Fogna a cielo aperto e discarica in strada: la triste realtà della riviera tirrenica di Messina

Fogna a cielo aperto e discarica in strada: la triste realtà della riviera tirrenica di Messina

Sara Faraci

Fogna a cielo aperto e discarica in strada: la triste realtà della riviera tirrenica di Messina

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martedì 18 Giugno 2013 - 10:12

Accertate le precarie condizioni igienico sanitarie della zona balneare di San Saba - dove stanzia una fuoriuscita di liquami fognari - e della strada statale 113 - invasa dai rifiuti - il consigliere circoscrizionale Biancuzzo lancia un appello

Un laghetto di nauseabondi liquidi fognari che si disperde nella spiaggia. E’ lo scenario ben poco edificante che accoglie turisti e affligge residenti nei pressi di Piazza Chiesa Vecchia di San Saba.

La problematica non è nuova all’amministrazione della zona. Se, di certo, la questione delle esalazioni mefitiche è più che attuale, considerando anche la presenza di famiglie con bambini e persone anziane che alloggiano nelle vicinanze o sono giunte in villeggiatura, la faccenda della fogna che perde si protrae, invece, già da un anno.

Quando nel 2012 le prime fuoriuscite di liquami allertarono gli abitanti, la ditta, intervenuta a sondare le reali condizioni delle tubature, aveva effettivamente rilevato il logorio di una parte delle condutture, promettendo la sostituzione delle porzioni ormai inservibili e, addirittura, individuando, con tanto di pittura rossa, a mo di segnalazione, la parte che urgentemente necessitava delle opportune sostituzioni di materiale.

Un lavoro che sembra essere caduto nel vuoto dato che, ad oggi, nessun rimedio è stato posto in atto per risolvere o quanto meno lenire l’avvilente situazione, facilmente intuibile dagli sgradevoli odori che non risparmiano abitanti ed esercizi commerciali nel raggio di 100 metri.

Decisa la protesta, indirizzata al direttore generale dell’AMAM e al commissario straordinario Luigi Croce, del consigliere della sesta Circoscrizione, Mario Biancuzzo, che – nel rilevare la criticità di una condizione che rischia, tra l’altro di trasformarsi in un infausto deterrente nei confronti delle frotte di turisti, scoraggiandone il prezioso andirivieni – auspica interventi tempestivi, realizzati sotto il vigile controllo di un soggetto qualificato che scongiuri il reiterarsi della spiacevole vicenda.

Ma le difficoltà ambientali della zona nord non si esauriscono qui. A farsi portavoce di lamentele che mettono nero su bianco un panorama di incuria e di grave carenza degli standard igienico – sanitari, sempre Biancuzzo, che rivolge i riflettori, stavolta, sui rifiuti che fanno bella mostra di sé lungo la strada statale 113, affastellandosi disordinatamente in prossimità dell’ingresso tangenziale per Messina Ponte Gallo, nei pressi di Orto Liuzzo.

Al di là della pur evidente situazione di pericolo per il traffico stradale che il consigliere non manca di segnalare a Messinambiente e al commissario Croce, l’immondizia, che stanzia nei pressi della carreggiata, si traduce in un altrettanto grave minaccia alla salute degli abitanti della zona.

Del resto – sottolinea Biancuzzo – l’area è anche sede, oltre che di abitazioni, di bar, tabacchino, panificio, ristorante e pasticceria. Un summit di ragioni per le quali la speranza è quella di un’immediata rimozione dei rifiuti, alla quale segua un’opera di disinfestazione dei luoghi che – complice anche le alte temperature portate dalla calda stagione ormai alle porte – sono già divenuti ricettacolo di germi e habitat ideale di insetti ed animali d’ogni sorta. (Sara Faraci)

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