In 26 giovani hanno fatto un sogno. Senza sapere che a Messina il Pd non sa sognare

In 26 giovani hanno fatto un sogno. Senza sapere che a Messina il Pd non sa sognare

Rosaria Brancato

In 26 giovani hanno fatto un sogno. Senza sapere che a Messina il Pd non sa sognare

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domenica 19 Ottobre 2014 - 06:26

A settembre 26 Giovani Dem hanno firmato un appello per organizzare la Festa dell'unità. prima pietra di un nuovo Pd. Ebbene, sono stati solo in 14 a contribuire alle spese. Nessun deputato ha messo un euro, e dei 13 consiglieri comunali hanno dato sostegno solo in 6. Il Pd degli eletti, generosi in tempi di tesseramenti, patronati ed elezioni, ha chiuso la porta ai giovani. Ma la Festa si farà lo stesso.

Loro hanno fatto un sogno. E hanno pensato che per realizzarlo sarebbe bastato crederci. Loro non hanno nostalgie di ciò che non hanno vissuto, ma in questo sogno c’era la salsiccia e un bicchiere di vino, c’erano i volontari, l’autogestione e la parola unità. Loro hanno fatto un sogno e non sapevano che a Messina il Pd non sa sognare. Senza saperlo, i 26 Giovani Dem hanno sognato quel che i loro papà organizzavano quando c’erano le Feste dell’unità, quando c’erano i comunisti, i Ds, i PDS, le canzoni di Fossati, De Andrè, Gaber, le feste si organizzavano in autogestione, c’era il dibattito e non doveva mancare il fumo della salsiccia arrostita ed il bicchiere di vino. I Giovani Dem a settembre hanno fatto un sogno: organizzare la Festa dell’unità a Messina perché “occorre reagire alla rassegnazione che condanna all’impotenza. Per tracciare nuove rotte bisogna uscire dalla palude e navigare in mare aperto”. Ma lon sapevano che a Messina il Pd non sa sognare. Così dal 24 al 26 ottobre a Piazza del Popolo ci saranno i dibattiti, le mostre, la musica, il vino, le associazioni, la lotteria, ma non ci sarà quel Pd che li ha lasciati soli.

Oggi vi racconto la storia di Alba Marino, Guglielmo Sidoti, Andrea Aliotta, Simone Coletta, Sebastiano Rizzotto, Daniele Chiara, Christian Campo (e dei loro compagni) che in un pomeriggio di settembre hanno chiamato il Pd a raccolta, invitando ad uno scatto di orgoglio per costruirlo davvero questo Pd, e tutti a dire, “bravi, belli, è giusto”. Ma poi li hanno lasciati a sbrigarsela da soli, “che se la facciano da soli questa stupida festa dell’unità visto che non vogliono cappelli da metterci sopra, non vogliono passerelle e posti riservati in prima fila, visto che non mi hanno telefonato per chiedermi aiuto”. Che se la facciano da soli visto che non hanno voti e hanno solo questa stupida voglia di parlare di politica e sono convinti di essere il futuro ed il presente e non sanno che il loro futuro e il loro presente ce lo siamo mangiati noi. In verità i Giovani Dem non hanno chiesto soldi, hanno fatto un appello a quanti volessero dare una mano all’autogestione. La Feltrinelli era piena di soloni quando l’11 settembre i 26 hanno annunciato l’idea. Tutti a dire “ma che bravi, ma che belli”. Così Alba, Guglielmo e gli altri i sono messi al lavoro. La festa si farà e si farà grazie a loro, che hanno organizzato tutto. Ci sarà una lotteria come nelle vecchie feste dell’unità di paese, ci saranno gli stand del Pd e i gazebo delle associazioni, i dibattiti la musica e il resto. Ma del Pd degli eletti sapete in quanti hanno risposto? In 14… Ecco l’elenco (pubblicato anche su facebook) di quanti hanno messo mano al portafoglio: Paolo David, Giuseppe Santalco, Daniele Zuccarello, Claudio Cardile, Donatella Sindoni, Pietro Iannello ( consiglieri comunali e che hanno messo 100 euro a testa), poi Emilio Fragale, Santi Interdonato, Patrizio Marino, Paolo Barbera, i tre presidenti di quartiere Francesco Palano Quero, Santino Morabito, Lino Cucè. Infine il segretario provinciale Basilio Ridolfo che oltre a mettersi a disposizione ed a dare un contributo come segreteria ne ha dato un altro personalmente. All’appello hanno risposto in 14……. E su 13 consiglieri comunali delle liste Pd hanno contribuito solo in 6, meno della metà. Per il resto silenzio. Dall’elenco che ho appena reso mancano i deputati regionali e nazionali.

