Ancora silenzio sui letturisti Amam, probabili anomalie nella gara d'appalto

Ancora silenzio sui letturisti Amam, probabili anomalie nella gara d’appalto

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Ancora silenzio sui letturisti Amam, probabili anomalie nella gara d’appalto

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lunedì 20 Gennaio 2014 - 19:38

Commissione consiliare dedicata alla vicenda dei letturisti Amam e della gara d'appalto che ha assegnato il servizio ad una ditta catanese. La consigliera Antonella Russ ha incalzato un membro del Cda Amam sulla condizione dei lavoratori, Daniele Zuccarello si è soffermato su alcuni aspetti poco chiari.

Ancora nessuna notizia per i letturisti dell’Amam che ormai da mesi attendono di sapere se resteranno definitivamente senza lavoro o se c’è ancora qualche possibilità, nessuna notizia neanche per la ripresa del servizio che nel frattempo è stato sospeso. Con inevitabile danno per le casse comunali. La gara d’appalto per l’affidamento del servizio per i prossimi due anni è stata vinta dalla ditta Ati di Catania, a breve dovrebbe arrivare la firma del contratto ma in ballo ci sono due ricorsi al Tar di Catania presentati dalle altre due imprese che avevano partecipato alla gara. Nel frattempo dunque si resta nel limbo. A chiedere chiarimenti su quale sarà il futuro immediato per quei lavoratori della cooperativa che per circa dieci anni aveva operato per l’Amam è stata la consigliera Antonella Russo che già dallo scorso agosto fa pressing sull’amministrazione comunale affinché si trovi una soluzione. Il bando non prevede infatti alcuna continuità occupazionale e anche se la ditta si è impegnata informalmente ad assumere 18 dei 32 letturisti inizialmente impiegati e con contratti part time, al momento non ci sono garanzie. In commissione la consigliera Russo ha incalzato il membro del Cda dell’Amam Michele Caudo che ha ribadito che non era possibile mantenere gli stessi livelli occupazionali nel nuovo bando e che l’Amam non aveva obbligo alcuno nei confronti di questi operatori che di fatto lavoravano per una cooperativa e non direttamente per l’Amam.

Le polemiche però non finiscono qui perché anche altri consiglieri comunali chiedono chiarezza sul bando e sulle procedure di affidamento della gara d’appalto. Il capogruppo dei Progressisti democratici Daniele Zuccarello ha raccolto tutta la documentazione relativa all’iter seguito in questi ultimi mesi e rilevato, insieme ad altri colleghi, una serie di anomalie che dovranno essere chiarite. Innanzitutto i consiglieri hanno segnalato che nell’appalto di gara tra i requisiti di capacità tecnica e professionale si chiedeva che l’aggiudicatario dimostrasse di aver effettuato dal 2009 al 2011 almeno 250 mila letture di contatori idrici. Requisito che a quanto pare manca alla ditta catanese. Nella relazione redatta lo scorso 25 novembre per rispondere ad alcune richieste avanzate dall’Amam, l’Ata spiega di aver svolto negli ultimi tre anni la lettura di un numero di contatori sicuramente superiore a quella richiesta dal bando, anche se i contatori riguardavano misuratori di energia elettrica e gas e che questa circostanza non può costituire un vizio nell’offerta formulata. Ma il bando parla chiaro. Poi puntano il dito contro un ribasso troppo alto che pare abbia gravato sui 19.351,58 euro previsti nel capitolato per oneri per la sicurezza e dunque non soggetti al ribasso. La società risponde anche su questo punto attraverso quella relazione, negando di aver applicato ribassi su quell’importo. Altro passaggio da chiarire: il capitolato prevede che la ditta appaltatrice debba disporre di una sede operativa in città, dotata di telefono, fax, posta elettronica e pc operativi con connessione internet, presidiata continuativamente nella fascia oraria 8,30 – 17,30, dal lunedì al venerdì. Al momento però pare che la ditta non abbia alcuna sede, ha spiegato Zuccarello. Dunque sarà necessario approfondire la vicenda per chiarire i tanti dubbi e rendere tutto il percorso il più trasparente possibile.

F.St.

Un commento

  1. Storia messinese..
    Cooperative in salsa messinese ( vecchia storia..) nate allo scopo di creare lavori provvisori sino al miracolo ( atm ha assunto i parcheggiatori, il teatro Vittorio ha assunto le maschere ) di una stabilizzazione futura. Rimane il dato ahimè economico che nella crisi i primi posti a saltare sono i lavori generici non specializzati . L’assurdo e’ che taluni fortunati (esempio gli ex parcheggiatori oggi atm) fanno pure causa all’azienda per indennità di posizione. Chi ha creato il sistema ?

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