Dissesto finanziario a Milazzo. Il sindaco Pino: "Attività giuridica controversa"

Dissesto finanziario a Milazzo. Il sindaco Pino: “Attività giuridica controversa”

Serena Sframeli

Dissesto finanziario a Milazzo. Il sindaco Pino: “Attività giuridica controversa”

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martedì 11 Febbraio 2014 - 13:56

Dure le parole di Pino che parla di Milazzo come caso unico e sottolinea come, in un momento di gravissima difficoltà per tutti gli Enti locali, la sua amministrazione sia riuscita a garantire stipendi e servizi essenziali senza fare ricorso ad indebitamento

Dopo alcuni giorni dalla decisione assunta dal CGA di Palermo, l’Amministrazione comunale, al fine di chiarire la propria posizione, ha deciso di diramare un comunicato per chiarire la propria posizione. Dure le parole del Primo Cittadino Pino che parla di “controversa attività giuridica, caso unico quello di Milazzo”.
Ma leggiamo nel dettaglio la nota dell’amministrazione: “Nessuno, fino ad oggi – si legge nella nota di palazzo dell’Aquila – si è scandalizzato del fatto che tale enorme mole di debito si sia accumulato nel breve spazio di 10 anni, si è incentrata volutamente l’attenzione sulla dichiarazione di dissesto o meno. Il paradosso è rappresentato dalle allucinanti dichiarazioni di Forza Italia che, dopo avere amministrato per la passata legislatura la città di Milazzo, oggi si scaglia contro la nostra Amministrazione e racchiude in otto punti un manuale della ignoranza normativa e contabile degna della passata legislatura”.
“Tali dichiarazioni- prosegue la nota- sono poi aggravate da un riferimento ai Revisori dei Conti che avrebbero reso di dominio pubblico, senza avere comunicato nulla agli organi preposti , come siano stati loro trasmessi documenti non rispondenti alle scritture contabili; una affermazione di gravità estrema che merita l’attenzione non solo della procura della Corte dei Conti, a cui si invierà copia della dichiarazione”.
Pino torna poi a sottolineare come, in un momento di gravissima difficoltà per tutti gli Enti locali, la sua amministrazione sia riuscita a garantire stipendi e servizi essenziali senza fare ricorso ad indebitamento. “Cosa succederà- afferma Pino- nei prossimi mesi è facilmente intuibile anche se questa amministrazione farà tutto quanto in proprio potere per salvaguardare l’Ente ed anche i cittadini, a cominciare dalla tutela di un bene come i Molini Lo presti che rischiano di essere messi all’asta per una cifra irrisoria rispetto al valore reale, ai precari di questo Ente, a quei fornitori che hanno riacquistato fiducia nell’istituzione Comune di Milazzo, ai cittadini che, aldilà delle false dichiarazioni di questi giorni, rischiano una cura peggiore del male”.
“Un fatto è certo- si conclude la nota-: i debiti contratti dalle precedenti amministrazioni sono lì a dimostrare che nessuna fantasia ci ha pervaso quando nel 2012 avevamo chiesto al consiglio comunale di condividere un percorso difficile, amaro, ma inevitabile per evitare l’insolvenza dell’Ente. Insolvenza che oggi torna a fare capolino anche nelle dichiarazioni allucinanti consegnate alla stampa e di carattere propagandistico. Un interrogativo ci inquieta e ci assale. Se la Cassazione dovesse stabilire che il CGA era incompetente a decidere, chi restituirà ai cittadini di Milazzo i danni economici che si consumeranno nel frattempo?”

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