Non stiamo parlando di un movimentuccio di periferia ma del Pd di Messina, quello del 30% degli eletti in Consiglio comunale, quello che alle primarie chiama migliaia di persone (vivi, morti e resuscitati), quello che ha il triplo dei circoli di Milano, quello dei signori delle tessere. Stiamo parlando di eletti che fanno spuntare patronati come i funghi in autunno, che diventano straordinariamente generosi quando inizia la campagna tesseramenti, che in occasione delle convention portano più pullman che ai concerti di Vasco Rossi. Nessuno di questi ha saputo spendere un euro per la festa del Pd, sotto le cui bandiere sono stati eletti. Non ho dubbi che si tratti di un equivoco. L’appello è stato fatto alla Feltrinelli, poi in assemblea alla presenza del segretario regionale, poi c’è stato il tam tam ed infine, anche ammettendo che i più anziani non usino facebook, non voglio pensare che non leggano giornali, non guardino tv e siano diventati pure sordi. Non ho dubbi che la deputazione, Maria Tindara Gullo, Franco Rinaldi, Filippo Panarello, Pippo Laccoto, e i consiglieri comunali eletti nelle liste Pd, con in testa la presidente Emilia Barrile, e poi Nicola Cucinotta, Carlo Cantali, Simona Contestabile, Francesco Pagano, Antonella Russo, Benedetto Vaccarino, daranno una mano ad una Festa che appartiene ad un’idea, la stessa che li ha portati su quelle poltrone. Nessuno diventerà un po’ più povero o meno potente per averlo fatto. Mi auguro che facciano lo stesso anche i dirigenti del partito, i leader, gli esponenti di primo piano ed i “vecchi saggi” che in passato hanno avuto tanto dal Pd. In realtà questa Festa dell’unità avrebbe dovuto organizzarla il “Pd ufficiale”, lo stesso che lo ha ridotto a brandelli. Lo vogliate o no questi ragazzi prima o poi saranno il Pd: “Siamo nativi Democratici e non riusciamo a vivere di ricordi e nostalgie, ma abbiamo necessità di costruire una nostra positiva memoria politica e partitica. Dal 2007 ad oggi, in riva allo Stretto, riusciamo a ricordare ben poco per cui possa dirsi orgogliosi di essere Democratici. Per questo ci siamo intestarditi nell'organizzare una dignitosa Festa dell'Unità. Con chi, come noi, vuole dimostrare di tenere a questo partito. Questa è una "chiamata alle armi".A chi fa politica da anni e dovrebbe essere per noi un esempio. A chi vuol cambiare verso ed invece si morde la coda. A chi ha smesso di credere nel Pd (di Messina) o nei suoi dirigenti. A chi ha una idea, una opinione progressista e non ha paura del confronto ed ha il coraggio di ascoltare. A chi pensa di essere maturo per andare oltre ed aprire la propria mente. A chi "vuol bene" al PD, perché è la propria casa. A chi non la pensa come noi, per crescere insieme. A chi vuole rispondere a questa ultima chiamata. Che detto da chi ha meno di 30 anni, suona decisamente come una sconfitta. Noi andiamo avanti”.

In tanti (nel Pd) sperano che fallisca e nessuno fa il tifo per loro. Io penso che se anche ci fossero solo 12 persone nella piazza, la salsiccia bruciacchiata, i dibattiti senza i vip, non canta Venditti e non arrivano i pullman dalla provincia, avete vinto lo stesso. Avete vinto perché avete alzato la testa in un partito in cui nessuno la alza più per guardare la città e i messinesi.

