Il Coordinamento Ambientale chiama ancora in causa l’assessore Lo Bello

Il Coordinamento Ambientale chiama ancora in causa l’assessore Lo Bello

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venerdì 22 Marzo 2013 - 10:13

“La mozione approvata a larga maggioranza dall’Assemblea Regionale – scrive il coordinamento - a tutt’oggi risulta disattesa e Terna continua nell’irragionevole intento di sopraffazione della volontà popolare”

“La situazione di stallo nelle iniziative del Governo Regionale, per fermare il progetto di Elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi, crea grande disagio nelle popolazioni interessate e nelle associazioni che da diversi anni si oppongono all’attuale progetto”. A scriverlo, in una lettera inviata all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, è il Coordinamento Ambientale per la tutela del Tirreno.

“La mozione approvata a larga maggioranza dall’Assemblea Regionale – prosegue la nota – a tutt’oggi risulta disattesa e Terna continua nell’irragionevole intento di sopraffazione della volontà popolare. L’illustrazione della mozione, a cura della deputata Zafarana, ha evidenziato i notevoli punti critici del progetto che il nostro coordinamento ha sempre indicato nelle numerose istanze portate avanti in questi anni. Sono punti critici che abbiamo posto alla Sua attenzione già dal 13 gennaio 2013, nel corso di un colloquio telefonico e nel successivo inoltro della documentazione; in data 19 febbraio. Le abbiamo inviato un ulteriore sollecito che ancora attende risposta”.

Le lamentele dell’associazione riguardano in particolare il fatto che l’elettrodotto in questione, oltre ad essere contestato dalle popolazioni di San Filippo del Mela, Pace del Mela e San Pier Niceto, è contestato dalla comunità di Serro, frazione del Comune di Villafranca Tirrena, perché progettato in adiacenza al centro abitato, in luoghi molto frequentati dagli stessi abitanti, al centro di un parco comunale, in violazione di norme poste a tutela della Zona di Protezione Speciale/ Sito di Importanza Comunitaria e in violazione di norme del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 della Regione Siciliana.

Ed infatti, la comunità di Serro, dal 2010 (cioè da quando ha avuto notizia del progetto) sostenuta dalle associazioni, ha inoltrato molteplici petizioni: al Presidente della Repubblica, ai Ministeri competenti, al Presidente della Regione, agli Assessorati Regionali competenti, agli uffici regionali e alle Istituzioni competenti, per illustrare i motivi per cui ci si oppone alla realizzazione dell’elettrodotto in questione, come progettato.

Gli stessi cittadini di Serro (101 su una popolazione di 160 – che ne hanno sostenuto i relativi costi), oltre a due associazioni ambientaliste, unitamente ai Comuni di Pace e San Filippo del Mela, hanno proposto ricorso al Tar del Lazio per impugnare l’autorizzazione ministeriale per la realizzazione dell’elettrodotto. Il Comune di Villafranca Tirrena, per gli stessi motivi, ha presentato Ricorso Straordinario al Capo dello Stato.

I motivi dei ricorsi riguardano le violazioni procedurali in tema di Principio di precauzione ex art 191 del Trattato della Comunità Europea, di illegittimo frazionamento del progetto che non ha consentito la valutazione complessiva dell’incidenza ambientale, di mancata acquisizione del parere della Comunità Europea sul progetto e tanto altro.

“La documentazione fornitale – scrive il Coordinamento – era già stata inviata ai competenti uffici regionali. Abbiamo pertanto ripetutamente richiesto l’intervento del Governo Regionale perché l’elettrodotto in questione risulta incompatibile con l’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale dei Comuni di San Filippo del Mela, Pace del Mela, San Pier Niceto; è in contrasto con il Piano di Gestione della Zona di Protezione Speciale; è in contrasto con le Norme di Salvaguardia del Piano Paesaggistico, è in contrasto con tutti i principi di salvaguardia del territorio. Purtroppo, anche in occasione della seduta dell’Assemblea Regionale, la posizione del Governo è stata approssimativa, generica, segno evidente che nessuno si era preoccupato di leggere la documentazione che questo coordinamento aveva portato alla sua conoscenza, aggravata dal fatto che gli stessi argomenti erano stati puntualmente illustrati in aula dalla deputata Zafarana”.

Il coordinamento chiede che l’assessore risponda alle istanze dei cittadini con un immediato intervento di sospensione dei lavori nelle parti critiche, anche in considerazione del fatto che a tutt’oggi, la mozione dell’Assemblea Regionale approvata in data 6 marzo 2013 risulta disattesa;che nonostante un generica dichiarazione sulla mancanza della verifica di compatibilità nessuna iniziativa risulta avviata;che “la società Terna continua la realizzazione di un progetto devastante per il territorio”.

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