Proventi autovelox per le casse comunali. La protesta di Codacons

Proventi autovelox per le casse comunali. La protesta di Codacons

Proventi autovelox per le casse comunali. La protesta di Codacons

Tag:

venerdì 26 Maggio 2017 - 12:49

L'associazione dei consumatori chiede l'intervento delle Prefetture, perché c'è il rischio che gli automobilisti vengano utilizzati come bancomat per coprire i buchi dei bilanci comunali

E’ stato approvato nella notte di ieri un emendamento all’articolo 18 della manovra correttiva dei conti pubblici a favore di autovelox selvaggio, una misura che permetterà alle amministrazioni delle grandi città di disseminare le strade di autovelox e utilizzare i proventi delle multe elevate da tali strumenti per fare cassa e coprire i buchi di bilancio. Lo denuncia il Codacons, che chiede l’intervento dei Prefetti e si dice pronto ad impugnare la norma nelle sedi opportune per tutelare gli automobilisti.

Grazie a tale emendamento le città metropolitane potranno ricorrere alle multe inflitte dall’autovelox per autofinanziarsi e pagare gli stipendi ai vigili urbani e realizzare opere stradali, senza alcun limite e «in deroga alla legislazione vigente», ossia non dovendo rispettare i vincoli previsti dall’articolo 208, comma 4 del Codice della strada che impone di devolvere una quota non inferiore a un quarto dei proventi alla sicurezza stradale (segnaletica, cartellonistica, ecc.).

Noi siamo a favore della sicurezza stradale e per multe severe nei confronti di chi non rispetta i limiti di velocità, – afferma Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons- ma questa norma, così come studiata, appare pericolosissima perché le amministrazioni, grazie a tale misura, potranno disseminare le strade di autovelox e utilizzare i soldi delle multe non per incrementare la sicurezza sule strade, ma per coprire i buchi di bilancio, pagare straordinari e stipendi dei vigili e realizzare opere stradali per le quali i cittadini pagano già le tasse. Per questo i Prefetti devono vigilare approvando la collocazione degli autovelox solo dove realmente necessario, assicurandone un uso conforme all’interesso pubblico. Da parte nostra – conclude Tanasi – siamo pronti ad impugnare il provvedimento nelle sedi opportune, allo scopo di evitare che si legittimi la trasformazione degli automobilisti in bancomat.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007