E visto che parliamo di Festa dell’unità voglio chiudere con le parole di Giorgio Gaber: “Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una morale diversa, perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose,di cambiare la vita”.

La cantava più di 20 anni fa eppure sembra il sogno che hanno fatto i Giovani Dem un mese fa, senza sapere che il Pd di Messina non sa sognare.

Rosaria Brancato

26 commenti

  1. E’ la prova che i partiti e le idee si cavalcano solo per i propri interessi…nulla di piu’

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  2. E’ la prova che i partiti e le idee si cavalcano solo per i propri interessi…nulla di piu’

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  3. Carlo Cucinotta 19 Ottobre 2014 08:35

    No, cara Rosaria.
    Se in piazza saranno solo in 12 questi giovani non avranno vinto e con loro avremo perso tutti, avrà perso Messina.
    Io (ma sono uno)ci sarò, ma questo non mi può ne soddisfare ne sentirmi a posto con la coscenza.
    Ho la sensazione che questi giovani (almeno alcuni) abbiano fatto conto troppo nell’entusiasmo ritrovato ed in alcuni “papà”.
    C’è in città, e vicino il PD, una voglia di rinnovamento e di riscatto che forse loro intuiscono solamente e c’è anche delusione per l’attuale esperienza Accorinti.

    Occorre cogliere i disagi vari e diffusi, occorre saper parlare con tutti, occorre non considerare nemico chi ti critica perchè forse è proprio quello il tuo “vero amico”, occorre ritrovare un patto fra generazioni ed impedire che per pulire l’acqua si getti via anche il bambino.

    Ho partecipato all’Assemblea presso la Feltrinelli e ricorderai anche tu chi c’era e chi mancava, chi è apparso un attimo (letteralmente) e poi è scomparso, ricorderai anche le disponibilità che sono state date e le critiche e le preoccupazioni avanzate.

    Ma gli incontri dovrebbero servire non a se stessi ma a non disperdere e questo compito è di chi si è assunto l’onere di organizzare: non credo che questo compito sia stato assolto sino a fondo …

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  4. Carlo Cucinotta 19 Ottobre 2014 08:35

    No, cara Rosaria.
    Se in piazza saranno solo in 12 questi giovani non avranno vinto e con loro avremo perso tutti, avrà perso Messina.
    Io (ma sono uno)ci sarò, ma questo non mi può ne soddisfare ne sentirmi a posto con la coscenza.
    Ho la sensazione che questi giovani (almeno alcuni) abbiano fatto conto troppo nell’entusiasmo ritrovato ed in alcuni “papà”.
    C’è in città, e vicino il PD, una voglia di rinnovamento e di riscatto che forse loro intuiscono solamente e c’è anche delusione per l’attuale esperienza Accorinti.

    Occorre cogliere i disagi vari e diffusi, occorre saper parlare con tutti, occorre non considerare nemico chi ti critica perchè forse è proprio quello il tuo “vero amico”, occorre ritrovare un patto fra generazioni ed impedire che per pulire l’acqua si getti via anche il bambino.

    Ho partecipato all’Assemblea presso la Feltrinelli e ricorderai anche tu chi c’era e chi mancava, chi è apparso un attimo (letteralmente) e poi è scomparso, ricorderai anche le disponibilità che sono state date e le critiche e le preoccupazioni avanzate.

    Ma gli incontri dovrebbero servire non a se stessi ma a non disperdere e questo compito è di chi si è assunto l’onere di organizzare: non credo che questo compito sia stato assolto sino a fondo …

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  5. …..Comunista?….un comunista nel PD? Ma siamo impazziti? Incuriosisce piuttosto sapere il vero motivo che spinge oggi questi 26 bravi giovani messinesi ad iscriversi al PD, “chiamare alle armi” i vecchi polititici e intestardirsi ad “organizzare una dignitosa festa dell’unità ” . Nostalgia di vino, musica e..sasizza ? o forse la lotteria? Ah saperlo?

