Notte bianca e solenne processione: due giorni eccezionali di fede e cultura

Notte bianca e solenne processione: due giorni eccezionali di fede e cultura

Francesca Stornante

Notte bianca e solenne processione: due giorni eccezionali di fede e cultura

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lunedì 26 Giugno 2017 - 11:40

Oltre 90 mila persone hanno affollato in due giorni il centro città per gli eventi organizzati in onore di S. Antonio di Padova dalla Basilica Antoniana. Un bagno di folla per la Notte bianca che ha regalato centinaia di eventi di sport, musica, danza, arte. Ieri si è rinnovata la devozione al santo con la processione.

Un fine settimana di fede, devozione, arte, cultura, eventi, grande partecipazione popolare. La città ha vissuto la due giorni dedicata ai festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova, sabato sera la sesta edizione della Notte Bianca ha animato il quadrilatero di quello che un tempo fu il quartiere Avignone che ha il suo cuore pulsante nella Basilica di S. Antonio. Ieri il gran finale con la processione del solenne carro trionfale. In due giorni oltre 90 mila persone hanno affollato il centro città in onore al Santo dei miracoli. Messinesi, ma anche fedeli giunti da tutta la Sicilia, dalla vicina Calabria e dalla Puglia, hanno partecipato alle centinaia di iniziative che i Padri rogazionisti e l’imponente macchina organizzativa hanno messo in campo per un evento che è ormai diventato appuntamento fisso di grande richiamo religioso e sociale. La festa di Sant’Antonio è una grande attrazione di fede e religiosità che anche quest’anno ha offerto la possibilità di vivere la città in modo diverso, di godere di spazi che si sono liberati dalle auto e che si sono trasformati in un tripudio di colori, fiori, luci, musica, suggestioni.

La Notte Bianca ha portato oltre 30 mila persone che hanno avuto la possibilità di godere di una serata ricchissima di eventi per tutti i gusti. Artisti di strada, gruppi folkloristici, le bande musicali di Camaro, Faro Superiore e Larderia, mostre di artigianato, kermesse musicali, moda, danza, sport, degustazioni, le visite culturali alla scoperta dei tesori della Basilica. Elencare le innumerevoli iniziative che hanno animato la sesta Notte Bianca di S. Antonio è impossibile, ma chi ha passeggiato per le vie del centro ha avuto la possibilità di godere per esempio del talento del soprano Chiara Taigi che ha tenuto un concerto all’interno della basilica con il repertorio del Progetto Mariano del Cardinal Martini, concerto organizzato dall’operatrice culturale Daniela Ursino. Piazza Annibale Maria di Francia ha ospitato il coro Enarmonia e una lunga kermesse di musica con giovani talenti messinesi e danza. Circo di strada, moda, giocolieri, trapezisti alla Scalinata Largo Avignone che ha offerto anche la possibilità di visitare la Tomba a camera recentemente riaperta e restituita alla città. A Piazza Lo Sardo una serata con il villaggio dello sport che ha visto sul palco esibizioni delle più disparate discipline sportive, in via Cesare Battisti una lunga jam session di musica e artisti, così come in tutte le vie limitrofe. Ovviamente spazio anche alla solidarietà con i volontari della Mensa di S. Antonio che hanno offerto panini e dolci per raccogliere donazioni da destinare alla struttura. Ha funzionato bene il Piano di sicurezza messo in campo dalla Prefettura e che ha coinvolto Forze dell’Ordine, Polizia Municipale, mezzi di soccorso e più di un centinaio di volontari.

Ieri pomeriggio poi un bagno di folla ha portato in processione il Carro trionfale di S. Antonio. La statua del santo, posta su un alto carro di 7 metri, ha percorso le vie della città nella sua maestosità, in mezzo a circa 40 mila fedeli. Devoti e pellegrini vestiti con il saio francescano a ricordo delle grazie ricevute, hanno spinto il Carro Trionfale piangendo e gridando la loro gioia per un così insigne maestro di vita e di fede. Il Santo è situato sopra un grande mappamondo, abbellito da centinaia di fiori e attorniato da una quindicina di bambini vestiti da marinaretti e scortato dai paggetti antoniani, che indicano la grande predilezione di S. Antonio verso i piccoli e gli orfanelli.

Immensa la soddisfazione del Rettore della Basilica di S. Antonio, padre Mario Magro: «L’istituzione antoniana e tutta la macchina organizzativa si ritiene soddisfatta. La grande partecipazione popolare è il segno della voglia di questi eventi che offrono possibilità di incontrarsi e ritrovarsi per godere la città, gustare la fede, il momento ricreativo, l’aggregazione. Per due giorni siamo stati tutti un’unica grande famiglia. La città si si deve unire in questi momenti così complicati che stiamo vivendo. Tutte le Istituzioni devono unirsi, anche attraverso questi eventi religiosi, incentivarli, promuoverli e fare di tutto per migliorare la qualità dell’accoglienza. I festeggiamenti per S. Antonio sono diventati ormai un grande evento cittadino, 90 mila persone hanno riempito il centro della città. Grazie al Prefetto, al Questore, al Comune, che quest’anno ci ha molto aiutato, ai volontari. La macchina va meglio e possiamo migliorare ancora». Ospite di questi due giorni il membro vaticano Mons. Rino Fisichella, presidente Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, rimasto affascinato dalla grande devozione e organizzazione riscontrata dietro questo evento: «Grazie per questo momento importante, aver visto come lavorate significa che siete un punto di riferimento per la città» ha detto a padre Mario prima di salire in aereo per tornare a Roma.

Francesca Stornante

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