Il dottore Russo era stato tirato in ballo da cinque consiglieri sulla vicenda del comodato d’uso dei lotti della zona artigianale

Sulla vicenda del comodato d’uso dei lotti della zona artigianale di Roccalumera alla ditta esecutrice dei lavori per la metanizzazione (divenuta oggetto di possibile contenzioso tra il Comune e l’impresa) i cinque consiglieri di minoranza hanno tirato in ballo anche il segretario comunale, Gaetano Russo tra quanti, amministratori in testa, non avrebbero fornito una risposta a precise istanze. Gli esponenti dell’opposizione chiedevano copia del provvedimento con il quale era stata quantificata la spesa necessaria per la sistemazione del lungomare ritenuta equivalente al costo della concessione in uso delle aree della zona artigianale. Sull’argomento sono giusti i chiarimenti del dottor Gaetano Russo, il quale già il 4 maggio scorso aveva risposto per iscritto (nota numero 6311) ai consiglieri Rita Corrini, Maria Grazia Saccà, Ada Maccarrone, Antonella Totaro e Giuseppe Melita in merito al mancato riscontro relativamente alle istanze presentate.

Il dottore Russo, per quanto riguarda le rimostranze in tema di mancata autorizzazione alla visione (accesso) degli atti e dell’omesso rilascio di copie di provvedimenti amministrativi, ha ribadito “quanto già riferito loro verbalmente in più occasioni in cui è stato affrontato l’argomento: e cioè che le istanze non devono essere inoltrate al segretario (perché non possiede alcun documento né istruttorio né, tantomeno, finale di alcun servizio) ma ai responsabili dei servizi (capi area) ed a loro, in caso di inerzia, va contestato il mancato adempimento. Solo nel caso in cui, dopo la relativa messa in mora, l’inerzia si protraesse – aggiunge Russo – si potrà fare ricorso all’intervento del segretario dell’Ente per l’esame della problematica e il rispetto della legalità”.

Carmelo Caspanello