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  6. …..Comunista?….un comunista nel PD? Ma siamo impazziti? Incuriosisce piuttosto sapere il vero motivo che spinge oggi questi 26 bravi giovani messinesi ad iscriversi al PD, “chiamare alle armi” i vecchi polititici e intestardirsi ad “organizzare una dignitosa festa dell’unità ” . Nostalgia di vino, musica e..sasizza ? o forse la lotteria? Ah saperlo?

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  7. La Brancato ha forse la tessera pd? Avrebbe scritto lo stesso articolo anche per forza Italia?

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  9. Nicolò D'Agostino 19 Ottobre 2014 12:27

    “Una anomalia tutta italiana” Conosco bene la genesi del percorso politico del Partito Democratico messinese. Il travaglio dall’Ulivo, alla Margherita al Partito Democratico, in Sede locale, fu un patto tra il populismo-clientelare di un gruppo di ex democratici cristiani e l’utilitarismo settario di ex comunisti. Questo fece allontanare quanti non si vedevano in questo progetto partitico e mise all’opposizione (dire opposizione è dire poco, li misero alla gogna) quanti credevano ad un progetto politico del PD. Di volta in volta, tra baci ed abbracci, il PD messinese divenne come un tram, dove c’era “chi scendeva e chi saliva”, sotto l’attenta sorveglianza dei “guardiani del popolo” che tutelavano una visione ideologica di cui erano stati testimoni (a Messina ?!? Forse). In Sede locale il patto riscontrava le anomalie di cui andrò a disquisire. La polis è la visione che si ha della città. Che centra l’accordo tra chi ha una visione diametralmente opposta della città: Area Moderata e Sinistra? Cosa che vale anche per il Centro Destra. Quando Berlusconi parla del partito dei moderati mi fa sganasciare dalle risate. Lui non è moderato, è un reazionario di destra (lo dimostra il Suo stile di vita e quello che dice). Ed ecco l’anomalia tutta italiana. Nei paesi democratici l’alternativa, che mette ai margini Destra e Sinistra reazionaria, è tra Area Moderata e Sinistra, tra Conservatori e Riformisti… In USA, in Francia, in Germania, in Inghilterra… l’alternativa è tra Tories e Labur. In Italia, la visione della politica è quella degli ultrà del calcio: anche gli estremi servono per battere l’avversario. Ma non è così. La politica è una cosa seria che propone “un progetto della città” ed è portatore di una visione antropologica dell’uomo ( con i suoi Valori). Ed allora, dico a questi giovani: Quale città e quale uomo ? Se avete una proposta, fatela. I politicizzati in Italia sono intornio al 6 %. Il 94 % vuole ascoltare e decidere. Voi avete solo occupato la poltrona della saggezza politica, dovete riempirla di contenuti ideali.

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  10. Nicolò D'Agostino 19 Ottobre 2014 12:27

    “Una anomalia tutta italiana” Conosco bene la genesi del percorso politico del Partito Democratico messinese. Il travaglio dall’Ulivo, alla Margherita al Partito Democratico, in Sede locale, fu un patto tra il populismo-clientelare di un gruppo di ex democratici cristiani e l’utilitarismo settario di ex comunisti. Questo fece allontanare quanti non si vedevano in questo progetto partitico e mise all’opposizione (dire opposizione è dire poco, li misero alla gogna) quanti credevano ad un progetto politico del PD. Di volta in volta, tra baci ed abbracci, il PD messinese divenne come un tram, dove c’era “chi scendeva e chi saliva”, sotto l’attenta sorveglianza dei “guardiani del popolo” che tutelavano una visione ideologica di cui erano stati testimoni (a Messina ?!? Forse). In Sede locale il patto riscontrava le anomalie di cui andrò a disquisire. La polis è la visione che si ha della città. Che centra l’accordo tra chi ha una visione diametralmente opposta della città: Area Moderata e Sinistra? Cosa che vale anche per il Centro Destra. Quando Berlusconi parla del partito dei moderati mi fa sganasciare dalle risate. Lui non è moderato, è un reazionario di destra (lo dimostra il Suo stile di vita e quello che dice). Ed ecco l’anomalia tutta italiana. Nei paesi democratici l’alternativa, che mette ai margini Destra e Sinistra reazionaria, è tra Area Moderata e Sinistra, tra Conservatori e Riformisti… In USA, in Francia, in Germania, in Inghilterra… l’alternativa è tra Tories e Labur. In Italia, la visione della politica è quella degli ultrà del calcio: anche gli estremi servono per battere l’avversario. Ma non è così. La politica è una cosa seria che propone “un progetto della città” ed è portatore di una visione antropologica dell’uomo ( con i suoi Valori). Ed allora, dico a questi giovani: Quale città e quale uomo ? Se avete una proposta, fatela. I politicizzati in Italia sono intornio al 6 %. Il 94 % vuole ascoltare e decidere. Voi avete solo occupato la poltrona della saggezza politica, dovete riempirla di contenuti ideali.

