25 alloggi popolari da assegnare: ecco il bando per entrare in graduatoria

25 alloggi popolari da assegnare: ecco il bando per entrare in graduatoria

Francesca Stornante

25 alloggi popolari da assegnare: ecco il bando per entrare in graduatoria

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venerdì 30 Marzo 2018 - 06:00

Con il via libera del consiglio comunale, è stato pubblicato ieri il bando per l'assegnazione degli alloggi popolari. Per presentare le domande c'è tempo fino al 28 maggio. Da lì scaturirà una nuova graduatoria che annullerà tutte le precedenti per avere diritto ad un alloggio pubblico

Il consiglio comunale ha approvato il nuovo bando che l’amministrazione Accorinti aveva confezionato nello scorso mese di novembre. Il bando porterà ad una nuova graduatoria per accedere agli alloggi popolari. Quelle vecchie saranno annullate. Quindi chi ha i requisiti dovrà presentare domanda entro il prossimo 28 maggio. L’ultima graduatoria risale al 2014. Da allora il delicatissimo settore dell’edilizia pubblica popolare è rimasto paralizzato. Significa che in questi anni nessuna famiglia che non fosse in quella graduatoria ha potuto fare richiesta e ricevere un alloggio popolare. Tutto ciò nonostante proprio in questi ultimi anni l’emergenza abitativa sia esplosa in modo forte anche in città, con le vicende culminate per esempio con le occupazioni abusive di immobili da parte di famiglie disperate.

Finalmente però è in arrivo una nuova chance per le famiglie in difficoltà economica e in emergenza abitativa che potranno provare a rientrare nell’assegnazione di alloggi che il Comune si appresta ad avviare. Il bando c’è, è stato approvato dal Consiglio comunale e sono 25 gli alloggi che si prevedono disponibili. La graduatoria che verrà stilata in base alle domande sarà valida per due anni, infatti saranno 50 i nuclei che verranno inseriti in posizione utile, quindi significa che dopo la prima assegnazione potrebbero anche essercene altre nell’arco dei due anni successivi, in base alla disponibilità del patrimonio immobiliare di Comune e Iacp.

Chi potrà partecipare? Ecco tutti i requisiti:

a) cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea o di altro Stato, qualora il diritto di assegnazione di alloggio ERP sia riconosciuto da convenzioni o trattati internazionali, ovvero lo straniero sia titolare di carta di soggiorno o in possesso di permesso di soggiorno e di tutti i requisiti previsti dalla vigente normativa;

b) residenza anagrafica o svolgimento di attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune alla data di pubblicazione del bando;

c) assenza di precedente assegnazione in proprietà, immediata o futura, di alloggio realizzato con contributo pubblico o finanziamento agevolato in qualunque forma, concesso dallo Stato, dalla Regione, dagli enti territoriali o da altri enti pubblici, sempre che l’alloggio non sia perito senza dare luogo al risarcimento del danno;

d) assenza di precedente assegnazione in locazione di un alloggio di ERP, qualora il rilascio sia dovuto a provvedimento amministrativo di revoca o decadenza;

e) non aver ceduto in tutto o in parte, fuori dei casi previsti dalla legge, l’alloggio eventualmente assegnato in precedenza in locazione semplice;

f) avere un reddito non superiore a 15.016,49 euro;

g) non essere titolare del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare nel territorio nazionale e all’estero;

h) non sia stato sfrattato per morosità da alloggi ERP negli ultimi 5 anni e abbia pagato tutte le somme dovute all’ente gestore, fatte salve le situazioni di accertata difficoltà nel pagamento dei canoni e dei servizi, valutate dal competente Dipartimento Patrimonio e Demanio;

i) non sia stato occupante senza titolo di alloggi ERP negli ultimi 5 anni.

I requisiti soggettivi devono essere posseduti dal richiedente e da parte degli altri componenti il nucleo familiare alla data della domanda, nonché al momento dell’assegnazione e debbono permanere in costanza del rapporto.

Possono partecipare al bando anche persone che hanno ricevuto ordinanze di sgombero, al massimo da tre anni, persone che devono abbandonare l’alloggio per motivi di pubblica utilità su richiesta dell’autorità competente o per esigenze di risanamento edilizio accertate dall’autorità comunale sempre non oltre tre anni prima da questo bando. Hanno diritto a partecipare anche richiedenti che abitino con il proprio nucleo familiare in alloggio antiigienico, superaffollato o che si siano costretti a vivere separati dal proprio nucleo, richiedenti con uno dei componenti invalido civile al 100% o profughi rimpatriati da non oltre un quinquennio o grande invalido militare, persone che siano lavoratori emigrati all’esterop

I punteggi verranno riconosciuti anche alle famiglie che vivono in alloggi che ricadono nelle zone che fanno parte degli ambiti di risanamento.

Le domande sono valutate in relazione alla situazione economica e alle condizioni familiare e abitative. Hanno diritto a più punti i nuclei familiari che dimostreranno di abitare da almeno due anni in baracche, stalle, grotte, caverne, sotterranei, centri di raccolta, dormitori pubblici. Poi a cascata ci sono le famiglie che vivono in uno stesso alloggio con altre famiglie, nuclei che hanno ricevuto ordinanze di sgombero o che devono abbandonare la propria casa per motivi di pubblica utilità, famiglie che vivono in alloggi antigienici, superaffollati o che si trovano costrette a vivere separate. Ovviamente il punteggio cresce in base al numero dei membri, cioè più numerosa è la famiglia più si guadagna punteggio, al reddito e cambia a seconda se in famiglia ci siano persone disabili.

Il Dipartimento Politiche per la Casa nominerà una commissione che procederà alla verifica dei requisiti dei concorrenti e all’attribuzione dei punteggi. Entreranno in graduatoria le 50 famiglie che avranno ottenuto il punteggio più alto. Un dettaglio a cui prestare particolare attenzione: dovrà presentare domanda anche chi era rientrato nella vecchia graduatoria che non sarà più valida appena sarà esitata questa legata al nuovo bando.

Una volta ultimate queste procedure, sempre il Dipartimento convocherà i concorrenti secondo l’ordine decrescente di graduatoria per procedere all’assegnazione dell’alloggio.

Una quota parte degli alloggi che si rendono disponibili sarà “riservata”, secondo l’ordine del punteggio conseguito, a categoria specifiche: anziani, nuclei familiari con disabili gravi, famiglie in emergenza abitativa a seguito di calamità naturali o che si vivono in zone che ricadono negli ambiti di risanamento e devono lasciare le proprie case, giovani coppie e ragazze madri.

Per abbreviare i termini di assegnazione, il Comune può proporre anche alloggi che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria di rilevante entità o di adeguamento a norme di sicurezza, in questi casi verrà stipulato un accordo con l’assegnatario che dovrà anticipare le spese che saranno poi decurtate dai canoni. La rinuncia ad una o più proposte non causerà comunque alcuna preclusione o decadenza.

La domanda dovrà essere presentata entro il prossimo 28 maggio all’Urp di Palazzo Zanca e dovrà essere utilizzato il modulo precompilato già disponibile sul sito del Comune o negli uffici dell’Urp.

Francesca Stornante

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