Marinello, Salina e Capo Peloro. Per la Uil Fpl le riserve naturali sono gestite male

Marinello, Salina e Capo Peloro. Per la Uil Fpl le riserve naturali sono gestite male

Silvia Mondi

Marinello, Salina e Capo Peloro. Per la Uil Fpl le riserve naturali sono gestite male

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giovedì 09 Luglio 2015 - 11:33

Il sindacato chiede l’intervento dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente perché ritiene che la gestione delle tre riserve naturali soffra di numerosi problemi

La Uil Fpl richiama nuovamente l'attenzione dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per un doppio scopo: quello di tutelare il patrimonio delle Riserve Naturali di Marinello, Salina e Capo Peloro, attualmente "dimenticate", e quello di mettere gli operatori, i quali avrebbero dovuto osservare i compiti istituzionali affidatagli per quelle zone, in condizioni di poter svolgere regolarmente le loro attività lavorative.

"Nessuna attenzione e sensibilità sulla gestione delle riserve naturali protette di competenze della ex provincia regionale" è questo l'oggetto del comunicato della Uil Fpl che oggi chiede che venga data la giusta importanza alle Riserve Naturali del nostro territorio.

Il segretario provinciale Giuseppe Calapai, infatti, sottolinea le gravi criticità del servizio scarsamente attenzionato negli anni e le cui cause sembrano non aver niente a che vedere con la soppressione degli Enti. La Uil Fpl si domanda che fine abbiano fatto i mezzi acquistati dalla Regione Sicilia per le operazioni di tutela e controllo.

Tre le Riserve Naturali in cui sono gravi le mancanze di strumentazioni necessarie al fine di portare avanti i lavori. Una tra tutte, l'Area protetta della Riserva di Laghetti di Marinello, ampio territorio che si estende per circa 380 ettari ed in cui le operazioni di controllo negli anni sono state effettuate senza un efficiente mezzo di servizio; ragion per cui il personale è costretto a girare a piedi. Ma non finisce qui.

Pare infatti che nell'Area protetta della Riserva Naturale di Salina, la sede acquistata, a suo tempo, dalla Regione Sicilia non sia mai risultata effettivamente operativa e funzionale per gli usi per la quale era stata acquistata.

Infine, l'area protetta Riserva Naturale Laguna di Capo Peloro. Qui il personale di sorveglianza sembra sia stato sollevato dall'incarico di vigilare il territorio senza motivazioni specifiche. La Uil Fpl si chiede quindi chi è attualmente incaricato a controllare la zona.

Numerosi, dunque, i disagi degli operatori e scarsa la vigilanza che dovrebbe essere effettuata secondo le normative vigenti sulle aree protette. La Uil Fpl adesso attende risposte da parte dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente affinchè venga fatta chiarezza sulla questione.

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