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  11. Carlo Cucinotta 19 Ottobre 2014 12:28

    Sarà una sorpresa per te ma nel PD c’è anche gente che a Messina ed in Italia ha fatto la storia del PCI (Partito Comunista Italiano), si, proprio quel partito guidato, in epoche e modi diversi, da Togliatti e Berlinguer ….

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  12. Carlo Cucinotta 19 Ottobre 2014 12:28

    Sarà una sorpresa per te ma nel PD c’è anche gente che a Messina ed in Italia ha fatto la storia del PCI (Partito Comunista Italiano), si, proprio quel partito guidato, in epoche e modi diversi, da Togliatti e Berlinguer ….

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  13. Rosaria BRANCATO da qualche tempo apre squarci sul PD messinese offrendoci interessanti spunti di riflessione, voglio imitarla scrivendo di uno spaccato tipico della nostra città, ponendovi un’interrogativo: LETTERA DI APPREZZAMENTO o LETTERA SCARLATTA? È curioso che l’ingegnere capo del Genio Civile pubblichi nel sito ufficiale la missiva di ANCE, CONFINDUSTRIA, CASSA EDILE, in risposta all’incontro avuto con le suddette organizzazioni di categoria, con la dicitura LETTERA DI APPREZZAMENTO. Dalla lettura pare di capire per l’impegno preso sulla tempistica degli iter istruttori, per la condivisione sui comportamenti scorretti di Gaetano Sciacca che abbiano travalicato ruoli, ambiti e competenze, infine un riferimento ai rischi sismici, ignorando quelli idrogeologici, cui hanno contribuito alla grande proprio le associazioni di cui sopra. La missiva si conclude irrispettosamente verso noi messinesi, incapaci a loro dire, di comprendere le problematiche sulla sicurezza in zone a rischio sismico per mancanze di adeguate conoscenze. Provo a fare un elenco degli ignoranti, dei non addetti ai lavori, così ci chiamano: i cittadini, le associazioni ambientaliste, quelle degli inquilini e dei proprietari degli immobili,università, partiti e movimenti politici ecc..Leonardo SANTORO ha preferito alle istituzioni, cioè Prefetto e Sindaco, con cui dovrà condividere rapporti reciproci su questioni inerenti il territorio, alcune organizzazioni di categoria, evidente è lo sgarbo istituzionale verso RENATO ACCORINTI, con il sindaco il rapporto dovrà essere a livello di conferenza dei servizi, infatti lo stesso progetto per aspetti diversi passa nelle loro mani. Cara Rosaria LETTERA DI APPREZZAMENTO o LETTERA SCARLATTA?

