Primo passo per salvare dall’estinzione i cani di mannara, antichissima razza siciliana

Primo passo per salvare dall’estinzione i cani di mannara, antichissima razza siciliana

Primo passo per salvare dall’estinzione i cani di mannara, antichissima razza siciliana

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lunedì 05 Maggio 2014 - 09:22

Parere positivo agli studi condotti dal team di ricerca coordinato dal dott. Luigi Liotta del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo messinese e dall’Associazione cinofila Samannara, relativi al censimento su tutto il territorio regionale di questa popolazione canina

L’Enci, Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, ha indetto il primo raduno ufficiale per la valutazione morfologica della popolazione esistente dei cani di mannara, propedeutico all’istituzione di un libro genealogico aperto, primo passo per il riconoscimento di razza, ove ammettere come capostipiti i soggetti ritenuti più tipici e quindi rispondenti allo standard.

Il raduno si terrà il prossimo 11 maggio, nell’ambito dell’Esposizione Nazionale Canina organizzata dal Gruppo Cinofilo Ennese presso il Palatenda di Contrada Scifitello, a Enna.

La decisione, in seguito agli studi condotti dal team di ricerca coordinato dal dott. Luigi Liotta del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo messinese e dall’Associazione cinofila Samannara, relativi al censimento su tutto il territorio regionale di questa popolazione canina e alla relativa caratterizzazione fenotipica utilizzata per la predisposizione di uno specifico standard morfologico provvisorio. Parere positivo anche da parte della Ctc, la Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico del cane di Razza presso il Ministero dell’Agricoltura.

Nel corso del Raduno una Commissione di esperti Giudici nominata dall’Enci e costituita da Salvo Tripoli (estensore dello standard provvisorio assieme a Dino Miceli, Florindo Arengi e Luigi Liotta) Antonino La Barbera, Riccardo Di Carlo, coordinati dal Prof. Nicola Iannelli, in rappresentanza della Ctc e docente del Dipartimento di Veterinaria, procederà all’esame morfologico ed alla misurazione dei soggetti che verranno presentati.

I giudici predisporranno un documento che verrà presentato alla Commissione Tecnica Centrale dell’Enci che valuterà se la quantità e la qualità dei soggetti valutati sarà idonea e sufficiente ad istituire il libro genealogico aperto e quindi al recupero e la fissazione della razza secondo i criteri zootecnici moderni prescritti dalla Federazione Cinologica Internazionale (Fci).

In questo contesto, Samannara, l’Associazione cinofila istituita per il recupero e la salvaguardia di questa popolazione canina e presieduta dal dott. Florindo Arengi, parte attiva di ogni attività svolta sia di natura tecnica che divulgativa, non nasconde la soddisfazione per il risultato raggiunto e sottolinea come il raduno della prossima settimana non rappresenti “il punto di arrivo” dell’iter di riconoscimento ufficiale della razza bensì “il punto di partenza”.

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