Continua la protesta del M5S. I deputati sono pronti a dare battaglia

Continua la protesta del M5S. I deputati sono pronti a dare battaglia

Salvatore Di Trapani

Continua la protesta del M5S. I deputati sono pronti a dare battaglia

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mercoledì 30 Luglio 2014 - 14:50

Continuano le proteste del M5S sulla realizzazione dell’elettrodotto Terna. A mesi di distanza e a lavori quasi ultimati le loro proteste non hanno ancora ricevuto risposte efficaci. I deputati Cinquestelle Villarosa (Camera) e Zafarana (Ars) si dichiarano pronti a procedere per vie giudiziarie.

La realizzazione dell’elettrodotto Terna presenta enormi criticità. A dirlo sono i deputati M5S Villarosa (Camera) e Zafarana (Ars). L’elettrodotto, ormai prossimo alla conclusione, prevede la realizzazione di tralicci in zone calanchive e gessose ad alto rischio di frana. Già lo scorso Maggio il M5S aveva espresso la propria perplessità a riguardo invitando i cittadini ad una protesta attiva ed efficace per fermare i lavori che, tuttavia, pare non si siano mai fermati.

“Il governo regionale aveva preso impegni specifici in seguito alla approvazione all’unanimità dall’Assemblea Regionale della mozione n.41 presentata più di un anno fa – afferma la deputata Cinquestelle Valentina Zafarana – che lo impegnava ad attivarsi affinché il progetto esecutivo dell’elettrodotto Terna fosse modificato in funzione della salvaguardia dell’area ad elevato rischio ambientale della Valle del Mela e della Zona di protezione speciale, oltre che dell’eliminazione delle criticità sul percorso collinare”.

Lo stesso deputato Villarosa aveva presentato il 5 Luglio 2013 un interpellanza urgente in Aula a Montecitorio con oggetto la richiesta di valutazione della revoca del progetto iniziale. Successivamente, il 18 Giugno di quest’anno, era stata portata all’attenzione dei ministri dell’ambiente, dei beni culturali, della giustizia e dello sviluppo economico un interrogazione riguardo alle irregolarità riscontrate sulla realizzazione dell’elettrodotto. I ministri dell’ambiente e dei beni culturali, a seguito di un incontro con i deputati, hanno promesso una risposta in tempi brevi.

“Anche la Corte dei Conti ci ha dato ragione – concludono i parlamentari M5s – infatti, la correttezza delle osservazioni inserite nella mozione n.41, in merito alla mancata effettuazione della valutazione di impatto ambientale su una parte del progetto, in particolare le opere realizzate nel Torrente Gallo, ha avuto autorevolissima conferma con la sentenza 93/2013”.

Salvatore Di Trapani

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