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  14. Rosaria BRANCATO da qualche tempo apre squarci sul PD messinese offrendoci interessanti spunti di riflessione, voglio imitarla scrivendo di uno spaccato tipico della nostra città, ponendovi un’interrogativo: LETTERA DI APPREZZAMENTO o LETTERA SCARLATTA? È curioso che l’ingegnere capo del Genio Civile pubblichi nel sito ufficiale la missiva di ANCE, CONFINDUSTRIA, CASSA EDILE, in risposta all’incontro avuto con le suddette organizzazioni di categoria, con la dicitura LETTERA DI APPREZZAMENTO. Dalla lettura pare di capire per l’impegno preso sulla tempistica degli iter istruttori, per la condivisione sui comportamenti scorretti di Gaetano Sciacca che abbiano travalicato ruoli, ambiti e competenze, infine un riferimento ai rischi sismici, ignorando quelli idrogeologici, cui hanno contribuito alla grande proprio le associazioni di cui sopra. La missiva si conclude irrispettosamente verso noi messinesi, incapaci a loro dire, di comprendere le problematiche sulla sicurezza in zone a rischio sismico per mancanze di adeguate conoscenze. Provo a fare un elenco degli ignoranti, dei non addetti ai lavori, così ci chiamano: i cittadini, le associazioni ambientaliste, quelle degli inquilini e dei proprietari degli immobili,università, partiti e movimenti politici ecc..Leonardo SANTORO ha preferito alle istituzioni, cioè Prefetto e Sindaco, con cui dovrà condividere rapporti reciproci su questioni inerenti il territorio, alcune organizzazioni di categoria, evidente è lo sgarbo istituzionale verso RENATO ACCORINTI, con il sindaco il rapporto dovrà essere a livello di conferenza dei servizi, infatti lo stesso progetto per aspetti diversi passa nelle loro mani. Cara Rosaria LETTERA DI APPREZZAMENTO o LETTERA SCARLATTA?

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  15. MessineseAttento 19 Ottobre 2014 15:50

    Mi sembra che vino e salsiccia rappresentino il giusto contesto in cui ha operato il PD a Messina (come nel resto d’Italia) sin dal giorno in cui è nato.
    Condivido in pieno, e sottoscrivo, la domanda che Giuttari rivolge a questi sedicenti giovani democratici (???), ci spieghino su quali ideali hanno fondato la scelta di iscriversi al PD.

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  16. MessineseAttento 19 Ottobre 2014 15:50

    Mi sembra che vino e salsiccia rappresentino il giusto contesto in cui ha operato il PD a Messina (come nel resto d’Italia) sin dal giorno in cui è nato.
    Condivido in pieno, e sottoscrivo, la domanda che Giuttari rivolge a questi sedicenti giovani democratici (???), ci spieghino su quali ideali hanno fondato la scelta di iscriversi al PD.

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  17. Il PD, un partito importante della città……che si e’ distinto per il nulla che ha portato,……per le idee progressiste, con proposte di nuove strutture e nuovi posti di lavoro…..inesistenti….purtroppo, reale il silenzio assenso sulla depredazione che ha subito Messina….
    C’è’ poco, anzi nulla da festeggiare, nessuna opera, nessun risultato, niente, un vuoto che personalmente mi ha fatto male……ho abbracciato da sempre l’idea progressista, attraversato le varie sigle nel tempo, con la speranza di dare al popolo un governo per il popolo…che delusione….specie a Messina…. città spogliata, massacrata nel lavoro , nella sanità, nella scuola, in tutte le strutture cittadine militari e civili……………..chi ha difeso i diritti dei messinesi?…….nessuno in passato e nessuno attualmente ché il massacro continua, invece di difendere ospedali, porto e quanto altro viene depredato si vuole festeggiare…..apprezzo la buona volontà dei ragazzi, ma difendiamo prima di tutto la città a partire dall’ospedale Piemonte, alla camera di commercio, agli uffici portuali….etc….sono servizi, assistenza, lavoro e pane per i messinesi…..evitiamo che ci vengono strappati….. viva il PD attivo per la città, che organizza manifestazioni a tutti i livelli…festeggiamo tutti alla grande un partito che salva il lavoro, i servizi, la vita della città di Messina…ma l’attuale PD non ha proprio nulla da festeggiare….in questa città spogliata e portata alla rovina, un popolo depredato…..nel silenzio……

