Bilancio 2013: lotta all'evasione, controllo della spesa pubblica e tutela dei contribuenti onesti

Bilancio 2013: lotta all’evasione, controllo della spesa pubblica e tutela dei contribuenti onesti

Veronica Crocitti

Bilancio 2013: lotta all’evasione, controllo della spesa pubblica e tutela dei contribuenti onesti

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giovedì 06 Febbraio 2014 - 13:15

Un sito che permette di capire quali siano i marchi contraffatti, azioni volte a tutelare le imprese italiane, controllo capillare degli illeciti amministrativi e, in particolar modo, quelli della spesa pubblica, repressione delle infiltrazioni criminali nel sistema economico. La Guardia di Finanza di Messina traccia il positivo bilancio del 2013 e si apre al 2014 con l'obiettivo di esser ancora più vicina ai contribuenti onesti.

“Il 2013 è stato un anno di operazioni importanti. A voler ricordarne qualcuna, Pacta Servanda Sunt e il mondo universitario, Corsi d’Oro, frodi su internet e Ruderi d’Oro che ha coinvolto in particolare le isole Eolie”. E’ un bilancio estremamente positivo quello tracciato stamani dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Vincenzo Vellucci, riguardo all’attività svolta nell’ultimo anno dalle Fiamme Gialle di Messina.

“Il nostro è stato un intervento capillare, concentrato maggiormente nei fenomeni di evasione fiscale, economia sommersa, reati e frodi tributarie”, ha spiegato Vellucci. Reati, questi, che colpiscono non solo i bilanci di Stato, Unione Europea, Regioni ed Enti locali, ma, soprattutto, i contribuenti onesti che pagano le tasse in maniera ineccepibile e che, troppo spesso, rischiano invece di soccombere. “Ci siamo concentrati, in particolar modo – ha continuato Vellucci – sul controllo fiscale, sia a tutela dello Stato, sia a tutela dei cittadini che adempiono regolarmente ai loro doveri tributari. Gli evasori sono tanti se consideriamo che, nell’ultimo anno, ne abbiamo scoperti ben 91 che avevano occultato redditi al fisco per oltre 183 milioni di euro, più i 14 milioni riferiti agli evasori paratotali”.

Snocciolando i dati, nel 2013 sono stati denunciati dalle Fiamme Gialle ben 121 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente con l’accusa di aver emesso fatture false, per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi, per aver distrutto o nascosto la contabilità e, ancora, per aver dichiarato redditi infedeli. Non sono stati pochi, infatti, i casi in cui messinesi “furbetti” hanno cercato di aggirare lo Stato richiedendo agevolazioni non avendone il diritto, per esempio nella dichiarazione dei redditi per l’iscrizione ed il pagamento delle tasse universitarie.

Altra attività di punta, i provvedimenti di sequestro che, per l’ultimo anno, sono stati totalizzati in 7,1 milioni tra beni immobili, immobili valuta e conti correnti, a cui se ne aggiungono altri 40 milioni richiesti.

Altra piaga, i lavoratori in nero: nel 2013, sono stati 176 ad essere individuati completamente in nero, di cui solo il 2% di origine extracomunitaria, 17 irregolari, impiegati da 84 datori di lavoro. “Altro settore strategico – ha spiegato Vellucci – è stato quello della spesa pubblica su cui concentreremo i nostri sforzi anche nell’anno che è appena iniziato”. Frode, cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari, contrasto ai più diffusi fenomeni illeciti che attengono a forme di agevolazione previdenziale ed assistenziale indirizzate ai soggetti delle fasce più deboli, monitoraggio della spesa pubblica. Questi gli ambiti su cui si sono maggiormente concentrate le attività di indagine e ricerca.

“Abbiamo scandagliato tutto, dalle grandi frodi a quelle del singolo cittadino che si dichiara appartenente alle fasce deboli quando invece non lo è”. Mille i responsabili segnalati alla magistratura ed alle autorità per irregolarità nella gestione della spesa pubblica: sanità, erogazioni contributive ed assistenziali, appalti ed incentivi riservati alle imprese, prestazioni sociali agevolate. Nello stesso ambito, 34 le persone denunciate per reati contro la Pubblica Amministrazione, ed 11 arresti.

Rilevanti, poi, i danni erariali e gli sprechi individuati per oltre 15 milioni di euro, a cui si aggiungono indebite percezioni o richieste di fondi pubblici per 8 milioni di euro. Sono stati sequestrati oltre 3,4 milioni di euro e avanzate proposte di sequestro per oltre 16,7 milioni di euro.

Altro settore significativo, quello del contrasto alla contraffazione a protezione dello spirito di iniziativa delle imprese italiane e la tutela della sicurezza dei mercati. In tutto il 2013 sono stati 25.500 i prodotti sequestrati, tra beni di consumo, elettronica, giocattoli, moda, mentre sono 29 i soggetti denunciati. “Dal primo gennaio 2014 – ha voluto sottolineare Vellucci – è attivo un sito specifico in cui è possibile reperire indicazioni e consigli pratici per individuare merci contraffatte o pericolose: basta collegarsi a siac.gdf.it”.

Molteplici poi gli strumenti utilizzati dalle Fiamme Gialle per tutelare la legalità economico-finanziaria e proteggere il sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dai patrimoni illeciti. Sono state 46 le indagini patrimoniali a carico di 145 soggetti che hanno consentito di avanzare all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro per oltre 200mila euro e di sottrarre alla criminalità organizzata beni per 600mila euro. Undici i soggetti denunciati per riciclaggio, per importi di reato che ammontavano a oltre 1,8 milioni di euro. Inoltre, l’azione di contrasto alle truffe ai danni delle imprese e dei risparmiatori ha permesso di denunciare 31 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, 5 dei quali sono stati arrestati. Sul fronte del contrasto ai traffici illeciti ed allo spaccio di sostanze stupefacenti sono poi stati eseguiti 144 interventi, denunciati 53 soggetti, arrestati 11 responsabili e segnalati al Prefetto 97 assuntori di sostanze stupefacenti.

“Un progetto che voglio ricordare è quello che riguarda la sinergia tra la Guardia di Finanza e le scuole – ha concluso Vellucci – poiché va sottolineato come il nostro compito non sia solo reprimere ma, ancor più, prevenire. E questo si può fare partendo dall’educazione alla legalità tra i ragazzi”. In tale ambito è stato difatti avviato un programma pluriennale di attività nelle scuole al fine di affermare e diffondere il messaggio della “convenienza alla legalità”, stimolando nei giovani una maggiore consapevolezza sul delicato ruolo rivestito dalla Guardia di Finanza quale organo di polizia con l’esclusivo compito di garantire il bene fondamentale delle libertà economiche. (Veronica Crocitti)

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