Il musical di Madre Teresa il 22 al Vittorio Emanuele e l'appello dell'Help center

Il musical di Madre Teresa il 22 al Vittorio Emanuele e l’appello dell’Help center

Rosaria Brancato

Il musical di Madre Teresa il 22 al Vittorio Emanuele e l’appello dell’Help center

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giovedì 18 Dicembre 2014 - 16:35

Si terrà il 22 al Teatro Vittorio Emanuele lo spettacolo "Madre Teresa, il musical", il cui ricavato andrà in beneficenza all'Help Center di piazza Stazione. Lo studio medico che in un anno e mezzo, grazie a 30 volontari ha assicurato oltre 5 mila visite, ha bisogno del contributo di tutti. Servono farmaci, apparecchiature per dare risposte a chi non ha niente.

Sarà la notte della solidarietà, la festa della solidarietà. Deve esserlo, perché in una città in cui il 50% delle persone che si rivolgono all’Help center di piazza stazione è composto da nuovi poveri, quelli che fino a ieri avevano una vita normale e si sono svegliati dentro la bufera, non si può far finta di non vedere. Nessuno sta bene se il vicino non sta altrettanto bene. Ecco perché Madre Teresa il musical, che andrà in scena lunedì 22 al Teatro Vittorio Emanuele è un appello al cuore dei messinesi che va ben al di là dell’obiettivo immediato: raccogliere fondi per l’acquisto di farmaci e di un ecocolordoppler destinato all’Help center.

E’ un appello affinchè questa struttura, nata da un incontro per strada tra il dottor Francesco Certo, responsabile del centro ed il direttore della Caritas Gaetano Tripodo, cresca perché contemporaneamente sta crescendo, purtroppo, la domanda di aiuto. In un anno e mezzo hanno ricevuto assistenza medica (grazie a 30 professionisti) oltre 5000 persone.

“Sono belle notizie per quello che si fa- ha commentato Certo- ma brutte per quello che si vede. Noi stiamo cercando di fare ogni giorno di più ma abbiamo bisogno del contributo di tutti. Abbiamo già raccolto 6 mila euro ed anche chi ci fornisce farmaci e apparecchiature lo fa a costi minimi. Per questo vorrei che lo spettacolo del 22 fosse la festa della solidarietà”.

Madre Teresa, il musical ( di Castellacci e Paolicelli) ha una bellezza che va oltre lo spettacolo lo stesso, perché nasce per aiutare gli altri e nasce grazie allo spirito di volontariato che anima tutti, da chi ha cucito i costumi di scena fino a chi ha messo a disposizione i teatri. Lo spettacolo, messo in scena dalla comunità di San Paolino, regia di Gianni Rizzo, si è “sposato” con la causa di beneficenza dell’Help center ed ha già alle spalle 9 repliche, anche in provincia. Il 22 dicembre Madre Teresa ci parlerà dal Teatro Vittorio Emanuele (concesso gratuitamente), con inizio alle 20.30. Il ricavato andrà integralmente all’Help center, i biglietti hanno un costo simbolico, 10 euro, ne sono stati venduti già 800 ed è possibile acquistarli anche la sera stessa oppure recandosi all’associazione o chiamando il 330850280 o il 3934301929. Non poteva esserci “testimonial” migliore che la “matita di Dio” per ricordare ai messinesi quante bambini, quante famiglie, quanti anziani, oggi, dietro la nostra comoda abitazione non hanno un tetto, o un’assistenza sanitaria, o un pasto caldo. Non hanno niente. L’Help center, che vede insieme Terra di Gesù, Caritas e Santa Maria della strada in numerosi progetti ha voglia di crescere e non fermarsi al dormitorio 12h o allo studio medico, vuol dare aiuti sempre maggiori, magari con strutture in grado di accogliere 24h. Per questo lo spettacolo sarà anche occasione per raccogliere fondi ed è prevista anche la mostra di Paolo Grasselli le cui opere potranno essere acquistate ed il ricavato andrà in beneficenza.

“Tutto è nato in oratorio- ha aggiunto Gianni Rizzo- E dobbiamo tutto allo spirito volontaristico, ci sono state madri di famiglia che hanno cucito gli abiti, altri che hanno provveduto alla scenografia e se stiamo andando in scena, ogni volta, grazie a 60 persone,lo dobbiamo al fatto che ognuno ha voluto contribuire in qualche modo”.

Terra di Gesù, ha ricordato il dottor Certo, “è anche Africa, non dimentichiamo che siamo riusciti a realizzare un ospedale in Congo. Se l’Help center è cresciuto lo si deve a chi, come loro, ci sta aiutando. Spesso non ci pensiamo, ma chi sta in strada per 24 ore è già ammalato, perché non ha come lavarsi, vestirsi, non ha niente. E purtroppo ormai da noi vengono decine di messinese, di bambini, di persone che non hanno più alcuna tutela”.

Da qui l’appello al cuore dei messinesi, per un piccolissimo gesto che però sarà anche occasione per partecipare ad una “festa” e non dimenticare che Natale dovrebbe essere soprattutto questo: riflessione e non shopping.

“E’ vero, i nuovi poveri sono soprattutto gli italiani- ha concluso Accorinti- L’occidente ormai è malato, ha messo il denaro al centro. Ormai Emergency sta realizzando sedi in Italia perché non solo ci sono quelli che altri chiamano stranieri, ma anche perché ci sono i nuovi poveri. Per questo con Gino Strada,la Borsellino e Crocetta abbiamo un progetto, creare un poliambulatorio all’ex Margherita, sperando che possa diventare qualcosa di più, un ospedale”.

Madre Teresa ci aspetta tutti, il 22 dicembre al Vittorio Emanuele, non solo per svegliare le nostre coscienze e commuoverci, ma perché è un dovere degli uomini guardare l’umanità che è sempre in chi abbiamo di fronte, anche se non ha un tetto, non ha abiti, non ha macchinoni, non ha status, non ha successo, non ha tutte quelle mille cose inutili alle quali, stupidamente, continuiamo a dare importanza.

Rosaria Brancato

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