Teatro, la Regione a Cda e sindaco: "Verificate se sono incompatibili Puglisi e Saija"

Teatro, la Regione a Cda e sindaco: “Verificate se sono incompatibili Puglisi e Saija”

Rosaria Brancato

Teatro, la Regione a Cda e sindaco: “Verificate se sono incompatibili Puglisi e Saija”

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giovedì 19 Marzo 2015 - 23:05

L'assessore regionale al turismo Clio Li Calzi dopo aver ricevuto l'esposto di Nina Lo Presti sulle vicende del Teatro Vittorio Emanuele invita il sindaco e il Cda dell'Ente ad "avviare le verifiche su eventuali incompatibilità ed inconferibilità per il presidente Puglisi e il sovrintendente Saija". A febbraio avevamo raccontato di un esposto che era l'ultima puntata di una serie di polemiche.

La Regione accende i riflettori sul Teatro Vittorio Emanuele e sulle eventuali incompatibilità e inconferibilità del Presidente Maurizio Puglisi e del sovrintendente Antonino Saija.

A distanza di un mese dall’esposto presentato dalla consigliera comunale Nina Lo Presti all’Anac, al Ministro degli Interni al Prefetto ed all’assessore regionale sport e turismo Cleo Li Calzi (vedi articolo correlato) è proprio quest’ultima a rispondere. Con una nota del 9 marzo, protocollo n°588, l’assessore Cleo Li Calzi, che ha la competenza sulla vicenda, dopo aver preso visione delle segnalazioni della Lo Presti “invita il sindaco Accorinti ed il Cda dell’Ente a procedere a tutti i necessari controlli per verificare eventuali irregolarità nelle procedure amministrative adottate, dando riscontro alla presente”.

Sono trascorsi numerosi mesi da quando la consigliera ha iniziato a chiedere lumi sulle due vicende al sindaco, ottenendo risposte evasive, al punto da decidere di rivolgersi direttamente alla Regione, che ha ratificato entrambe le nomine, quella del Presidente Puglisi, scelto da Accorinti da una rosa di curricula arrivati nell’estate 2013 e quella del sovrintendente Saija,voluto dal Cda nella primavera del 2014,anche in questo caso valutando una serie di nominativi. Se sulla possibile incompatibilità di Puglisi le polemiche sono state di breve durata,nel caso di Saija abbiamo assistito nei mesi scorsi ad un vero e proprio scontro con il Pd che si è soffermato su alcuni aspetti relativi al curriculum presentato dal sovrintendente. Ma limitiamoci alle perplessità evidenziate dalla capogruppo del gruppo misto di Palazzo Zanca Nina Lo Presti che sul fronte Teatro non ha mai abbassato la guardia.

L’esposto presentato a febbraio è un resoconto dei passaggi precedenti, iniziati il 30 luglio con una nota indirizzata al sindaco e nella quale si ponevano interrogativi “circa la legittimità delle deliberazioni del 08/07/2014 del C.d.A del Teatro Vittorio Emanuele che affidava incarico di due anni, con possibilità di rinnovo per la Direzione artistica sezione prosa a Ninni Bruscetta corrispondendo un emolumento pari a euro 32.000,00 lordi e sezione musica a Giovanni Renzo con emolumento pari a euro 32.000,00 lordi. Le deliberazioni di cui sopra potrebbero essere state approvate in difformità alle condizioni di cui all’Avviso pubblico del 03/12/2013 con cui l’Ente rendeva nota l’intenzione di acquisire manifestazione di interesse per la nomina a titolo gratuito a Direttore artistico della sezione Musica e della sezione Prosa”. L’avviso pubblico già nel dicembre 2013 aveva scatenato non poche polemiche proprio per la “gratuità” dell’incarico. La Lo Presti ricorda come le motivazioni che avevano spinto a questa scelta erano spiegate nel bando:considerata la complessa situazione finanziaria, amministrativa e gestionale in cui versa, registrata l’assenza di figure professionali dirigenziali nei settori di attività indicati, considerata la necessità di superare le diverse criticità (..) di poter offrire un contributo al mantenimento ed al rilancio dell’offerta culturale dell’Ente”. Nel dicembre 2013 non era ancora stato nominato il Cda e le decisioni venivano prese dal presidente Puglisi e dal commissario Cultrone. Accorinti alla prima nota non risponde, così il 15 ottobre 2014 la consigliera scrive una seconda interrogazione, sempre al sindaco, questa volta chiedendo lumi sulla possibile condizione d’incompatibilità o inconferibilità del presidente Maurizio Puglisi, che è anche presidente di quell’Associazione Nutrimenti Terrestri della quale fa parte, come socio Ninni Bruschetta, direttore artistico del Teatro.

