I candidati di Atreju-Crono hanno presentato la loro lista e le loro idee per le elezioni universitarie. Paola Zagami e Francesco Torre, candidati al senato accademico, lanciano la sfida

Nell’aula Cannizzaro del polo centrale dell’Università la lista Atreju-Crono ha presentato la sua candidatura alle elezioni universitarie. Oltre che per i vari dipartimenti e corsi di laurea, la lista ha presentato i suoi candidati per gli “organi superiori” (Senato Accademico e ERSU in particolare): Paola Zagami, studentessa di Medicina dell’associazione Crono, e Francesco Torre, del dipartimento di Giurisprudenza e presidente di Atreju.

Alla presentazione hanno partecipato molti dei candidati ai vari corsi di laurea e hanno fatto i loro interventi anche Daniele Travisano, consigliere della IV circoscrizione e membro dell’associazione Atreju, Federico D’Amico, senatore accademico uscente, e Antonio De Domenico.

Uno dei punti più importanti della presentazione e in generale di tutta la loro campagna elettorale riguarda l’impegno costante che l’associazione Atreju ha mantenuto in questi anni, ed è riassunto dallo slogan “scegli chi c’è sempre”.

I candidati, riferendosi a molti studenti, spesso anche rappresentanti di dipartimento, che “si fanno vedere solo ogni due anni”, cioè in occasione delle elezioni universitarie, sfidano le altre liste a presentare dei candidati che hanno raggiunto i loro stessi risultati e rimarcano la differenza soprattutto nel fatto che la loro lista non è, al contrario di altre, una “maxi-coalizione” di tante associazioni, magari con idee molto distanti tra loro, che poi confluiscono nello stesso listone per motivi di opportunismo politico.

L’altro slogan che ha unito le due associazioni per queste elezioni è “il cuore oltre l’ostacolo”, che – interviene Paola Zagami – “vuole dimostrare come oltre la capacità dei singoli, che non manca anche alle altre associazioni, quello che caratterizza questi due gruppi è la passione che mettono nel loro impegno, l’amicizia che li lega e che li ha spinti a creare una “terza lista”, che unisse Atreju e Crono in un’unica formazione”.

Tra i vari risultati raggiunti rimarcati da Atreju, la battaglia per la biblioteca di giurisprudenza, che da novembre dovrebbe rimanere aperta dalle 8 alle 22, e la presa di posizione riguardo allo scandalo sugli “esami facili” che nel 2013 ha colpito l’Università di Messina.