La rete degli studenti medi scrive ai candidati governatori: "Garantire il diritto alla studio"

La rete degli studenti medi scrive ai candidati governatori: “Garantire il diritto alla studio”

La rete degli studenti medi scrive ai candidati governatori: “Garantire il diritto alla studio”

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giovedì 25 Ottobre 2012 - 09:41

Si sono impegnati in questi mesi di campagna elettorale a puntare l'attenzione sulle problematiche della scuola in Sicilia. Dopo la manifestazione del 12 ottobre scorso in tutte le piazze della Sicilia, oggi i ragazzi della rete degli studenti medi scrivono ai candidati governatori alla presidenza siciliane per proporre il loro punto di vista per l'affermazione del diritto allo studio. I tagli alla scuola perpetrati negli anni il problema principale da cui scaturiscono tutti gli altri

A pochi giorni dal voto la Rete degli Studenti Medi Sicilia, attraverso una lettera, ha chiesto ai candidati governatori di esprimersi in maniera netta e chiara ma soprattutto di impegnarsi a favore di una delle questioni maggiormente sentite dai giovani e dagli studenti siciliani, ovvero quella riguardante il diritto allo studio. Al centro della lettera la critica ai tagli alla scuola, attuati prima dal governo Berlusconi e poi dal governo Monti, “un sistema che nell’ultimo decennio ha distrutto la Sicilia”.

“I tagli regionali di 80,7 milioni di euro effettuati alla pubblica istruzione e alla cultura, i tagli di 50 milioni effettuati al trasporto pubblico ed infine di 100 milioni ai fondi per le autonomie locali con i quali i comuni dovrebbero garantire i servizi agli studenti, dimostrano come la scuola nella nostra isola non è considerata una priorità su cui investire per lo sviluppo e la crescita del territorio – si legge nella lettera -. Si tratta di gravi misure che hanno avuto risultati drastici come ad esempio l’aumento dei costi dei trasporti e dei libri, la mancanza di investimenti per l’edilizia scolastica con la conseguenza che l’85% degli edifici scolastici non è a norma antisismica, la mancanza di servizi per gli studenti come i trasporti e le mense, classi sempre più affollate, l’aumento della dispersione scolastica al 26% e la disoccupazione giovanile al 32,6 %. I tagli alla scuola e quelli agli enti locali hanno inciso negativamente sull’offerta formativa penalizzando l’intera popolazione scolastica”.

Non solo critiche, ma anche proposte: “Crediamo che sia urgente e necessaria la realizzazione da parte del prossimo governo regionale di una legge quadro sul diritto allo studio. Solo la realizzazione di queste legge, che ovviamente deve essere finanziata e poi attuata, può permettere la rimozione di quegli ostacoli che impediscono l’affermazione del diritto allo studio, quindi anche l’eliminazione dell’abbandono scolastico e la garanzia per tutti gli studenti di poter accedere all’istruzione e poter raggiungere il massimo successo formativo. E la rimozione di questi ostacoli – prosegue la nota – a nostro parere deve avvenire prevedendo borse di studio, contributi per l’acquisto di libri di testo e materiale didattico, contributi da parte degli enti locali per l’istituzione di biblioteche scolastiche e cittadine, finanziando inoltre i servizi mensa, promuovendo i servizi di trasporto scolastico, predisponendo interventi a favore dei disabili, degli immigrati, degli studenti lavoratori, garantendo agevolazioni per la fruizione di musei, cinema, teatri e provvedendo alla messa in sicurezza delle scuole. Tutte misure queste che quindi dovranno essere inserite in questa legge”.

“Come Rete degli Studenti Medi, insieme alla Flc Cgil, in questi mesi di campagna elettorale abbiamo voluto accendere i riflettori sui problemi della scuola portando nelle nostre scuole sin dal primo giorno del nuovo anno scolastico, e anche nelle nostre piazze il 12 Ottobre scorso, le nostre denunce e le nostre proposte – ha concluso la Rete degli Studenti Medi -. Crediamo che chi sarà al governo della Sicilia dovrà investire sull’istruzione farne una priorità nell’azione di governo se davvero si vuole che qualcosa cambi per la Sicilia e per suoi giovani e se si vuole contribuire all’uscita dalla crisi e allo sviluppo economico e sociale in cui versa la nostra regione”.

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