In vista dei due appuntamenti nel cartellone di AprilTeatro 2015, la Lute e l’Istituto Majorana hanno organizzato un’incontro con Spiro Scimone, che ha spiegato a studenti e partecipanti ai corsi della Lute i meccanismi che regolano la messinscena dei lavori scritti da lui.
Saliranno nuovamente sul palco del teatro Trifiletti con “Il cortile” i due attori Spiro Scimone e Francesco Sframeli, che con la loro presenza sul palcoscenico del Trifiletti hanno impreziosito il cartellone di AprilTeatro 2015, la rassegna teatrale organizzata dal Comune di Milazzo, assessorato Turismo e Cultura.
Su iniziativa della Lute Milazzo e dell’Itt “E. Majorana”, Spiro Scimone ha incontrato venerdì scorso, nell’Aula Magna dell’Istituto diretto da Stello Vadalà, una folta rappresentanza di studenti e di partecipanti ai corsi della Università della Terza età. Un evento importante, frutto di un lavoro sinergico che, secondo l’assessore Dario Russo, ha permesso di creare un’interazione tra Comune, scuola e cittadini.
Dopo il saluto del Dirigente scolastico che ha espresso soddisfazione per la presenza di Spiro Scimone, un autore e attore che può sembrare impegnato in una “forma di teatro divertente, ma così non è, perché le sue rappresentazioni richiedono attenzione e costituiscono una sorta di studio di fenomeni allarmanti della nostra società”, è stata la dott.ssa Luisa Marino, componente della Lute Milazzo, a mettere in evidenza l’attività della Compagnia Scimone-Sframeli sottolineando come i due attori messinesi siano oggi espressione di “un teatro calato nella contemporaneità, che mette a fuoco la crisi tra le generazioni e che è in grado di coniugare, con giusto equilibrio, il dramma e la comicità”.
Spiro Scimone ha ripercorso le fasi salienti della sua carriera artistica spiegando i meccanismi che regolano la messinscena dei lavori da lui scritti.
“Il primo impatto con il teatro – afferma Scimone – l’ho avuto al Liceo con la recitazione de “L’aria del continente” di Martoglio. Mi sono subito appassionato e ho capito che per riuscire ad emergere in campo teatrale bisogna agire con molta professionalità. Teatro è scambio di amicizia e vita tra attori e pubblico attraverso la finzione, un rapporto da consolidare con l’ascolto. I miei testi trovano concretezza sulla scena proprio nel momento n cui si riesce a creare una corrente emotiva tra autore, attore e spettatore. Bisogna, inoltre, avere cura dei particolari, per questo il teatro può essere definito un prodotto di alto artigianato. Il repertorio di drammaturgia contemporanea portato avanti con Francesco Sframeli segue la scia dei grandi autori del teatro del ‘900, da Beckett a Pinter, ma è anche attraversatoda venature di dialetto siciliano”.
La Compagnia Scimone Sframeli vanta un curriculum di assoluto rilievo in campo internazionale. Dopo aver ottenuto il premio UBUnel 1997, i lavori dei due artisti messinesi sono stati rappresentati nei più prestigiosi palcoscenici europei e sudamericani.