“Nell’interrogazione del 15 ottobre- si legge nell’esposto- si chiedeva se fossero state disposte le dovute verifiche sul rispetto degli obblighi previsti dalle normative di riferimento in materia di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi pubblici per il doppio incarico ricoperto dal dott. Puglisi nella sua qualità di Presidente dell’Ente Autonomo Regionale Teatro Vittorio Emanuele, nominato con Determina sindacale n.13/75 del 30/08/2013 e di Presidente dell’Associazione “Nutrimenti Terrestri” registrata con forma giuridica di associazione di impresa come risulta da certificazione della Camera di Commercio del 25/09/2014 nella quale il Puglisi risulterebbe ricoprire la carica di Presidente dal 15 ottobre 1998 a tutt’oggi, salvo diverse modifiche intervenute successivamente alla data in cui viene fornita la risposta all’interrogazione (novembre 2014) del Sig. Sindaco di Messina”. Nella nota la Lo Presti sottolinea che l’associazione “Nutrimenti Terrestri” esercita l’attività di produzione di film didattici, culturali, sportivi e giornalistici, distribuzione e sviluppo del cinema e dello spettacolo e che l’E.A.R. Teatro esplica la propria prioritaria attività, nei settori della musica, lirica balletto, prosa, e inoltre nei settori della formazione, cinema, attività espositive, conservative, convegnisti che, editoriali e di altri generi di spettacoli. Un mese dopo, nel novembre 2014 Accorinti risponde ad entrambe le interrogazioni lasciando intatti i dubbi che avevano spinto la consigliera a rivolgersi al primo cittadino. “ Il contenuto della risposta- si legge nell’esposto alla Regione- non fuga i diversi dubbi di legittimità sorti circa il percorso intrapreso dall’Ente, in quanto l’Avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse non è mai stato revocato, né è stata fornita alcuna motivazione sulla scelta di procedere alla nomina dei due Direttori Artistici attraverso una procedura diversa da quella pubblicizzata, a coloro che vi hanno partecipato”.

In verità su quell’avviso non si è saputo più nulla neanche in merito alle altre figure professionali che venivano richieste sempre a titolo gratuito, compresi avvocati, commercialisti, giornalisti etc. Nella risposta alla prima interrogazione Accorinti sostiene che a prendere la decisione dell’avviso pubblico per la partecipazione a titolo gratuito sarebbe stato il commissario Cultrone in splendida solitudine: “autonomamente ha emanato l’avviso” in qualità di commissario, sostituendosi sia al Cda che al Presidente stesso (che era insediato sin da agosto) decisione che, scrive sempre il sindaco “non è stata condivisa dal presidente Puglisi. Inoltre nell’avviso pubblico nessun riferimento veniva fatto alle difficoltà economiche dell’Ente”. A onor di cronaca in quei giorni dopo le polemiche legate all’avviso “cercasi direttore gratis”, il presidente Puglisi alle domande dei giornalisti non palesò mai la contrarietà della decisione di Cultrone che invece avallò. Accorinti risponde anche in merito all’incompatibilità del presidente Puglisi: “Non risultano incompatibilità- scrive – per l’affidamento di incarichi pubblici a chi fa parte di associazione culturale privata senza fine di lucro anche se legale rappresentante. In particolare il dottor Puglisi non ricopre la carica di legale rappresentante dal 2002 e la visura camerale che porta ancora il suo nome in tale carica, come riferito dallo stesso non è mai stata aggiornata per problemi tecnici

Il sindaco spiega che è stata proprio l’esperienza acquisita con Nutrimenti Terrestri a rendere Puglisi il candidato ideale per la presidenza “abbiamo scelto un uomo di Teatro che del Teatro ha fatto la sua vita”. Ed aggiunge “per evitare qualsiasi conflitto il regolamento sul conferimento degli incarichi professionali approvato di recente dal Cda ha stabilito una totale incompatibilità tra l’affidamento di incarichi di qualsiasi natura e la carica di amministratore dell’Ente”. Va da sé che Presidente e Direttore artistico del Teatro Vittorio Emanuele sono componenti della stessa Associazione culturale. Infine, alla domanda sul perché a distanza di un anno e mezzo dall’insediamento non fosse stato depositato il curriculum di Puglisi, anche in questo caso Accorinti risponde che “c’è stato un mero errore materiale” e sarà depositato quanto prima.

Ma l’esposto non si conclude qui, perché la parte finale Nina Lo Presti la riserva al caso del sovrintendente Antonino Saija.

“L’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo ha nominato il 9 giugno 2014 il sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele, su designazione del CdA dell’Ente, il dott. Antonino Saija, che già ricopriva il ruolo di Presidente del Nucleo di Valutazione della Provincia regionale di Messina (nomina del 19 dicembre 2013) oltre che di Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Ato 3 idrico di Messina. Il T.U.EE.LL. prevede che i componenti degli organi tecnici non possono assumere incarichi o consulenze presso l’ente locale o presso istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo o vigilanza dello stesso; che parrebbero violate le disposizioni ed i criteri sanciti dall’A.N.AC. nell’individuazione dei componenti del Nucleo di Valutazione della Provincia Regionale; che appare amministrativamente imprudente ed in antitesi con i presupposti normativi del Testo Unico richiamati, che il Sovrintendente coincida con chi è a capo del Nucleo di Valutazione della Provincia Regionale, che a palese dimostrazione del controllo esercitato, esprime ben due componenti all’interno del CDA del Teatro (Giovanni Moschella e il vicepresidente Daniele Macris)”. Sulla nomina di Saija si è anche registrata la bufera con il Pd che ha evidenziato alcuni aspetti relativi al curriculum e che è finita al centro di un botta e risposta con il sovrintendente ed il cda con reciproche accuse e annunci di passaggi alle vie legali e giudiziarie.

Nell’esposto di febbraio Nina Lo Presti ha chiesto l’avvio di verifiche “ in quanto i comportamenti assunti dai soggetti di cui sopra potrebbero essere in aperto contrasto alle disposizioni normative vigenti in materia”. A differenza di Accorinti che ha risposto dopo 4 mesi all’interrogazione di luglio della Lo Presti,l’assessore regionale Li Calzi in 30 giorni ha dato seguito alle segnalazioni della consigliera, invitando Accorinti e Cda (che nel frattempo ha approvato un documento di pieno e incondizionato sostegno a Saija) ad avviare quelle verifiche finora più volte sollecitate da più parti e mai iniziate a proposito di eventuali ipotesi di incompatibilità e inconferibilità del vertice politico e amministrativo del Teatro Vittorio Emanuele.

Rosaria Brancato

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