Elezioni a Giardini Naxos, il Tar respinge i ricorsi. Lo Turco resta sindaco: "Rispettata la volontà popolare"

Elezioni a Giardini Naxos, il Tar respinge i ricorsi. Lo Turco resta sindaco: “Rispettata la volontà popolare”

Carmelo Caspanello

Elezioni a Giardini Naxos, il Tar respinge i ricorsi. Lo Turco resta sindaco: “Rispettata la volontà popolare”

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venerdì 13 Novembre 2015 - 19:56

Il primo cittadino vinse per soli tre voti. Il Tar di Catania (la IV sezione, composta dal presidente Giancarlo Pennetti e da Dauno Trebastoni e Gustavo Cumin) ha respinto i due ricorsi con i quali si chiedeva una verifica dell’esito elettorale, per accertare eventuali anomalie

“E’ stata rispettata la volontà popolare. Continuerò a lavorare per il bene del paese, per portare a compimento il cammino intrapreso cinque anni addietro”. Il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, ha appena appreso la notizia che il Tar di Catania (la IV sezione, composta dal presidente Giancarlo Pennetti e da Dauno Trebastoni e Gustavo Cumin) ha respinto i due ricorsi con i quali si chiedeva una verifica dell’esito elettorale, per accertare eventuali anomalie. La tornata elettorale del 31 maggio e 1 giugno scorsi si concluse con la vittoria di Lo Turco per appena tre voti su Agatino Bosco: 1231 preferenze il primo, 1228 il secondo. Tra la lista vincente e quella andata all’opposizione lo scarto fu invece di 51 voti. Le schede non valide erano 190 delle quali 43 bianche.

Seguirono i due ricorsi, presentati dall’ex candidato alla carica di primo cittadino Bosco e dai sostenitori dalla lista “Giardini Naxos bene comune” Maurizio Giovanni Carà, Antonino Ponturo, Mario Rapisarda e Giuseppe Limina. I quattro sono difesi dagli avvocati Andrea Scuderi ed Emiliano Luca, mentre bosco dall’avvocato Dario Maria Dolei. Il sindaco Lo Turco ha affidato la sua difesa all’avvocato Antonio Catalioto. Il legale che ha scelto come consulente dopo che lo fece decadere da sindaco nel 2009. Allora rimase primo cittadino per pochi mesi, per poi finire il mandato a seguito di un ricorso e la controparte era assistita da Catalioto. Si tornò alle urne nel 2010 e Lo Turco vinse nuovamente. “Ero in debito con il sindaco – esordisce Catalioto – un debito morale che mi portavo dietro da cinque anni. Al di là di ciò, sotto il profilo professionale non posso che essere soddisfatto poiché è stata accettata la linea dell’inammissibilità del ricorso in base alle eccezioni sollevate che permetteranno a Lo Turco – conclude Catalioto – di portare a termine il programma proposto alla cittadinanza che lo ha scelto come suo massimo rappresentante”.

Carmelo Caspanello

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