Il grande jazz del trio Mazzarino-Fioravanti-Bagnoli di scena al Palacultura

Il grande jazz del trio Mazzarino-Fioravanti-Bagnoli di scena al Palacultura

Redazione

Il grande jazz del trio Mazzarino-Fioravanti-Bagnoli di scena al Palacultura

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sabato 10 Gennaio 2015 - 07:57

I tre acclamati musicisti presenteranno i brani tratti dal nuovo cd “Songs”. In programma musiche di Cole Porter, George Gershwin, Charlie Haden e J. J. Johnson. Domenica 18 nuovo appuntamento di rilievo con Alessandro Carbonare e il suo viaggio nella grande musica del Novecento, da Bartok a Sostakovic.

Appuntamento con il grande jazz per la Stagione della Filarmonica Laudamo: di scena domenica 11 gennaio alle ore 18 al Palacultura il trio Mazzarino-Fioravanti-Bagnoli, senz’altro una delle formazioni più apprezzate del panorama italiano composte da Giovanni Mazzarino al piano, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria. Il trio presenterà i brani tratti dal nuovo cd “Songs”(Jazzy Records, 2014). Un lavoro di sintesi dei tre esperti strumentisti, compagni di viaggio in tante avventure musicali, basato principalmente sulle loro radici e ispirazioni: i grandi della canzone di Broadway, da Cole Porter a George Gershwin, ma anche del jazz tout-court, da Charlie Haden a J.J. Johnson.

Giovanni Mazzarino, pianista messinese, da tempo residente a Piazza Armerina, è sicuramente uno dei nomi più apprezzati del panorama jazz italiano, anche come didatta ed organizzatore. Si è esibito un po’ ovunque nel mondo, ed ha collaborato con tanti nomi importanti del jazz, da Tom Harrell a Fabrizio Bosso, da Adam Nussbaum a Enrico Rava. Nel 2002 si è classificato al primo posto come “Miglior Nuovo Talento Italiano” per il referendum Top Jazz indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz. Nel 2009 sempre per il Top Jazz si è classificato al terzo posto fra i migliori pianisti italiani. Ha inciso 16 album a suo nome e si è esibito in alcuni fra i più importanti festival di diversi continenti e per importanti organizzazioni concertistiche, fra cui: Umbria Jazz, Marciac Jazz Festival, Dubai Philips Jazz Festival, l'Euro Jazz Festival di Città del Messico, il National Theatre e la National Portrait Gallery di Londra, ma anche in alcuni fra i jazz club più noti quali il Duc Des Lombards e il Sunset di Parigi, il Fasching di Stoccolma, il Porgy & Bess di Vienna, il Blue Note di Milano, il Kitano Jazz Club a New York.

Riccardo Fioravanti vanta una straordinaria quantità e qualità di collaborazioni sia nell’ambito del jazz (da Bruce Forman a Franco D’Andrea, a Giorgio Gaslini a Paolo Fresu, Lee Konitz, Toots Thielemans e tanti altri) ma anche in altri generi, con Ennio Morricone, Mina, Enzo Jannacci, Mia Martini. Sin dall’inizio la sua carriera si sviluppa su piani paralleli: in ambito jazzistico con Giorgio Gaslini, Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Tony Scott, Gorni Kramer, Enrico Intra, Franco D’Andrea, Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia e tantissimi altri. Ha svolto, e svolge attualmente, una intensa attività didattica, prima presso il CPM di Milano, on la Nuova Milano Musica, la Scuola Civica di Musica di Castellanza, l’ADAM di Milano e il CDPM di Bergamo.

Stefano Bagnoli cresce in una famiglia immersa nel jazz sin dal dopoguerra,(lo zio e il papà Carlo e Luigi Bagnoli sono i fondatori di uno dei primi gruppi di jazz tradizionale in Italia nel 1951, la “Milan College Jazz Society” e sin dal 1978 collabora con i più grandi nomi del jazz italiano. Assecondando, nel corso degli anni, innumerevoli artisti fra cui Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Dino Piana, Romano Mussolini, Lino Patruno, Rossano Sportiello, Enzo Jannacci, Dado Moroni, Franco Ambrosetti, Francesco Cafiso, Massimo Moriconi, Enrico Rava, Furio di Castri, Aldo Zunino, Flavio Boltro, Riccardo Zegna per citarne solo alcuni, e grandi musicisti americani come Cedar Walton, Clark Terry, Johnny Griffin, Slide Hampton. Oltre 200 le registrazioni discografiche.

Il prossimo appuntamento per la Filarmonica Laudamo sarà domenica 18 gennaio alle ore 18 al Palacultura, con Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra di S.Cecilia a Roma, attivo anche con la New York Philharmonic Orchestra e i Berliner Philarmoniker, in un affascinante viaggio nella musica del Novecento dall’Europa agli Stati Uniti (da Bartok, a Gershwin, a Sõstakovič). Insieme a lui la violinista Elisa Papandrea ed al pianista Monaldo Braconi. Giovedì 22 gennaio alle ore 21, presso la Sala Sinopoli del Teatro V. E,. il Pannonica Jazz Workshop, in “Strayhorn!”, omaggio a Billy Strayhorn nel Centenario della Nascita. Un sestetto formato da Antonino Cicero, fagotto, Giovanni Randazzo sax tenore e sax soprano, Luciano Troja, pianoforte e arrangiamenti, Sergio Silipigni chitarra, Nuccio Perrotta contrabbasso e Filippo Bonaccorso, batteria. Il concerto è inserito nel calendario ufficiale degli eventi della Billy Strayhorn Foundation di New York.

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