Aperta la prima parte dello svincolo di Giostra. La “passerella” delle istituzioni, i dubbi sul futuro

Aperta la prima parte dello svincolo di Giostra. La “passerella” delle istituzioni, i dubbi sul futuro

Marco Ipsale

Aperta la prima parte dello svincolo di Giostra. La “passerella” delle istituzioni, i dubbi sul futuro

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mercoledì 15 Maggio 2013 - 15:20

L’Anas, il Comune e la Regione ottimisti sul celere completamento dell’opera. Ciucci parla di fine anno, Bartolotta punta sulla “cantierabilità” in tre mesi del viadotto Ritiro. Più cauto il commissario del Cas, Gazzara: “Dobbiamo seguire determinate procedure. Se se ne fosse occupato il Comune, si sarebbero potuti ridurre i tempi”

Alla fine è stato un giorno di festa perché, ad un certo punto, si pensava che questo momento non sarebbe arrivato mai. Ma è come un urlo spezzato in gola, una gioia attesa da tempo che può essere manifestata solo a metà.

Da oggi, finalmente, dal viale Giostra si potrà accedere in tangenziale in entrambe le direzioni, sia verso sud (Boccetta, Centro e gli altri fino a Catania) sia in direzione nord (Villafranca, Rometta e gli altri fino a Palermo). Una manna dal cielo per tutti i residenti della zona nord che adesso non dovranno più raggiungere lo svincolo di Boccetta, sopportando le lunghe code che puntualmente si creano su circonvallazione e viale della Libertà. Vantaggi, soprattutto, per chi si reca verso il centro città, adesso più facilmente raggiungibile anche dal viale Annunziata, tramite la galleria San Jachiddu.

Una gioia a metà, dicevamo, poiché la strada inversa non è percorribile. Vale a dire che chi si trova sulla tangenziale non può uscire sul viale Giostra. E, cosa ancor più grave, non c’è una tempistica certa che indichi quando ciò potrà avvenire. L’argomento, oggi, è stato toccato marginalmente, ma andrà affrontato al più presto per definire una situazione che rischia di restare “monca” per lungo tempo.

La storia degli svincoli è stata ripercorsa più volte e, del resto, di tempo per farlo ce n’è stato. Accordo di programma del dicembre 1989, consegna dei lavori nel novembre 1997, fino al 2008 era stato realizzato appena il 30 % dell’opera. La svolta arriva l’8 giugno del 2009, con la stipula del contratto con l’impresa Ricciardello, che è stata capace dove altri, in precedenza, avevano fallito. Altro passaggio importante, il 22 gennaio 2010, l’affidamento della direzione dei lavori e di tutte le attività tecnico-amministrative all’Anas. In poco più di tre anni, il completamento delle rampe in entrata. Per quelle in uscita ci vorrà ancora del tempo, al termine del quale potremo assistere ad una nuova “passerella”.

Mancavano Lupi e D’Alia, “fermati” dal presidente del Consiglio, Letta, che ha chiesto ai suoi ministri di non prendere parte a cerimonie, inaugurazioni e manifestazioni pubbliche nei Comuni in cui è in corso la campagna elettorale in vista delle amministrative.

C’erano invece i rappresentanti del Comune, dell’Anas, dell’impresa, del Cas e della Politica cittadina, regionale e nazionale. A loro, adesso, si chiedono risposte certe per il vero e definitivo completamento dello svincolo di Giostra, visto che la seconda fase, quella relativa alla messa in sicurezza del viadotto Ritiro, sembra più che mai ingarbugliata.

“Il nostro impegno, in collaborazione col Cas, è forte – ha dichiarato l’amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci -, e faremo di tutto perché, per la fine dell’anno o al massimo all’inizio del prossimo, l’opera sia completata. Non si tratta di un semplice svincolo, basta guardarsi intorno per rendersene conto, sembra di stare a Los Angeles, dove ci sono tutti quei viadotti che si intersecano a livelli sfalsati. E’ un’opera che già adesso darà dei vantaggi significativi al traffico cittadino e ne darà ancor di più quando riusciremo ad aprire anche l’ultima parte. Lo sapete meglio di me, anche se ormai io mi sento sempre più messinese d’adozione. I lavori da fare sono stati già individuati, non sono così impegnativi e non richiedono tempi lunghi ma dobbiamo seguire le procedure più trasparenti possibili. Contiamo comunque di abbreviare al massimo i tempi burocratici. Il montaggio del giunto non è un problema ma è necessario piuttosto mettere in sicurezza il viadotto Ritiro a prescindere da tutto il resto. Sono interventi che seguiremo in stretta collaborazione col Consorzio Autostrade e il Genio Civile”.

Ciucci ha poi ringraziato l'impresa Ricciardello “per la capacità tecnica e la pazienza anche nell’aspettare le risorse economiche. Altre imprese avrebbero rallentato, loro hanno invece continuato a pieno ritmo”.

