Inaugurata la "trazzera degli incazzati", la "via dell'onestà" realizzata grazie ai soldi del M5S

Inaugurata la “trazzera degli incazzati”, la “via dell’onestà” realizzata grazie ai soldi del M5S

Rosaria Brancato

Inaugurata la “trazzera degli incazzati”, la “via dell’onestà” realizzata grazie ai soldi del M5S

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venerdì 31 Luglio 2015 - 22:04

Da oggi è percorribile la "trazzera degli incazzati", la strada alternativa dopo il crollo del viadotto Hymera realizzata grazie alle somme messe a disposizione dai deputati regionali. "La via dell'onestà" è costata 300 mila euro, è stata ultimata in 37 giorni. "Lo facciamo da opposizione immaginate cosa potremmo fare al governo". E spunta il cartello con il divieto di transito a Crocetta. Fotogallery

L’hanno chiamata “la trazzera degli incazzati”, ed è la prova che le cose si possono fare anche nella Sicilia divisa in due dal crollo di un viadotto in autostrada e che secondo gli annunci sarebbe stato riparato in pochi mesi ed invece siamo ancora all’apertura delle buste. E’ la trazzera dei grillini perché è stata realizzata grazie ai soldi che i deputati del M5S accantonano ogni mese dalla loro indennità, nonché ad una serie di iniziative collaterali (anche una raccolta “auto ad auto” invece che porta a porta), per arrivare a quota 300 mila euro e dare agli automobilisti siciliani, sfiancati dai disagi legati al crollo del viadotto Hymera, la possibilità di una via alternativa e di poter risparmiare circa 40 minuti di tempo ed una ventina di km.

Simbolicamente l’hanno battezzata via dell’onestà, ed il taglio del nastro non è stato quello classico, in pompa magna e con squilli di tromba, ma è stato quasi una festa semplice, senza fronzoli, una festa concreta. Tra i cartelli è spuntato anche quello con il volto del governatore Crocetta e con il divieto di transito alla “casta”.

Certo, è una “trazzera” messa a nuovo, ma è l’unica alternativa valida nonostante sin dai primi giorni del crollo l’assessore regionale Pizzo avesse annunciato, ed era ancora primavera, la riapertura ad agosto. Neanche a dirlo nei prossimi giorni saranno aperte le buste e adesso si parla, salvo sorprese, ricorsi, intoppi, di consegna dei lavori entro novembre, ma noi utenti della Messina-Palermo e vittime del viadotto Ritiro sappiamo già che quel viadotto resterà una ferita aperta ancora per moltissimo tempo, a dispetto dei proclami.

La trazzera degli incazzati è stata realizzata a 50 giorni dall’annuncio ed in 37 giorni dall’avvio dei lavori. Tempi record per i siciliani abituati ai 20 anni per lo svincolo Giostra-Annunziata (e non siamo ancora alla fine) ai 40 della Messina Palermo, ai 18 della via Don Blasco, che è appena diventata “maggiorenne”. Ci sarà un diluvio di reazioni negative da parte della politica siciliana, ma gli automobilisti da oggi potranno percorrerla, sia pure a 20 km orari.

“Promessa mantenuta: inaugurata in tempi record via dell'onestà, la scorciatoia 5stelle per bypassare l'interruzione della A19” commentano i grillini nel corso dell’inaugurazione con la classica sforbiciata al nastro “che sa tanto anche di sforbiciata ai disagi delle migliaia di siciliani, costretti ad inerpicarsi in macchina sulle montagne di Polizzi per passare dalla Sicilia orientale a quella occidentale e viceversa”. Chi sarà diretto a Catania da Palermo potrà uscire a Scillato e, attraverso la nuova arteria, potrà rientrare a Tremonzelli. Uscita a Tremonzelli e rientro a Scillato, invece, per chi viaggerà in direzione opposta.

“Certo, non è l'autostrada – dicono i deputati M5S – ma un'enorme valvola di sfogo e la prova che già siamo forza di governo, che fa, mentre Crocetta e Renzi si limitano agli spot. L'autostrada, purtroppo, dorme ancora nei cassetti delle belle intenzioni del governo e con tempistiche che si allungano misteriosamente ad ogni annuncio. Ci auguriamo che sia pronta entro novembre come dicono. Noi, per le notizie che ci hanno dato alcuni esperti, siamo pronti a scommettere il contrario, anche se faremo di tutto per velocizzare le operazioni. Queste sono tempistiche da terzo mondo, che non tengono conto degli enormi disagi dei cittadini e delle imprese che stanno letteralmente collassando”.

La strada, finanziata dai deputati regionali del Movimento, tramite la restituzione di parte dei loro stipendi, è la sistemazione di una regia trazzera, riportata in vita da due imprese del luogo nei giorni immediatamente successivi al crollo del ponte. Il tratto è lungo circa un chilometro e largo cinque metri e mette in comunicazione la Ss 643 con la Sp 24, che a loro volta immettono agli svincoli di Scillato e Tremonzelli. La scorciatoia è costata poco più di 300 mila euro, ed è stata realizzata in calcestruzzo, con canali di gronda e guardrail, segnaletica verticale ed orizzontale ed un impianto semaforico (il primo nella storia di Caltavuturo) posto a ridosso della trazzera, nel brevissimo tratto dove la circolazione avverrà a senso unico alternato.

Ci sono delle limitazioni, come il limite di velocità a 20 chilometri orari e l’inibizione alla circolazione ai mezzi pesanti, superiori alla tre tonnellate e mezzo, ma è già tanto per una Sicilia con strade da terzo mondo.

