Rapporto AlmaLaurea,a Messina a 5 anni dalla laurea lavora solo il 75% con stipendi ridicoli

Rapporto AlmaLaurea,a Messina a 5 anni dalla laurea lavora solo il 75% con stipendi ridicoli

Rosaria Brancato

Rapporto AlmaLaurea,a Messina a 5 anni dalla laurea lavora solo il 75% con stipendi ridicoli

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mercoledì 13 Marzo 2013 - 10:32

Il XV rapporto AlmaLaurea sulla situazione occupazionale dei laureati non fa sorridere gli studenti messinesi. Il tasso di occupazione dei laureati triennali è del 34% dopo un anno con stipendi medi di meno di mille euro. Va leggermente meglio ai laureati specialisti, con un'occupazione del 54%. Dopo 5 anni dalla laurea però ancora il 20% cerca un lavoro.....

Anche quest’anno è arrivato puntuale l’appuntamento con il rapporto AlmaLaurea, che giunto all’edizione XV ha interessato una popolazione nazionale di oltre 400mila laureati delle 64 università aderenti al Consorzio.

Il Rapporto è stato discusso da studiosi, ricercatori e rappresentanti del mondo del lavoro a livello europeo e del bacino del Mediterraneo all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Per quanto riguarda la città dello Stretto l’indagine ha riguardato complessivamente 6.297 laureati ed in particolare i laureati triennali e specialistici biennali usciti nel 2011 e intervistati dopo un anno; i laureati specialistici biennali usciti nel 2007, intervistati dopo cinque anni. Ancora oggi il divario occupazionale tra i laureati del Nord e quelli del Mezzogiorno esiste ed è ampio: a cinque anni dalla laurea specialistica il tasso di occupazione al Nord è pari all’89%, contro l’80% del Sud. Mentre i laureati del Nord cercano subito un impiego, qui al Sud (forse più per necessità che per scelta) i neolaureati si iscrivono a corsi di secondo livello.

Passiamo ai dettagli riguardanti i laureati di Messina del 2011 alle prese con il posto di lavoro. L’indagine ha coinvolto, con tassi di risposta tra l’85 e l’87%, 2.889 laureati triennali e 1.042 laureati specialistici biennali usciti dall’Ateneo di Messina nel 2011 e intervistati dopo un anno, ovvero nel 2012.

Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali è pari al 34%, un valore inferiore alla media nazionale (44%). Tra gli occupati il 25% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 9% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 51%. Conti alla mano il tasso di occupazione dei laureati triennali è piuttosto basso. Tra quel 34% di fortunati comunque non tutti vantano un lavoro stabile (con contratto a tempo indeterminato) dal momento che, ad un anno dalla laurea, risultano solo 38 “stabili” su 100. Gli altri vantano un contratto a tempo determinato (65%) mentre il 15% è senza contratto. La media mensile di guadagno è di 967 euro netti., contro una media nazionale di 1.040 euro.

Passiamo alla seconda fascia d’intervistati, i laureati specialistici.A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 54% dei laureati, un valore inferiore alla media nazionale del 59%. Il 13% dei laureati continua la formazione.

A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per 42,5 laureati occupati su cento più della media nazionale (34%). La precarietà riguarda il 57,5 % (prevalgono i contratti a tempo determinato; il 14,5% lavora senza contratto).

Il guadagno è inferiore alla media nazionale: 858 euro mensili netti, contro i 1.059 del complesso dei laureati specialistici. Paradossalmente più studi e ti specializzi meno guadagni. Il rapporto AlmaLaurea ha poi analizzato le tendenze del mercato del lavoro nel medio periodo, a distanza di 5 anni dalla laurea.

Mentre i neolaureati risentono maggiormente della crisi, con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano.

I laureati biennali specialistici di Messina del 2007, intervistati a cinque anni dal titolo, sono 393, con un tasso di risposta del 75%.

Il 75% è occupato; a livello nazionale il tasso di occupazione è dell’86%. Chi cerca ancora lavoro è il 20% contro il 9% nazionale. La quota di occupati stabili cresce dopo 5 anni raggiungendo il 66% degli occupati. Le retribuzioni nominali arrivano, a cinque anni, a 1.198 euro mensili netti (a livello nazionale il guadagno medio è di 1.440).

I dati non fanno affatto sorridere, né sotto il profilo occupazionale né sotto quello retributivo ed evidenziano una distanza tra Nord e Sud che continua ad apparire incolmabile.

Da oggi tutta la documentazione, per Ateneo, sarà on line sul sito www.almalaurea.it

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. questi dati dovrebbero interrogarci sulla qualità effettiva dell’offerta formativa messinese, oltre che ovviamente sulle opportunità (oggettivamente scarse) offerte dal territorio.

    il dato sulle retribuzioni inoltre è davvero allarmante, soprattutto se, come giustamente fatto nell’articolo, paragonato al dato medio nazionale.

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  2. ma non è solo l’offerta formativa, io sono un neolaureato magistrale, posso dirvi che il piano formativo è di ottimo livello, anche i prof sono di ottimo livello. Purtroppo i ragazzi hanno poca iniziativa personale, da quello che ho potuto vedere, e mettono poco impegno in quello che fanno… in una società dove la concorrenza è all’ordine del giorno ci si deve impegnare di più…

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  3. SaltaLaMacchia 13 Marzo 2013 13:11

    Se avessi aspettato almalaurea sarei ancora a Messina a farmi sfruttare in nero.
    Se invece fossi emigrato al Nord sarei in una fabbrichetta a guadagnare i 1040 euro mensili di media nazionale!
    Cari studenti vi consiglio di farvi una vacanza a lungo termine fuori dall’Italia. Se siete bravi i 1040 euro li guadagnate in un giorno.

    Saluti, SaltaLaMacchia

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  4. sono una laureata contrattista, l’ente pubblico dove lavoro non ha tenuto in considerazione il mio cuccriculum, ma promuove impiegati con livelli di istruzione inferiore;mi chiedo ha cosa serve essere cosi qualificati a Messina?

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