Le caratteristiche tecniche dell’opera sono state illustrate dal direttore regionale dell’Anas, Salvatore Tonti. “Quest’inaugurazione – ha dichiarato – è un motivo di orgoglio per l’Anas e per la fiducia ben riposta in noi, che rappresentiamo la più grande stazione appaltante d’Italia. Siamo in stretta e proficua collaborazione col Comune e col Cas per il viadotto Ritiro, la cui messa in sicurezza consentirà di consegnare alla città la parte che rimane da aprire nel più breve tempo possibile. Abbiamo subito affrontato la sfida dell’esecuzione di questo svincolo estremamente complesso, con il varo di oltre 80 campate, alcune ad altezza superiore anche ai 60 metri, in zone fortemente urbanizzate. Nonostante le difficoltà, le operazioni si sono svolte con grande ordine, puntualità, senza incidenti e senza particolari disagi per le abitazioni adiacenti al cantiere”. Non erano d’accordo i residenti delle case sottostanti, che oggi hanno messo in atto una pacifica protesta per rivendicare risarcimenti per i danni patiti dalla costruzione dello svincolo.

Per il commissario del Comune, Luigi Croce, “il giorno lungamente atteso è arrivato, ad onta di quanti credevano che non sarebbe stato possibile. E’ un momento significativo per la nostra città, una prima risposta concreta alla gravissima situazione relativa al traffico ed all’inquinamento ambientale. Nessuno nega che occorrano altri lavori, ma ciò non toglie che oggi si migliori la viabilità. L’auspicio è che fra pochi mesi possiate rivedervi per l’inaugurazione delle opere ancora da realizzare. Quello di oggi è uno scatto d’orgoglio. Messina può migliorare”.

Gli attori principali per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro sono il Consorzio Autostrade e la Regione, presenti oggi con il commissario Nino Gazzara e l’assessore regionale alle infrastrutture, Nino Bartolotta.

“Da tempo siamo impegnati per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro – ha spiegato Gazzara -. L’obiettivo è quello di coniugare la massima sicurezza per i cittadini con la celerità della consegna delle opere. Col Comune, l’Anas e la Regione c’è una sintonia totale. Bisogna vedere, nel rispetto delle leggi, qual è la procedura più rapida. Il viadotto va messo in sicurezza e poi adeguato. Chi deve mettere mano alla prima fase è il Cas. Se fosse il Comune, sarebbe tutto molto più rapido perché potrebbe estendere l’appalto alla Ricciardello. Noi invece dobbiamo fare una procedura diversa di bando pubblico, che richiede più tempo, una procedura autonoma rispetto a quella che si è fatta fino ad ora”.

“La viabilità – ha affermato Bartolotta – ha rappresentato per tanti anni un’emergenza a Messina. Oggi è il punto di partenza per un’inversione di tendenza che tutti chiedono. Sono ottimista per il futuro. Un futuro fatto di pianificazione, così come lo vede la Regione e il mio assessorato. Da messinese, voglio seguire da vicino i passaggi salienti per migliorare le sorti della nostra Provincia. Abbiamo stanziato le risorse per i lavori necessari al completamento ed abbiamo deliberato anche la messa in sicurezza per le gallerie di Tindari e Mongiove. Per il viadotto Ritiro, abbiamo stabilito un cronoprogramma molto rigido. Nell’arco di due mesi verranno depositati i calcoli commissionati all’Università, poi il progetto sarà trasferito all’Ivca per avere l’ok alla gara d’appalto. E’ un progetto cantierabile in tre mesi che può essere portato a compimento entro la fine di quest’anno, per poi aprire lo svincolo di Giostra anche in uscita”.

L’opera è stata benedetta dall’arcivescovo, Calogero La Piana. Che sia di buon auspicio per la risoluzione definitiva di una vicenda che, da oggi, chiude positivamente un capitolo. Senza dimenticare che la fine della storia arriverà solo quando lo svincolo sarà percorribile anche in uscita. (Marco Ipsale)

8 commenti

  1. Sa molto di campagna elettorale… “a metà”.

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  2. non hanno aperto nessun svincolo.
    alle 18.45 la rampa di accesso era chiusa.

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  3. Alle 19,00 gli svincoli erano chiusi.
    Che significa???
    Chi li ha fatti chiudere????
    Per quali interessi?????

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  4. Ridicolo e pure con fanfara, ci sono voluti 15 anni in paesi civili si sarebbero vergognati di fare un paio di svincoli in 15 anni e in italia si festeggia ???????

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  5. Tutti in fila ordinatamente fino a San Michele stamattina per prendere finalmente l’autostrada dal tanto agognato svincolo… e… ops… non è aperto… Ah già siamo sotto elezioni… quella di ieri era l’inaugurazione… non l’apertura…

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  6. vergogna! ancora è chiuso! buffoni!

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  7. Questa mattina ancora chiusa… ho perso 20 minuti per nulla!!! Siamo alle solite

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  8. Inaugurato… Non aperto!!!

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