I lavoratori ex Lsu di alcuni comuni tirrenici rischiano il posto di lavoro

I lavoratori ex Lsu di alcuni comuni tirrenici rischiano il posto di lavoro

Marco Celi

I lavoratori ex Lsu di alcuni comuni tirrenici rischiano il posto di lavoro

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giovedì 01 Giugno 2017 - 10:56

Alcuni comuni della zona tirrenica sono rimasti privi di finanziamenti da parte della Regione per pagare i lavoratori ex Lsu stabilizzati nel 2014. Si profila anche la possibilità di licenziamento dei lavoratori.

San Salvatore di Fitalia, Rocca di Caprileone, Mandanici, Naso e Rodì Milici. Questi i comuni del messinese rimasti privi di finanziamenti da parte della Regione per il pagamento degli emolumenti agli ex Lsu (Lavoratori socialmente utili), stabilizzati nel 2014.

Il grido d’allarme è contenuto in un’interrogazione presentata dal deputato regionale di Forza Italia, Franco Rinaldi. Il parlamentare ricorda come il legislatore abbia statuito che:"Al fine di garantire la conferma dei processi di stabilizzazione già conclusi o da concludere ai sensi della normativa previgente dagli enti, per i quali l’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro non ha proceduto all’emissione del relativo provvedimento di copertura finanziaria quinquennale, i dipartimenti sono autorizzati a compensare, per il triennio 2014-2016, in luogo del relativo quinquennio, gli effetti del suddetto squilibrio finanziario, nei limiti delle rispettive disponibilità".

I Comuni del Messina indicati per poter pagare gli ex Lsu stabilizzati, quindi, saranno costretti a fare i salti mortali chiedendo prestiti alle banche o peggio ancora, se non sarà sbloccata la situazione, potrebbero procedere al licenziamento dei lavoratori.

Rinaldi ha così presentato l’interrogazione all’Assessorato regionale della famiglia, e all’Assessorato delle Autonomie e della Funzione pubblica chiedendo quali urgenti provvedimenti intendano adottare, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, “al fine di garantire – si legge nell’interrogazione – ai Comuni, fino all’esercizio finanziario 2019, l’erogazione del contributo dovuto dalla Regione Sicilia”. Se non si dovesse procedere ad alcuna azione per sostenere le spese di questi comuni, la situazione potrebbe sfociare in un vero e proprio dramma per i lavoratori e per le loro famiglie.

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