“Più che una cerimonia di inaugurazione, – precisa il deputato regionale Giancarlo Cancelleri – è una festa con centinaia di cittadini, attivisti M5S, deputati regionali e nazionali del movimento, compreso il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, sindaci dei paesi limitrofi alla trazzera e i titolari delle imprese che hanno realizzato l'opera a tempo di record. Gli operai non si sono certo risparmiati, come è giusto che sia quando ci si deve sbracciare per mettere fine nel più breve tempo possibile ad un’enorme disagio, che solo chi è comodamente seduto su morbide poltrone, al fresco di potenti condizionatori, può non capire. In questi giorni abbiamo ricevuto il plauso di una miriade di cittadini sfiancati fisicamente, ma anche economicamente da questa dramma. Perché di un dramma si tratta”.

A pioggia però sono arrivate le polemiche. Ironico l’assessore regionale alle infrastrutture Pizzo che ha definito la strada pericolosissima: “Se uno piuttosto che prendere l'ascensore si butta dal balcone arriva prima. E' una metafora ma rende l'idea". All’esponente della giunta Crocetta il Movimento ha ricordato che quotidianamente le strade siciliane fanno vittime: “Si occupi, assieme al resto del governo di evitare quelle, e, magari, di pensare alla sicurezza delle infrastrutture siciliane che definire disastrose è un eufemismo”.

Su facebook Cancellieri, che nel 2012 era il candidato alla Presidenza della Regione per i 5Stelle e che in caso di urne anticipate lo sarebbe ancora, ha postato la foto della via dell’onestà aggiungendo: “in 37 giorni abbiamo rispettato l'impegno di riaprire una strada alternativa. Questo lo facciamo oggi da opposizione, immaginate cosa potremmo fare al governo".

E mentre si taglia il nastro in un mese ed una settimana alla “trazzera degli incazzati”, sul fronte Hymera lunedì l'Anas aprirà le buste per l'affidamento dei lavori sul viadotto e la costruzione della bretella autostradale. Stando alle previsioni ufficiali entro novembre i lavori “dovrebbero essere ultimati”, ma i siciliani sanno che il condizionale in questi casi non solo è d’obbligo ma è un imperativo, è una tristissima realtà. Quel che più colpisce in questa vicenda è che la via dell’onestà i grillini l’hanno pagata di tasca propria, con i soldi delle indennità, perché quei soldi, val la pena ricordarlo, sono i soldi della collettività, sono i nostri.

Ed è bello per una volta pensare che i miei soldi hanno contribuito a risolvere un problema di tutti, anche se non dovessi mai percorrere quella trazzera, e limitarmi a restare in fila per due ore, sul viadotto Ritiro……per il quarto anno consecutivo (senza commentare nulla su altre notevoli indennità intascate nonostante i nostri vergognosi disagi).

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Non fate caso alle parole dell’assessore alle infrastrutture PIZZO, uno dei tanti politici siciliani che vive di politica,non sanno fare altro che bla bla bla,come tanti nel Consiglio Comunale di Messina senza arte ne parte, e chi la possiede usa l’indennità per alzare la loro qualità della vita invece di restituirla ai messinesi. Il gesto del MOVIMENTO 5 STELLE è certamente simbolico, non risolve il problema, ma è un segnale di speranza, si può fare politica senza pensare che uno scranno di Presidente o di Consigliere all’Assemblea Regionale Siciliana o in un Consiglio Comunale o in una Circoscrizione sia un posto di lavoro per chi è disoccupato. Il limite dei mandati nelle diverse istituzioni dovrebbe essere scritto in COSTITUZIONE.

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  2. Non fate caso alle parole dell’assessore alle infrastrutture PIZZO, uno dei tanti politici siciliani che vive di politica,non sanno fare altro che bla bla bla,come tanti nel Consiglio Comunale di Messina senza arte ne parte, e chi la possiede usa l’indennità per alzare la loro qualità della vita invece di restituirla ai messinesi. Il gesto del MOVIMENTO 5 STELLE è certamente simbolico, non risolve il problema, ma è un segnale di speranza, si può fare politica senza pensare che uno scranno di Presidente o di Consigliere all’Assemblea Regionale Siciliana o in un Consiglio Comunale o in una Circoscrizione sia un posto di lavoro per chi è disoccupato. Il limite dei mandati nelle diverse istituzioni dovrebbe essere scritto in COSTITUZIONE.

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  3. “Ci sarà un diluvio di reazioni negative da parte della politica siciliana” se dovessero parlare verranno sommersi da un diluvio di pernacchie

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  4. “Ci sarà un diluvio di reazioni negative da parte della politica siciliana” se dovessero parlare verranno sommersi da un diluvio di pernacchie

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  5. veramente c’è stato uno…quell’essere di grande utilità di faraone..uomo di grandi virtù, intransigenza e onestà…a parte una piccola inchiesta per peculato nella regione Sicilia del 2014 grazie alla quale del signore a tutt’oggi ancora non si vedono le dimissioni (lupi docet)..

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  6. veramente c’è stato uno…quell’essere di grande utilità di faraone..uomo di grandi virtù, intransigenza e onestà…a parte una piccola inchiesta per peculato nella regione Sicilia del 2014 grazie alla quale del signore a tutt’oggi ancora non si vedono le dimissioni (lupi docet)..

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  7. Benedetto XVII 1 Agosto 2015 18:59

    D’accordo che non si risolvono così i problemi della Sicilia o del Paese, però che bell’esempio di spirito di servizio !!!
    Ricordiamocelo al momento del voto.

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  8. Benedetto XVII 1 Agosto 2015 18:59

    D’accordo che non si risolvono così i problemi della Sicilia o del Paese, però che bell’esempio di spirito di servizio !!!
    Ricordiamocelo al momento del voto.

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