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  18. Il PD, un partito importante della città……che si e’ distinto per il nulla che ha portato,……per le idee progressiste, con proposte di nuove strutture e nuovi posti di lavoro…..inesistenti….purtroppo, reale il silenzio assenso sulla depredazione che ha subito Messina….
    C’è’ poco, anzi nulla da festeggiare, nessuna opera, nessun risultato, niente, un vuoto che personalmente mi ha fatto male……ho abbracciato da sempre l’idea progressista, attraversato le varie sigle nel tempo, con la speranza di dare al popolo un governo per il popolo…che delusione….specie a Messina…. città spogliata, massacrata nel lavoro , nella sanità, nella scuola, in tutte le strutture cittadine militari e civili……………..chi ha difeso i diritti dei messinesi?…….nessuno in passato e nessuno attualmente ché il massacro continua, invece di difendere ospedali, porto e quanto altro viene depredato si vuole festeggiare…..apprezzo la buona volontà dei ragazzi, ma difendiamo prima di tutto la città a partire dall’ospedale Piemonte, alla camera di commercio, agli uffici portuali….etc….sono servizi, assistenza, lavoro e pane per i messinesi…..evitiamo che ci vengono strappati….. viva il PD attivo per la città, che organizza manifestazioni a tutti i livelli…festeggiamo tutti alla grande un partito che salva il lavoro, i servizi, la vita della città di Messina…ma l’attuale PD non ha proprio nulla da festeggiare….in questa città spogliata e portata alla rovina, un popolo depredato…..nel silenzio……

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  19. Gioacchino Silvestro 19 Ottobre 2014 19:45

    Questi giovani hanno avuto un’idea forte e hanno la forza e l’entusiasmo di metterla in pratica. Mi pare che dinnanzi alle difficoltà del PD messinese già questo abbia una grande rilevanza politica. Ognuno cerchi di aiutare secondo le loro richieste e senza caricarli di eccessive aspettative e responsabilità. Evitiamo di fare la lezioncina perché non ne hanno bisogno.

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  20. Gioacchino Silvestro 19 Ottobre 2014 19:45

    Questi giovani hanno avuto un’idea forte e hanno la forza e l’entusiasmo di metterla in pratica. Mi pare che dinnanzi alle difficoltà del PD messinese già questo abbia una grande rilevanza politica. Ognuno cerchi di aiutare secondo le loro richieste e senza caricarli di eccessive aspettative e responsabilità. Evitiamo di fare la lezioncina perché non ne hanno bisogno.

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  21. Quanto sono bravi questi giovino ad organizzare grigliate in piazza!

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  22. Quanto sono bravi questi giovino ad organizzare grigliate in piazza!

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  23. puzza di bruciato 20 Ottobre 2014 07:25

    Secondo me codesti giovani non possono sognare in quanto a messina il pd ha dei proprietari anzi dei padroni.
    Tali padroni di tanto in tanto allentano i cordoni e qualcuno di loro cerca di mettersi in luce con interviste proposte iniziative ecc. ecc. Quando i padroni si accorgono di aver concesso molto tirano i cordoni e per mesi i giovani “rivoluzionari” tacciono per evitare conseguenze….

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  24. puzza di bruciato 20 Ottobre 2014 07:25

    Secondo me codesti giovani non possono sognare in quanto a messina il pd ha dei proprietari anzi dei padroni.
    Tali padroni di tanto in tanto allentano i cordoni e qualcuno di loro cerca di mettersi in luce con interviste proposte iniziative ecc. ecc. Quando i padroni si accorgono di aver concesso molto tirano i cordoni e per mesi i giovani “rivoluzionari” tacciono per evitare conseguenze….

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  25. Ma Xxxxxxxx (autocensurato perchè su queste pagine non si possono fare nomi) al quale hanno dissequestrato un sacco di milioni, non mette neanche una lira?

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  26. Ma Xxxxxxxx (autocensurato perchè su queste pagine non si possono fare nomi) al quale hanno dissequestrato un sacco di milioni, non mette neanche una lira?

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