Focus sulla raffineria, dibattito tra studenti ed esperti per conoscere le varie posizioni

Focus sulla raffineria, dibattito tra studenti ed esperti per conoscere le varie posizioni

Serena Sframeli

Focus sulla raffineria, dibattito tra studenti ed esperti per conoscere le varie posizioni

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martedì 14 Aprile 2015 - 07:18

La consulta provinciale di Messina ha organizzato un dibattito aperto agli studenti sulla Raffineria di Milazzo e sul futuro della Valle del Mela. La giornata si è conclusa con due convegni

La consulta provinciale di Messina ha organizzato sabato scorso, nell'ambito della commissione ambiente, un dibattito aperto agli studenti sulla Raffineria di Milazzo e sul futuro della Valle del Mela. L’incontro si è tenuto al teatro Trifiletti: il giornalista Antonio Mazzeo, l'assessore milazzese all'ambiente Salvatore Gitto, il responsabile del personale e dell'organizzazione della RAM Luca Franceschini, l'attivista di Legambiente Pippo Ruggeri hanno preso parte al dibattito, moderato dal giornalista Gianfranco Cusumano.

Gli studenti hanno vissuto un momento di formazione e hanno potuto apprezzare una varietà di posizioni su un tema sempre nell’occhio del ciclone. Dopo i Saluti del Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Messina, Francesco Greco che ha dichiarato come questo rappresenti un nuovo sentiero per la Rappresentanza Studentesca di occuparsi di problemi concreti, è intervenuta Emanuela Gitto, Presidente della Commissione Ecologia, Ambiente e Salute della CPS, e Domenico Aragona, Presidente della Commissione Territoriale Tirrenica 1 della CPS.

E’ intervenuto poi l'assessore Gitto, che ha sottolineato l'importanza dell'informazione su una tematica così sfaccettata, favorita dal sito internet gestito dal Comune; Antonio Mazzeo ha posto il problema della raffinazione petrolifera in termini globali. E' emerso, da alcuni dati da lui riportati, che questo modello di "sviluppo non è più sostenibile, e questo perchè le multinazionali petrolifere, tra cui la Q8 che detiene il 50% della RAM, non hanno più interesse a raffinare in Europa. Per avere un maggior profitto, è preferibile spostare le industrie nei paesi produttori o nei paesi in via di sviluppo, ormai principali acquirenti,dove la manodopera costa meno ed è meno sindacalizzata e ci sono meno direttive ambientali". Sulla presenza, ancora costante delle raffinerie in Sicilia, Mazzeo ha aggiunto che “potrebbe essere una manovra per ottenere le autorizzazioni dalla Regioni per delle trivellazioni che interesserebbero il territorio siciliano”.

Il responsabile di Legambiente, Pippo Ruggeri, si è concentrato sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico milazzese e sull'importanza della partecipazione giovanile alle attività ambientaliste. Successivamente è stato il momento dell'intervento del responsabile RAM Franceschini, che ha ribattuto alle affermazioni di Mazzeo, sostenendo che “la raffineria di Milazzo è una delle più avanzate e che tutti i cittadini di Milazzo dovrebbero esserne orgogliosi”. Franceschini ha poi risposto alle domande degli studenti sull'impatto ambientale e medico della raffineria riportando dei dati per cui il livello di inquinamento sarebbe inferiore al limite massimo.

Parte degli studi riportati sia da Franceschini che da Gitto è stata, in seguito, confutata da altri studi presentati da Giuseppe Maimone, presidente dell’associazione Adasc.

La giornata si è conclusa con due workshop; le tematiche affrontate dai ragazzi sono state molteplici: un gruppo, coordinato da Startup Messina, si è concentrato sulla capacità di fare impresa nel territorio e sulla necessità di un'espansione in ambito turistico, mentre l'altro, a cui ha partecipato Legambiente, ha dibattuto sui problemi ambientali del territori, proponendo l'istallazione di centraline elettriche in città per favorire l'acquisto di auto elettriche.

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