato in cui Pettinato si ritirava. “Non è affatto così”, sottolinea il sindaco ribadendo il fatto di non aver alcun carico pendente e di essere ancora in corsa.

“Il sottoscritto Francesco Pettinato precisa in maniera perentoria di non essere ad oggi persona sottoposta ad indagini per fatti di criminalità organizzata, né per qualsiasi altra ipotesi di reato. Il sottoscritto è (documenti e certificato alla mano) persona incensurata e senza carichi pendenti. Vorrei inoltre precisare che la campagna elettorale dello scrivente prosegue nel doveroso rispetto dei propri elettori e sostenitori” .

Domenica il caso era finito al centro di una polemica in seguito alla pubblicazione di un articolo sul Fatto quotidiano nel quale Pettinato era indicato come persona sottoposta ad un’inchiesta. Crocetta, durante un comizio, aveva ripreso la notizia accusando Leoluca Orlando di fare il moralista senza poi guardare i propri candidati. In serata poi l’Idv ha diffuso un comunicato nel quale Pettinato, pur ribadendo di aver presentato un casellario giudiziario senza pendenze, si ritirava dalla campagna. Ma non è andata affatto così, spiegano i familiari del sindaco. Per essere inseriti nelle liste dei dipietristi, come è noto, occorre presentare il casellario giudiziario ed i carichi pendenti, cosa fatta puntualmente dal sindaco di Fondachelli. Domenica, in seguito alle polemiche, i vertici regionali e nazionali del partito hanno invitato Pettinato a fare un passo indietro, o meglio ad “astenersi dalla campagna”. Lui ha chiesto 12 ore di tempo per riflettere, ma il comunicato è stato trasmesso ugualmente e con la dichiarazione relativa ad un ritiro e non alla sospensione dell’attività.

“Sono due cose diverse. Un conto è l’astensione dalla campagna un conto è ritirarsi- spiega- in ogni caso la norma elettorale non prevede affatto l’ipotesi di un ritiro”.

Quanto accaduto, compresa la notizia del passo indietro dalla competizione elettorale è un danno all’immagine, che secondo la famiglia Pettinato , da settimane impegnata nella campagna, è legata anche ai risultati che l’amministratore avrebbe potuto raggiungere il 28 ottobre.

“Vorremmo siano chiare due cose: mio padre non si ritira affatto dalla campagna elettorale anche per rispetto del suo elettorato ed in ogni caso non è sottoposto ad indagine e niente ha a che fare con la mafia&rdquo”. Dopo la pubblicazione della nota di Pettinato è intervenuto il responsabile nazionale degli Enti Locali dell’Idv,Ignazio Messina, che ha dichiarato: “E’ vero, non c’è alcuna condanna nè pendenza nella documentazione presentata dal sindaco di Fondachelli, ma la nostra è stata una decisione presa per ragioni d’opportunità. Ne ho parlato io stesso con lui. Pertanto, per quel che riguarda il partito, Francesco Pettinato si è ritirato e questa resta la nostra posizione”/p>

Rosaria Brancato